Essere portati per la matematica

mistake89
è da un pò di tempo che mi chiedo: cosa significherà mai essere portati per la matematica?
spesso si sente, lo dicevano anche a me, è portato per la matematica... ma cosa significherà?

a voi la parola

Risposte
franced
"nefherret":
ma imparare questo metodo, con tutte le distrazioni di questo mondo...


E' chiaro, un po' di sacrificio ci vuole in tutte le cose!

In matematica serve un impegno continuo, secondo me.

franced
"nefherret":
e fate bene!


Ma non è facile..

mistake89
ed a cos'altro allora?

G.D.5
"mistake89":

quindi più o meno tutti associamo l'essere portati al problem solving...


Non so gli altri, ma io quando ho usato il termine problema non mi riferivo solo ed essenzialmente al Problem Solving.

nefherret
e fate bene! la matematica per me era una cosa noiosa. una vera seccatura che toglieva a noi poveri liceali l'uscita del sabato sera... allora facevo pena, eppure mi dicevano che ero portato per la matematica, cosi io chiedevo : ma come è possibile che un tizio che prende due nei compiti sulle equazioni di secondo grado sia portato per la matematica???

solo dopo ho capito che parlavano di elasticita mentale, dove l'avessero vista non lo so ma ad un tratto della mia vita tutto è cambiato. dopo la bocciatura cominciai a ragionare e non limitarmi a vedere ed applicare la formula senza capirci nulla. la cosa mi ha divertito tantissimo e ora ci sono dentro e do addirritura ripetizioni! si tratta tutto di approccio alla materia, è una questione di metodo. ma imparare questo metodo, con tutte le distrazioni di questo mondo... insomma ammettiamo che molti la mandano a quel paese per giocare a call of duty... ma tutti sono in grado di impararlo. poi ovviamente c'è chi si applica di piu.

franced
"clara92":
...
Cioè , è molto raro che si tenti di capire i concetti , di arrivare a fare un ragionamento.Interessa a noi ragazzi molto più spesso il procedimento meccanico , non quello creativo della ''costruzione di una strategia '' (scusate questo specie di metafora militare ,ma non mi vene in mente nessun altro modo per esprimere il concetto :lol: ) per la risoluzione di un problema.



Noi insegnanti dobbiamo far capire agli studenti che per i procedimenti meccanici ci sono i calcolatori..

mistake89
grazie mille delle vostre opinioni...

quindi più o meno tutti associamo l'essere portati al problem solving... ma non può essere quest'ultimo (e quindi la naturale inclinazione) essere influenzata e influenzabile dall'eduzione ricevuta?
Nel mio corso ci sono state persone che ovviamente all'inizio andavano peggio; però di queste quelle che erano maggiormente predisposti all'astrazione sono riusciti a rimettersi in carreggiata, altri meno preposti, anche studiando, si sono ahimè affossati...
non può essere considerata quindi l'astrazione come una sorta di "indice"?

*Exxxes
mia madre era imbattibile in matematica: un vero portento,ci era proprio "portata".
Con i quattro spiccioli che le portava mio padre(operaio in uno zuccherificio), ad ogni mese,riusciva ad arrivare al 30simo giorno sfamando 8 (otto!) figli,tre gatti e due cani e facendo fronte a tutte le spese di gestione cui era sottoposta l'"azienda" familiare.
riusciva a calcolare in anticipo con un approssimazione vicina al 100per100 addirittura gli sconti in percentuale che sarebbe riuscita ad ottenere dai vari fornitori...era capacissima anche nel calcolo delle probabilita': era in grado di sapere in anticipo quanti di noi e quante volte sarebbero stati nei 30 gg a venire,a cena o a pranzo da parenti e/o amici,facendo diventare il risparmio una specie di guadagno aggiunto..allo scadere dei trenta giorni,era come se mio padre avesse portato a casa il 50percento in piu' in busta paga.una maga...

G.D.5
"clara92":
''costruzione di una strategia '' (scusate questo specie di metafora militare ,ma non mi vene in mente nessun altro modo per esprimere il concetto :lol: )


Locuzione bellissima: la Matematica è l'arte di creare una strategia per tirare fuori dall'appartente disordine della traccia, il perfetto ordine di una soluzione. Essere portati per la Matematica significa vedere e "sentire" questa strategia prima degli altri.

