Fattore S e superstizione
ciao gente allora credete alla sfiga, il così detto fattore S? Siete superstiziosi?
Risposte
"nato_pigro":
Se intendiamo la sfiga come una serie di accidenti sfavorevoli allora ok, ci sto, se andiamo alla ricerca di una causa genatrice allora questo è ridicolo.
Non trovo ridicolo, nato_pigro, cercare di comprendere perché le cose avvengano, positive o negative che siano e tutto il sapere, difatti, è nient'altro che un tentativo di comprensione dell'esistenza. Il metodo scientifico ha un suo procedere, ben diverso da quello della magìa (e parlo di magìa in senso alto, non dunque della pratica di far soldi sulle disgrazie altrui) o della religione (in senso altrettanto alto), insomma di quello delle tante culture che ancora convivono con la 'scienza' nel mondo contemporaneo: sono approcci diversi, ma il fine indubbiamente è, in tutte, quello di diventare uomini e donne di conoscenza, per salvarsi la vita.
La superstizione è il luogo in cui si accatastano le credenze di cui non si può dar ragione, per mancanza di una nostra attuale e maggiore conoscenza: essa ha tuttavia un anelito, indica una possibile strada (sempre, immancabilmente, ricca di trappole messe ad hoc da chi intende sfruttarci) per la quale tutto deve avere una ragione. Paradossalmente, il mito della Ragione trova nella Superstizione un suo fedelissimo seguace e, come sovente accade, a conferma che la Ragione non è e
non può essere in pace con se stessa, la prende a pesci in faccia.
"roxy":
io voglio precisare una cosa che forse non si è capita o io non ho capito..
non sono superstiziosa ma credo nella sfortuna che è a prescindere dalla superstizione......
credo anch'io che le superstizioni siano dovute a ignoranza, credenza popolare e così via......ciò non significa che non rispetto i pensieri altrui......
poi... a proposito di scienza ricordo (spero di non sbagliare) che Margherita Huk sia atea, per ovvie ragioni legate alla scienza, ma la stessa non può con certezza affermare che Dio non esiste fino a che non verrà dimostrato......detto in un'intervista.... un pò di tempo fa....
mi hai un pò confuso...

io voglio precisare una cosa che forse non si è capita o io non ho capito..
non sono superstiziosa ma credo nella sfortuna che è a prescindere dalla superstizione......
credo anch'io che le superstizioni siano dovute a ignoranza, credenza popolare e così via......ciò non significa che non rispetto i pensieri altrui......
poi... a proposito di scienza ricordo (spero di non sbagliare) che Margherita Huk sia atea, per ovvie ragioni legate alla scienza, ma la stessa non può con certezza affermare che Dio non esiste fino a che non verrà dimostrato......detto in un'intervista.... un pò di tempo fa....
non sono superstiziosa ma credo nella sfortuna che è a prescindere dalla superstizione......
credo anch'io che le superstizioni siano dovute a ignoranza, credenza popolare e così via......ciò non significa che non rispetto i pensieri altrui......
poi... a proposito di scienza ricordo (spero di non sbagliare) che Margherita Huk sia atea, per ovvie ragioni legate alla scienza, ma la stessa non può con certezza affermare che Dio non esiste fino a che non verrà dimostrato......detto in un'intervista.... un pò di tempo fa....
"m94co":
caro nato pigro, mi dispiace veramente tanto che la tua vita sia condizionata da cose sciocche come scaramanzia o paura della sfiga, tuttavia devo ammattere che da te mi aspettavo qualcosa di più a livello intellettuale.
mi intrometto un attimo riportando questo post:
"nato_pigro":
Tante cose sono "non scientifiche", mi sembra esagerato scomodare la pretesa del rigore scientifico per un qualcosa che non è neanche ragionevole. La superstizione si riconduce facilmente a cause sociologiche, principalmente di ignoranza. Qualcuno diceva "non è vero ma ci credo", che è anche la posizione della maggiorparte delle persone: anche questa posizione è ridicola.
Se intendiamo la sfiga come una serie di accidenti sfavorevoli allora ok, ci sto, se andiamo alla ricerca di una causa genatrice allora questo è ridicolo.
Aggiungo anche -per movimentare il dibattico- che è ridicolo chiunque ci creda anche minimamente, chiunque creda alla sfiga, al malocchio e ad agenti esterni a noi che che ci perseguitano di proposito.
visto che è stata una mia domanda a creare il malinteso
"nato_pigro":
[quote="matemix"][quote="nato_pigro"]Tante cose sono "non scientifiche", mi sembra esagerato scomodare la pretesa del rigore scientifico per un qualcosa che non è neanche ragionevole.
se era rivolto a me, guarda che giocavo sul doppiosenso della "dimostrazione per assurdo"

no, era rivolto a chi ha detto:
"da bravo uomo di scienza non credo alla sfiga o alla superstizione, infondo esse non hanno alcun fondamento scientifico o delle prove."
e comunque l'empatia è la capacità di capire cosa prova un altro, non nell'influenzarlo in qualche modo...[/quote]
caro nato pigro, mi dispiace veramente tanto che la tua vita sia condizionata da cose sciocche come scaramanzia o paura della sfiga, tuttavia devo ammattere che da te mi aspettavo qualcosa di più a livello intellettuale.
"nato_pigro":
e comunque l'empatia è la capacità di capire cosa prova un altro, non nell'influenzarlo in qualche modo...
cosa ti fa intuire che non ne conoscessi il significato?e comunque credo che sia molto difficile capire cosa prova chi ti sta di fronte ecomportarti come se nulla fosse.... non credi?
"matemix":
[quote="nato_pigro"]Tante cose sono "non scientifiche", mi sembra esagerato scomodare la pretesa del rigore scientifico per un qualcosa che non è neanche ragionevole.
se era rivolto a me, guarda che giocavo sul doppiosenso della "dimostrazione per assurdo"

