Eserciziario Analisi II
Ciao a tutti!
Sono alla ricerca di qualche libro che tratti esercizi svolti e commentati di analisi II.
Nello specifico gli argomenti che dovrebbe trattare in particolar modo sono:
- Serie numeriche;
- Serie di funzioni;
- Funzioni di più variabili;
- Equazioni differenziali;
- Curve e integrali curvilinei;
- Forme differenziali e Campi vettoriali;
- Integrali doppi e tripli;
- Elementi di probabilità;
- Variabili aleatorie.
Chiaramente, mi sembra un pochino improbabile trovare tutti questi argomenti trattati per bene in un solo libro! Quindi elencatene pure quanti ne volete... ragà è tosta, ma io sono armato di tanta buona volontà!
Grazie!
Sono alla ricerca di qualche libro che tratti esercizi svolti e commentati di analisi II.
Nello specifico gli argomenti che dovrebbe trattare in particolar modo sono:
- Serie numeriche;
- Serie di funzioni;
- Funzioni di più variabili;
- Equazioni differenziali;
- Curve e integrali curvilinei;
- Forme differenziali e Campi vettoriali;
- Integrali doppi e tripli;
- Elementi di probabilità;
- Variabili aleatorie.
Chiaramente, mi sembra un pochino improbabile trovare tutti questi argomenti trattati per bene in un solo libro! Quindi elencatene pure quanti ne volete... ragà è tosta, ma io sono armato di tanta buona volontà!
Grazie!
Risposte
Va bene, e' un vecchio post, ma ci tenevo a dire che ho comperato il Maderna Vignali Molteni e per me è grandoso
[xdom="gugo82"]No, non va affatto bene.[/xdom]
[xdom="gugo82"]No, non va affatto bene.[/xdom]
È assolutamente normale non arrivarci da soli all'inizio
Illuminante il discorso del mio primo professore universitario, di Chimica Generale, che a una mia lamentela sulle difficoltà avute con alcuni esercizi mi rispose che se non avessi avuto problemi di comprensione, l'Università non mi sarebbe servita.

Illuminante il discorso del mio primo professore universitario, di Chimica Generale, che a una mia lamentela sulle difficoltà avute con alcuni esercizi mi rispose che se non avessi avuto problemi di comprensione, l'Università non mi sarebbe servita.
Perfetto, grazie a tutti per la disponibilità di risposta ( e approfondimenti vari
) .
Ne testerò qualcuno in qualche modo e valuterò quale prendere.
Il mio non è un corso di Analisi II di Ingegneria ma è come se lo fosse (Informatica) e mi trovate d'accordo sulla questione del tutor. Un tutor (bravo) conosce in prima persona come portarti a ragionare in un certo modo e colma le tue lacune in tempi molto più stretti di un autodidatta ( perché sappiamo che all'università le tue lacune sono un tuo personale problema). Purtroppo sono cose che già ho testato su di me... e pare che non sono il solo. Si è parlato di weekend chiusi in casa, non che la cosa sia grave, ma è più produttivo colmare una carenza per il 50% in 48h o trattarla a 360° in un paio d'ore? Chiaramente la risposta è ovvia, ma sappiamo che entrano in gioco altri aspetti quali il fattore economico e la questione morale ("Possibile che io debba pagare qualcuno perché non ci arrivo da solo?").
Sicuramente mi sono allontanato dalla questione principale del topic (tra l'altro aperto da me!
), ma mi sembrava necessario dire la mia sulla questione formatasi... e penso che parecchi studenti italiani la vedano come me (sbagliando).....

Ne testerò qualcuno in qualche modo e valuterò quale prendere.
Il mio non è un corso di Analisi II di Ingegneria ma è come se lo fosse (Informatica) e mi trovate d'accordo sulla questione del tutor. Un tutor (bravo) conosce in prima persona come portarti a ragionare in un certo modo e colma le tue lacune in tempi molto più stretti di un autodidatta ( perché sappiamo che all'università le tue lacune sono un tuo personale problema). Purtroppo sono cose che già ho testato su di me... e pare che non sono il solo. Si è parlato di weekend chiusi in casa, non che la cosa sia grave, ma è più produttivo colmare una carenza per il 50% in 48h o trattarla a 360° in un paio d'ore? Chiaramente la risposta è ovvia, ma sappiamo che entrano in gioco altri aspetti quali il fattore economico e la questione morale ("Possibile che io debba pagare qualcuno perché non ci arrivo da solo?").
Sicuramente mi sono allontanato dalla questione principale del topic (tra l'altro aperto da me!