Ovviamente IMHO.

clara921
Io sono solo una studentessa liceale( e neanche tanto portata per la matematica ) , quindi magari non sono poi cosi qulificata per esprimere un 'opinione sull'argomento ma ci provo comunque :)

Per me essere portati per la matematica significa essere capaci di analizzare un problema , rendersi conto di quali aspetti andranno ad influenzare il risultao finale, essere capaci di usare con creatività gli strumenti a propria disposizione (concetti e conoscenze varie), essere dotati di buon intuito.

"Cozza Taddeo":

Credo che nella scuola manchi questo esercizio al ragionamento matematico fuori dai calcoli. La mia impressione è che la maggior parte delgi studenti identifichi erroneamente la matematica con le formule e perda completamente di vista i ragionamenti sottostanti di cui quelle formule sono l'espressione e che costituiscono, per come la vedo io, la vera sostanza della matematica.

Sembrano come dei treni che seguono i binari ma che non riescono a capire in quali stazioni fermarsi o, quando si fermano, come hanno fatto ad arrivare proprio in quella stazione.

Sono persi all'interno di un paesaggio matematico in cui non riescono ad orizzontarsi, per questo si aggrappano alle formule e alla sequenza di calcoli, proprio come un treno ai binari.


Ecco , su questo sono purtroppo d'accordo ...

Studiando con alcuni miei compagni di classe , magari dopo un tentativo di spiegazione di concetti o qualcosa di simile, mi sono spesso sentita rivolgere questa domanda '' si ma ... cosa devo fare?''
Cioè , è molto raro che si tenti di capire i concetti , di arrivare a fare un ragionamento.Interessa a noi ragazzi molto più spesso il procedimento meccanico , non quello creativo della ''costruzione di una strategia '' (scusate questo specie di metafora militare ,ma non mi vene in mente nessun altro modo per esprimere il concetto :lol: ) per la risoluzione di un problema.
Io non sono una cima in matematica , ma tento sempre di capire i concetti , di ragionare. E senza questo ''sforzo'' la matematica diventa noiosissima e pure inutile secondo me!

cozzataddeo
"@melia":

Secondo me essere portati per la matematica significa leggere un problema e riuscire ad analizzare, con gli strumenti di cui sei in possesso, le possibili strategie risolutive o rendersi conto che ne servono di nuove o servono delle modifiche a quelle che hai.


Io non sono un insegnante, sono un losco figuro, un "ripetitore" ma sono pienamente d'accordo con @melia.
Seguivo qualche anno fa una ragazza che faceva il liceo scientifico e che si impegnava come una bestia per riuscire in matematica ma che proprio non ce la faceva. Oscillava tra il 5 e il 6 mettendoci un impegno in termini di ore e di concentrazione spropositato per i risultati raggiunti. Davvero mi faceva pena.
Sapeva tutte le formule, si rivedeva gli esercizi svolti con me o in classe, faceva esercizi da sola ma niente: appena il probelma era un po' fuori dal seminato basta andava in palla completa.

Secondo me @melia ha centrato proprio bene la questione: la misura della propensione alla matematica si misura sulla capacità di intuire le strade da percorrere per risolvere un problema anche senza avere gli strumenti per percorrerle.

"@melia":
Neanch'io ho esperienza, ma pensavo ai miei nipoti: la più grande (quarta o quinta elementare) stava calcolando delle somme e faceva i conti a voce alta, il fratello, tre anni più piccolo, ad un certo punto dice: "Il risultato è sbagliato: è troppo piccolo".
Non aveva ancora imparato quel "tipo" di operazione, ma sapeva valutarne a grandi linee la correttezza.

Bellissima questa osservazione!

Anch'io, come fa franced, spesso prima di risolvere un problema con i calcoli chiedo allo studente di cercare di fare una stima delle soluzioni o chiedo loro che cosa si aspettino che risulti.
8 su 10 si mettono a ridere della richiesta e dicono che non hanno la minima idea di quello che salterà fuori, 2 su 10 ci provano almeno a fare qualche previsione ma solo meno di 1 su 10 riescono a dire qualcosa di sensato.

Credo che nella scuola manchi questo esercizio al ragionamento matematico fuori dai calcoli. La mia impressione è che la maggior parte delgi studenti identifichi erroneamente la matematica con le formule e perda completamente di vista i ragionamenti sottostanti di cui quelle formule sono l'espressione e che costituiscono, per come la vedo io, la vera sostanza della matematica.

