Evoluzione scolastica
Che ne pensate?
È la solita battuta che rimpiange "i bei tempi che furono" o la scuola è proprio conciata così?
Cordialmente, Alex
È la solita battuta che rimpiange "i bei tempi che furono" o la scuola è proprio conciata così?
Cordialmente, Alex
Risposte
"gio73":
Quando andavo all università nel secolo scorso non avevo bisogno di lezioni private. Ora ricevo richieste e ho notizie di famiglie che cercano lezioni per universitari.
Questo è anche dovuto all'idea perniciosa per cui la bontà di un'università è direttamente proporzionale alla quantità di gente che vi si laurea. Questo da un lato spinge le università ad abbassare gli standard: ad esempio io ho lavorato a lungo in un'università estera considerata piuttosto buona dai vari ranking, e lì i professori devono giustificarsi davanti al RETTORE ogniqualvolta bocciano più del 30% degli studenti di un corso. Risultato? Tutti promossi sempre, tanto alla fine dei conti la cosa interessante è la ricerca, l'insegnamento è praticamente solo una noia burocratica. Dall'altro lato il fatto che la laurea sia alla portata di tutti spinge ad iscriversi all'università persone che non sono preparate o addirittura che non avrebbero gli strumenti per completare un corso di studi. E il risultato è che perdono tutti: chi lavora seriamente vede svalutato il proprio titolo e chi si laurea senza aver capito nulla di quello che ha fatto si ritrova in un mercato del lavoro decisamente sovrappopolato.
"vict85":.
Oppure anche darsi alle calligrafie degli altri paesi (araba e cinese sono molto artistiche per esempio) o a quelle moderne gestuali. Insomma i corsi di calligrafia sono corsi d'arte, come studiare pittura con l'acquarello
Infatti mi piacerebbe studiare cinese non per la lingua, ma per imparare quei bellissimi disegni.
Dai racconti dei miei genitori, dubito che la scuola degli anni 70 fosse migliore di quella attuale. Come il solito le persone ricordano cose che non ci sono mai state. Detto questo, non ho modo di sapere se gli studenti siano o meno peggiorati.
Una cosa che si può comunque affermare con certezza è che i problemi di oggi non sono quelli degli anni '70. Insomma, dubito che uno studente di oggi abbia mai preso in mano una tavola logaritmica. La minore necessità di fare calcoli ha portato ad un normale aggiustamento delle richieste e dei problemi proposti (seppur non nella modalità espresse dalla battuta).
I corsi di calligrafia prosperano perché sono di moda. Io né ho fatti in Italia per esempio, e ho sembra avuto una bella scrittura. È interessante studiare la calligrafia dei tempi passati come la cancelleresca, l'onciale, la bastarda, il corsivo inglese[nota]che al contrario di quel che si pensa è uno tra i più lenti in assoluto.[/nota] o addirittura qualcosa di più esotico come la scrittura beneventana. Oppure anche darsi alle calligrafie degli altri paesi (araba e cinese sono molto artistiche per esempio) o a quelle moderne gestuali. Insomma i corsi di calligrafia sono corsi d'arte, come studiare pittura con l'acquarello. Per migliorare la propria scrittura bastano comunque pochi accorgimenti e un po' di pratica.
Per quanto riguarda la scrittura insegnata a scuola, la qualità dello stampatello insegnato negli USA (una sorta di miscuglio tra la scrittura umanistica e quella cancelleresca) è a mio avviso di qualità molto superiore rispetto a ciò che viene insegnato in Italia (una sorta di pseudo semplificazione malfatta del corsivo inglese)[nota]La scrittura a mano di una persona nata negli stati uniti è molto più leggibile di quella media di un italiano per esempio. Senza tra l'altro essere particolarmente più lenta. Inoltre la loro risulta più rispettosa della tradizione calligrafica.[/nota]. Tra l'altro la calligrafia umanistica (sia la cancelleresca che quella normale) sono nate in Italia al contrario di quelle corsive[nota]Originarie del nord europa[/nota], quindi trovo che la nostra scuola insulti un po' la millenaria tradizione calligrafica italiana.