Il Demidovic a me sembra un po' carente per un corso di Analisi II (di ingegneria). Alcune cose non le fa e altre le accenna, comunque ognuno fa esercizi dove vuole!
PS: Il prof. ti valuta sulle cose che lui ha fatto a lezione, se una cosa non l'ha fatta non la chiede. Se è un prof. che chiede ciò che non ha fatto (caso raro) lo sai e approfondisci. In tutti gli altri casi se uno approfondisce lo fa per motivi personali (più che giusti) e non didattici. Ne consegue un trade-off tra livello di approfondimento e tempi messi a disposizione. Lì sta la scelta personale (e la mia l'ho espressa in precedenza).
PS: Il prof. ti valuta sulle cose che lui ha fatto a lezione, se una cosa non l'ha fatta non la chiede. Se è un prof. che chiede ciò che non ha fatto (caso raro) lo sai e approfondisci. In tutti gli altri casi se uno approfondisce lo fa per motivi personali (più che giusti) e non didattici. Ne consegue un trade-off tra livello di approfondimento e tempi messi a disposizione. Lì sta la scelta personale (e la mia l'ho espressa in precedenza).
All'azienda può anche non interessare, ma al professore s...elettivo (eufemismo) che deve approvarti sennò non vai avanti interessa e come...
E poi non siamo così tanto OT secondo me, in fondo la domanda è volta al superamento di un esame che purtroppo non può essere affrontato alla leggera senza spiacevoli conseguenze (che non necessariamente riguardano una bocciatura, considerando un discorso illuminante che ho avuto con un mio professore poco fa, che lamenta scarsissima coordinazione fra i corsi con effetti deleteri ai suoi esami).
Il mio caso specifico è una sorta di ibrido tra uno studente sfaticato che ne prova di tutte pur di strappare un 18 e uno studente fissato con la media che vuole a tutti i costi il 30 e lode.
Io utilizzo Esercizi e problemi di analisi matematica di Boris P. Demidovic (Editori Riuniti). Lo trovo un gran bell'eserciziario, organico e agevole da consultare e completo di soluzioni numeriche agli esercizi. Purtroppo non tratta gli ultimi due argomenti, ma è buono per tutto il resto.
E poi non siamo così tanto OT secondo me, in fondo la domanda è volta al superamento di un esame che purtroppo non può essere affrontato alla leggera senza spiacevoli conseguenze (che non necessariamente riguardano una bocciatura, considerando un discorso illuminante che ho avuto con un mio professore poco fa, che lamenta scarsissima coordinazione fra i corsi con effetti deleteri ai suoi esami).
Il mio caso specifico è una sorta di ibrido tra uno studente sfaticato che ne prova di tutte pur di strappare un 18 e uno studente fissato con la media che vuole a tutti i costi il 30 e lode.
Io utilizzo Esercizi e problemi di analisi matematica di Boris P. Demidovic (Editori Riuniti). Lo trovo un gran bell'eserciziario, organico e agevole da consultare e completo di soluzioni numeriche agli esercizi. Purtroppo non tratta gli ultimi due argomenti, ma è buono per tutto il resto.
Ormai siamo decisamente OT, credo, però vorrei sempre sottolineare come l'università per certi aspetti debba anche formare lo studente per un successivo lavoro in azienda(soprattutto ingegneria). Voler arrivare da solo ad una soluzione insegna molto e probabilmente è utile però non rispettare i tempi "per fare di più e da soli" per un'azienda non è di interesse. Nel senso che se quando lavorerai ti diranno di dimensionare un magazzino (porto un esempio a me vicino) non gliene frega niente di sapere il perché lo hai fatto con quel metodo piuttosto che con un altro e magari del fatto che gli hai suggerito di fare le pareti viola!
Secondo me tra approfondimenti e tempi necessari si deve giungere ad un valore intermedio. Non si può sacrificare il tempo di laurea in maniera eccessiva per approfondimenti che ad un certo punto diventano quasi interessi personali e non didattici.
Secondo me tra approfondimenti e tempi necessari si deve giungere ad un valore intermedio. Non si può sacrificare il tempo di laurea in maniera eccessiva per approfondimenti che ad un certo punto diventano quasi interessi personali e non didattici.
Ho provato a fare quello che hai fatto tu ed ho fallito. È per questo che ora devo ricorrere a un tutor. Semplicemente non riuscivo a impostare quasi nessun esercizio da solo e finivo sempre per sbirciare da qualche parte. Evidentemente pago le conseguenze di cattivi insegnanti e cattive impostazioni didattiche nei cicli precedenti.
In generale noto che i problemi li ho con l'algebra e con gli artifici algebrici e le sostituzioni determinanti per la risoluzione degli esercizi e le dimostrazioni. Con il calcolo differenziale e integrale fine a sé stesso nessun problema, ma quando ci si mette di mezzo una sostituzione algebrica finisco sempre per mollare tutto.
In generale noto che i problemi li ho con l'algebra e con gli artifici algebrici e le sostituzioni determinanti per la risoluzione degli esercizi e le dimostrazioni. Con il calcolo differenziale e integrale fine a sé stesso nessun problema, ma quando ci si mette di mezzo una sostituzione algebrica finisco sempre per mollare tutto.
"Vikhr":
E io probabilmente ce l'ho sbagliatoMa non nel senso che non studio, piuttosto che studio tutto e mi rifiuto di studiare solo quello che il prof dice che devo studiare, perché se lo facessi finirei solo per imparare come risolvere degli esercizi e basta
Anche io seguo questo metodo. Studio tutto (e oltre) e mi rifiuto di prendere per assunte certe dimostrazioni o assunzioni fatte dal prof a lezione, e infatti ne pago le conseguenze in termini di tempo.
Personalmente mi sono sempre rifiutato di pagare qualcuno in quanto mi sono sempre posto l'obbiettivo di sbrigliare la matassa da solo (al massimo chiedendo al prof stesso).
Sicuramente sacrifchi una buona parte del tuo tempo libero ma è sicuramente molto stimolante ed impari, a mio modesto parere, un metodo per affrontare i problemi. Quello che penso io è che, in generale, nell'affrontare un certo problema, non avrai quasi mai l'opportunità di incontrare qualcuno che lo ha capito fino in fondo e che è disposto a spiegartelo.
Quello che faccio io è cercare di utilizzare gli strumenti che ho a disposizione per cercare di risolvere un problema su cui sbatto la testa (compreso consultare altri 2,3 testi, internet, ...).
Sia ben chiaro che questo metodo porta via una gran quantità di tempo (Molti dei miei weekend sono densi), ma d'altronde niente è gratis.