no, era rivolto a chi ha detto:
"da bravo uomo di scienza non credo alla sfiga o alla superstizione, infondo esse non hanno alcun fondamento scientifico o delle prove."
e comunque l'empatia è la capacità di capire cosa prova un altro, non nell'influenzarlo in qualche modo...
"nato_pigro":
Tante cose sono "non scientifiche", mi sembra esagerato scomodare la pretesa del rigore scientifico per un qualcosa che non è neanche ragionevole.
se era rivolto a me, guarda che giocavo sul doppiosenso della "dimostrazione per assurdo"

"roxy":
io credo alla fortuna e quindi alla sua negazione, credo che questo sia indipendente dalla scienza....
non credo al malocchio, ma credo alla gente che non ti apprezza e ti guarda male...
a parte tutto credo alla positività ed alla negativtà delle persone e voi?
anche io, tra l'altro, essendo abbastanza empatica, a volte è proprio una tortura...

Io credo che le cose avvengono per caso. Poi questi possono essere casi fortunati o sfortunati..... Comunque non credo alla sfiga e alle superstizioni varie, è assurdo. Anzi, vi dirò di più, per convincere anche gli altri passo con la macchina dopo che un gatto nero ha attraversato la strada, cammino sotto le scale , apro l'ombrello in casa eccetera .. non mi è mai capitato nulla, fino ad ora

io credo alla fortuna e quindi alla sua negazione, credo che questo sia indipendente dalla scienza....
non credo al malocchio, ma credo alla gente che non ti apprezza e ti guarda male...
a parte tutto credo alla positività ed alla negativtà delle persone e voi?
non credo al malocchio, ma credo alla gente che non ti apprezza e ti guarda male...
a parte tutto credo alla positività ed alla negativtà delle persone e voi?
"basket24":
sfortuna... ma no! però... incrociamo le dita
..magari..
sfortuna... ma no! però... incrociamo le dita

Tante cose sono "non scientifiche", mi sembra esagerato scomodare la pretesa del rigore scientifico per un qualcosa che non è neanche ragionevole. La superstizione si riconduce facilmente a cause sociologiche, principalmente di ignoranza. Qualcuno diceva "non è vero ma ci credo", che è anche la posizione della maggiorparte delle persone: anche questa posizione è ridicola.
Se intendiamo la sfiga come una serie di accidenti sfavorevoli allora ok, ci sto, se andiamo alla ricerca di una causa genatrice allora questo è ridicolo.
Aggiungo anche -per movimentare il dibattico- che è ridicolo chiunque ci creda anche minimamente, chiunque creda alla sfiga, al malocchio e ad agenti esterni a noi che che ci perseguitano di proposito.
Se intendiamo la sfiga come una serie di accidenti sfavorevoli allora ok, ci sto, se andiamo alla ricerca di una causa genatrice allora questo è ridicolo.
Aggiungo anche -per movimentare il dibattico- che è ridicolo chiunque ci creda anche minimamente, chiunque creda alla sfiga, al malocchio e ad agenti esterni a noi che che ci perseguitano di proposito.
io ci credo alla sfiga..perché non tutti nasciamo con le stesse fortune..
gesti scaramantici, di solito non ne faccio e certo se un gatto di qualunque colore esso sia attrversa la mia strada, cerco solo di farci amicizia...
sotto le scale non ci passo... specie se traballanti e mal messe, ma in quel caso, non passo nemmeno sopra...
per il resto è vero che ci sono giornate dove tutto sembra andare storto, ma anche quelle giornate gloriose dove tutto va alla grande...
e dunque il fattore S esiste?... non so procedere con la dimostrazione per assurdo... o cercare un controesempio...




"Luc@s":
[quote="fenice"]ciao gente allora credete alla sfiga, il così detto fattore S? Siete superstiziosi?
chissa....devo dire che io non credo a lei...ma lei in me crede molto invece![/quote]
questa è proprio bella
"fenice":
ciao gente allora credete alla sfiga, il così detto fattore S? Siete superstiziosi?
chissa....devo dire che io non credo a lei...ma lei in me crede molto invece!
Io ho due magnifiche gattine nere Jole e Bora Bora. vale come dimostrazione che non sono superstiziosa?
da bravo uomo di scienza non credo alla sfiga o alla superstizione, infondo esse non hanno alcun fondamento scientifico o delle prove.
però devo ammattere che è difficile non farsi contaggiare da essa, ovunque ti giri c'è qualcuno che è pronto a spaventarti o a rifilarti qualche superstizione come lo specchio rotto, il passare sotto una scala, o il gatto nero.
però devo ammattere che è difficile non farsi contaggiare da essa, ovunque ti giri c'è qualcuno che è pronto a spaventarti o a rifilarti qualche superstizione come lo specchio rotto, il passare sotto una scala, o il gatto nero.