Quando andavo a scuola io, non facevano queste distinzione sessiste. Tutti facevano le stesse attività nell'ora di educazione tecnica. Ma c'è stata più di una riforma da quando ho fatto le medie.
Una cosa che si può comunque affermare con certezza è che i problemi di oggi non sono quelli degli anni '70. Insomma, dubito che uno studente di oggi abbia mai preso in mano una tavola logaritmica. La minore necessità di fare calcoli ha portato ad un normale aggiustamento delle richieste e dei problemi proposti (seppur non nella modalità espresse dalla battuta).
"gabriella127":
Infatti, so che negli Usa, che sono sempre all'avanguardia in asinaggine, molti ragazzi sanno scrivere solo stampatello e sono cominciati a fiorire i corsi di calligrafia.
I corsi di calligrafia prosperano perché sono di moda. Io né ho fatti in Italia per esempio, e ho sembra avuto una bella scrittura. È interessante studiare la calligrafia dei tempi passati come la cancelleresca, l'onciale, la bastarda, il corsivo inglese[nota]che al contrario di quel che si pensa è uno tra i più lenti in assoluto.[/nota] o addirittura qualcosa di più esotico come la scrittura beneventana. Oppure anche darsi alle calligrafie degli altri paesi (araba e cinese sono molto artistiche per esempio) o a quelle moderne gestuali. Insomma i corsi di calligrafia sono corsi d'arte, come studiare pittura con l'acquarello. Per migliorare la propria scrittura bastano comunque pochi accorgimenti e un po' di pratica.
Per quanto riguarda la scrittura insegnata a scuola, la qualità dello stampatello insegnato negli USA (una sorta di miscuglio tra la scrittura umanistica e quella cancelleresca) è a mio avviso di qualità molto superiore rispetto a ciò che viene insegnato in Italia (una sorta di pseudo semplificazione malfatta del corsivo inglese)[nota]La scrittura a mano di una persona nata negli stati uniti è molto più leggibile di quella media di un italiano per esempio. Senza tra l'altro essere particolarmente più lenta. Inoltre la loro risulta più rispettosa della tradizione calligrafica.[/nota]. Tra l'altro la calligrafia umanistica (sia la cancelleresca che quella normale) sono nate in Italia al contrario di quelle corsive[nota]Originarie del nord europa[/nota], quindi trovo che la nostra scuola insulti un po' la millenaria tradizione calligrafica italiana.
"gabriella127":
Trascurare la manualità è un difettaccio dell'educazione, le mani sono collegate al cervello e si diventa scemi.
Non so come funziona alle medie ora, si fa ancora disegno e applicazioni tecniche?
Ai miei tempi, alle ragazze facevano fare decorazione di piatti (orribili) e ricamo, io ancora so fare il punto a croce e il piccolo punto, ricordo l'unico ricamo della mia vita a piccolo punto, sul tamburello, un cinese che portava l'acqua (mai finito, orribile). Ai ragazzi disegno tecnico. Insomma, erano un po' sessisti.
Quando andavo a scuola io, non facevano queste distinzione sessiste. Tutti facevano le stesse attività nell'ora di educazione tecnica. Ma c'è stata più di una riforma da quando ho fatto le medie.
Siamo sicuri che la selezione sia esclusione?
Mi spiego
Scuola inclusiva
Programmi facilitati, strumenti compensativi/dispensativi, tempi dilatati...
Si raggiunge l 80% delle conoscenze (la maggior parte, quelli impegnati indipendentemente dall estrazione sociale, poi ci sono i gigetto)
Scuola tradizionale
Si raggiunge il 100% delle conoscenze per gli impegnati. I gigetto sono fuori discussione.
Scuola inclusiva
Gli studenti abbienti hanno la possibilità di recuperare il 20% delle conoscenze con lezioni private. Quelli meno abbienti incontrano un ostacolo. I gigetto sono fuori discussione.
Scuola tradizionale
Gli impegnati hanno gli strumenti per proseguire il loro percorso indipendentemente dall estrazione sociale. I gigetto erano già fuori discussione.
Quando andavo all università nel secolo scorso non avevo bisogno di lezioni private. Ora ricevo richieste e ho notizie di famiglie che cercano lezioni per universitari.