Sembrano come dei treni che seguono i binari ma che non riescono a capire in quali stazioni fermarsi o, quando si fermano, come hanno fatto ad arrivare proprio in quella stazione.

Sono persi all'interno di un paesaggio matematico in cui non riescono ad orizzontarsi, per questo si aggrappano alle formule e alla sequenza di calcoli, proprio come un treno ai binari.

Lorin1
sono d'accordo con amelia^^

franced
"@melia":
[quote="franced"]Non ho esperienza di insegnamento alle elementari, quindi lascio a voi la discussione su questo versante..


Neanch'io ho esperienza, ma pensavo ai miei nipoti: la più grande (quarta o quinta elementare) stava calcolando delle somme e faceva i conti a voce alta, il fratello, tre anni più piccolo, ad un certo punto dice: "Il risultato è sbagliato: è troppo piccolo".
Non aveva ancora imparato quel "tipo" di operazione, ma sapeva valutarne a grandi linee la correttezza.[/quote]

Ecco, quello che conta è avere un'idea di quello che si fa: il calcolo approssimato è quello che manca nella scuola italiana, per quello che vedo
io.

Tante volte ai miei studenti chiedo: "fai un pronostico sulle soluzioni" e loro: "che significa?"
Un ragazzo non può imparare queste cose improvvisamente a 16-18 anni, ci dovrebbe essere un lavoro iniziato molto prima.

@melia
"franced":
Non ho esperienza di insegnamento alle elementari, quindi lascio a voi la discussione su questo versante..


Neanch'io ho esperienza, ma pensavo ai miei nipoti: la più grande (quarta o quinta elementare) stava calcolando delle somme e faceva i conti a voce alta, il fratello, tre anni più piccolo, ad un certo punto dice: "Il risultato è sbagliato: è troppo piccolo".
Non aveva ancora imparato quel "tipo" di operazione, ma sapeva valutarne a grandi linee la correttezza.

franced
"@melia":


Saper far bene i calcoli vale solo per gli studenti della scuola elementare, per i quali sapere risolvere una somma con il riporto o una moltiplicazione a due cifre è un problema, quando la si affronta per la prima volta, e richiede, appunto, la capacità di generalizzare tecniche apprese in precedenza.



Non ho esperienza di insegnamento alle elementari, quindi lascio a voi la discussione su questo versante..

franced
"@melia":


Spesso a scuola affronto con i miei studenti dei problemi di Matematica 2003. Per me, gli studenti portati per la matematica sono quelli che riescono a risolvere il problema in modo approssimato o arrivano vicini alla soluzione, anche se non sono ancora in possesso delle tecniche per poterlo risolvere in modo organico. Insoma lego l'essere portato per la materia al concetto di problema.




Sono d'accordo al 100%.

@melia
Non sono del tutto d'accordo con i colleghi che mi hanno preceduto.

Secondo me essere portati per la matematica significa leggere un problema e riuscire ad analizzare, con gli strumenti di cui sei in possesso, le possibili strategie risolutive o rendersi conto che ne servono di nuove o servono delle modifiche a quelle che hai.

Spesso a scuola affronto con i miei studenti dei problemi di Matematica 2003. Per me, gli studenti portati per la matematica sono quelli che riescono a risolvere il problema in modo approssimato o arrivano vicini alla soluzione, anche se non sono ancora in possesso delle tecniche per poterlo risolvere in modo organico. Insoma lego l'essere portato per la materia al concetto di problema.

Saper far bene i calcoli vale solo per gli studenti della scuola elementare, per i quali sapere risolvere una somma con il riporto o una moltiplicazione a due cifre è un problema, quando la si affronta per la prima volta, e richiede, appunto, la capacità di generalizzare tecniche apprese in precedenza.

Luca.Lussardi
Secondo la mia opinione nessuno è portato per la matematica, e tutti sono portati per la matematica. Detto in altre parole le capacità matematiche secondo me non esistono.

mistake89
bah certamente... la matematica è altro... era proprio mio interesse scoprire quell'altro, secondo la vostra opinione!

franced
"mistake89":
è da un pò di tempo che mi chiedo: cosa significherà mai essere portati per la matematica?
spesso si sente, lo dicevano anche a me, è portato per la matematica... ma cosa significherà?

a voi la parola



Spesso con ciò si intende far bene i calcoli, magari senza capire quello che si fa..

Non è quello che intendo io!

Rispondi
Per rispondere a questa discussione devi prima effettuare il login.