Mi spiego
Scuola inclusiva
Programmi facilitati, strumenti compensativi/dispensativi, tempi dilatati...
Si raggiunge l 80% delle conoscenze (la maggior parte, quelli impegnati indipendentemente dall estrazione sociale, poi ci sono i gigetto)
Scuola tradizionale
Si raggiunge il 100% delle conoscenze per gli impegnati. I gigetto sono fuori discussione.
Scuola inclusiva
Gli studenti abbienti hanno la possibilità di recuperare il 20% delle conoscenze con lezioni private. Quelli meno abbienti incontrano un ostacolo. I gigetto sono fuori discussione.
Scuola tradizionale
Gli impegnati hanno gli strumenti per proseguire il loro percorso indipendentemente dall estrazione sociale. I gigetto erano già fuori discussione.
Quando andavo all università nel secolo scorso non avevo bisogno di lezioni private. Ora ricevo richieste e ho notizie di famiglie che cercano lezioni per universitari.
"j18eos":
"Tanto Gigetto si diplomerà come me, che mi sforzo a fare?"
Però il fatto è che un diploma che viene regalato a Gigetto vale meno per tutti. E' come una moneta in cui si è diminuita la percentuale di oro. Inflazione. E' vero, tutti ottengono il diploma, ma è un diploma svalutato. E' il "todos caballeros" di Carlo V.
Così, il pensiero "che mi sforzo a fare" verrà magari a molti, e per un po' di tempo, ma alla lunga non funziona più. Gli studenti alla fine capiranno che quel che si portano a casa alla fine della scuola non è il diploma (quello ce l'hanno tutti, e quindi non vale niente) ma è la formazione sostanziale, che magari non sarà attestata da nessun pezzo di carta, ma che la società bene o male imparerà a riconoscere.
Certo, ci vorrebbe anche l'abolizione del valore legale del titolo, che può andare insieme con l'abolizione delle bocciature. Ma in sostanza mi pare che oggi valga per lo più nel pubblico, e molto meno nel privato.
@melia Esatto, è quello che pensai al V anno della (fu) scuola superiore: "Tanto Gigetto si diplomerà come me, che mi sforzo a fare?"
@melia
Il problema è quello che hai sottolineato tu. Persone che magari potevano fare di più non lo fanno. Non so se questo influisce sulle loro scelte / carriere future.
Il problema è quello che hai sottolineato tu. Persone che magari potevano fare di più non lo fanno. Non so se questo influisce sulle loro scelte / carriere future.
"gio73":
È che si fa sempre meno selezione.
In soldoni, è quello che vuol dire quella "vignetta" ...
"gio73":
... È che si fa sempre meno selezione.
E quelli un po' lavativi, che la paura di essere bocciati avrebbe portato ad un minimo sindacale, non fanno più neppure quello.
Non sono per le bocciature ad oltranza, ma ogni tanto, chi fa proprio poco, avrebbe bisogno di ripetere l'anno. Ci sono colleghi che insistono per la promozione "tanto più di così non farebbe neanche il prossimo anno." Può essere vero, ma il prossimo anno non rischio di averne 3 o 5 che non fanno niente, tanto è stato promosso anche Gigetto, lo scorso anno.
@alex
Quest anno, come d'altronde lo scorso, non ci sono scritti all esame di 3 media né a quello di maturità. Ho il timore che per le medie a breve non ci sarà più alcun esame neanche orale.
Secondo me i ragazzi di oggi nn sono molto diversi da quelli di ieri: ci sono i bravi, gli impegnati, i lavativi ecc. È che si fa sempre meno selezione.
Quest anno, come d'altronde lo scorso, non ci sono scritti all esame di 3 media né a quello di maturità. Ho il timore che per le medie a breve non ci sarà più alcun esame neanche orale.
Secondo me i ragazzi di oggi nn sono molto diversi da quelli di ieri: ci sono i bravi, gli impegnati, i lavativi ecc. È che si fa sempre meno selezione.
Infatti, so che negli Usa, che sono sempre all'avanguardia in asinaggine, molti ragazzi sanno scrivere solo stampatello e sono cominciati a fiorire i corsi di calligrafia.
Trascurare la manualità è un difettaccio dell'educazione, le mani sono collegate al cervello e si diventa scemi.
Non so come funziona alle medie ora, si fa ancora disegno e applicazioni tecniche?
Ai miei tempi, alle ragazze facevano fare decorazione di piatti (orribili) e ricamo, io ancora so fare il punto a croce e il piccolo punto, ricordo l'unico ricamo della mia vita a piccolo punto, sul tamburello, un cinese che portava l'acqua (mai finito, orribile). Ai ragazzi disegno tecnico. Insomma, erano un po' sessisti.
Trascurare la manualità è un difettaccio dell'educazione, le mani sono collegate al cervello e si diventa scemi.
Non so come funziona alle medie ora, si fa ancora disegno e applicazioni tecniche?
Ai miei tempi, alle ragazze facevano fare decorazione di piatti (orribili) e ricamo, io ancora so fare il punto a croce e il piccolo punto, ricordo l'unico ricamo della mia vita a piccolo punto, sul tamburello, un cinese che portava l'acqua (mai finito, orribile). Ai ragazzi disegno tecnico. Insomma, erano un po' sessisti.
Un collega di disegno, rispondendo a una mia battuta, mi disse che gli studenti di oggi non sanno manco tenere in mano la gomma e la matita, e in alcuni casi (e l'ho visto coi miei occhi) nemmeno la penna.
Io inizio a preoccuparmi...
Io inizio a preoccuparmi...
Può darsi che si impallavano proprio perché erano del liceo artistico, e alla richiesta di disegnare pensavano di dover fare chi sa cosa. Se era un pippone in disegno di un altro tipo di liceo, caso mai una casetta o un omino lo faceva.
La frase era:"...e ora fammi un disegno a piacere." 
A parte i casi patologici, mi aspettavo almeno uno schizzo!, dato che alcuni erano pure talentuosi... mi capitò pure una supplenza di un'oretta in cui uno di questi terribili era (letteralmente) un genio del disegno! Lo chiamai alla lavagna, e dopo averla pulita: iniziò a disegnare di sua volontà. Anziché arrabbiarmi, mi complimentai, dato che quella era la mia richiesta. Ci rimase (è il caso di scriverlo) di stucco
ma si "calmò", credo perché lo avevo apprezzato; veramente un bravo disegnatore, peccato per la matematica

A parte i casi patologici, mi aspettavo almeno uno schizzo!, dato che alcuni erano pure talentuosi... mi capitò pure una supplenza di un'oretta in cui uno di questi terribili era (letteralmente) un genio del disegno! Lo chiamai alla lavagna, e dopo averla pulita: iniziò a disegnare di sua volontà. Anziché arrabbiarmi, mi complimentai, dato che quella era la mia richiesta. Ci rimase (è il caso di scriverlo) di stucco




alla fine non sapevo se ridere o piangere, dato che 'sto disegno non riuscivano a farlo!
Dipende anche da che cosa chiedevi di disegnare, a studenti del liceo artistico...!
Io non la trovo penosa, ma è quello che ci si aspetterebbe da un servizio pubblico garantito dalla Costituzione della Repubblica Italiana e pagata dai genitori degli studenti: la promozione d'ufficio!, dimenticandosi che nella Costituzione si parla esplicitamente del merito personale...
P.S.: io ho insegnato in un liceo artistico per un anno; per punizione chiamavo gli studenti terribili alla lavagna, chiedendogli di fare un disegno (non volgare)... sì: alla fine non sapevo se ridere o piangere, dato che 'sto disegno non riuscivano a farlo!
P.S.: io ho insegnato in un liceo artistico per un anno; per punizione chiamavo gli studenti terribili alla lavagna, chiedendogli di fare un disegno (non volgare)... sì: alla fine non sapevo se ridere o piangere, dato che 'sto disegno non riuscivano a farlo!






Non è la solita battuta che rimpiange..., é solo una battuta molto penosa. Guarda qui che cosa si trova in giro:
https://www.youtube.com/watch?v=4F-BjM2m2Tw
ci hanno presi veramente per cretini.
https://www.youtube.com/watch?v=4F-BjM2m2Tw
ci hanno presi veramente per cretini.