E io probabilmente ce l'ho sbagliato
Ma non nel senso che non studio, piuttosto che studio tutto e mi rifiuto di studiare solo quello che il prof dice che devo studiare, perché se lo facessi finirei solo per imparare come risolvere degli esercizi e basta


Io invece le materie matematiche le ho sempre studiato da solo prima/durante/dopo i corsi. Secondo me una volta sentito il professore, che mediamente spiega bene, è molto importante sbatterci la testa da soli; poi, come dimostra il parere di Vikhr, ognuno ha i suoi modi di affrontare i problemi e soprattutto ognuno ha il suo metodo di studio.
Se ti posso dare il mio consiglio secondo la mia esperienza (negativa), risparmia soldi in libri e eserciziari vari (scegli solo il testo che ritieni più agevole da consultare) e investili piuttosto su un buon tutor privato. Ci saranno, per forza di cose, dei concetti che potrai avere la certezza di apprendere veramente solo grazie a una persona, che purtroppo non sempre (anzi, quasi mai) coincide con il professore. Analisi 2 è una materia tosta, ma a differenza delle altre materie toste lo può essere (o meglio, lo può diventare) pericolosamente se non hai qualcuno a fianco di te che ti guida, ti aiuta a capire quello che da solo non capisci e sceglie l'esercizio che devi svolgere compatibilmente con le tue capacità correnti, e soprattutto se parti con l'idea di volertela togliere il prima possibile. Purtroppo molto spesso passare questo esame tende anche psicologicamente, complici i tempi imposti dalla triennale (e impuntandosi di rispettarli) a diventare una questione di imparare a svolgere l'esercizio come vuole il docente e da quel momento in poi non se ne esce più.
Se studi ingegneria, probabilità esclusa, guarda gli eserciziari del Marcellini-Sbordone essendo piccoli sono "facilmente" adattabili al fatto che ti servano argomenti diversi.
Tipo:
1. Successioni e serie di funzioni 2. Spazi metrici e spazi normati 3. Funzioni di più variabili
4. Equazioni differenziali lineari 5. Equazioni differenziali non lineari del primo ordine 6. Equazioni differenziali non lineari di ordine superiore al primo
1. Massimi e minimi per le funzioni di più variabili 2. Misura ed integrazione in Rn 3. Metodi di calcolo per gli integrali multipli.
4. Funzioni implicite 5. Integrali su curve e superfici 6. Forme differenziali.
Tipo:
1. Successioni e serie di funzioni 2. Spazi metrici e spazi normati 3. Funzioni di più variabili
4. Equazioni differenziali lineari 5. Equazioni differenziali non lineari del primo ordine 6. Equazioni differenziali non lineari di ordine superiore al primo
1. Massimi e minimi per le funzioni di più variabili 2. Misura ed integrazione in Rn 3. Metodi di calcolo per gli integrali multipli.
4. Funzioni implicite 5. Integrali su curve e superfici 6. Forme differenziali.
Molto efficace è l'eserciziario Salsa-Squellati.
Io disponevo della vecchia edizione (3 Volumi: Vol 1 Vol 2 Vol 3)
E questi 3 volumi contengono tutti gli argomenti che cerchi.
Non so come sia la nuova edizione composta solo da due volumi:
Volume 1
Volume 2
Io disponevo della vecchia edizione (3 Volumi: Vol 1 Vol 2 Vol 3)
E questi 3 volumi contengono tutti gli argomenti che cerchi.
Non so come sia la nuova edizione composta solo da due volumi:
Volume 1
Volume 2
Anche se non copre gli ultimi due punti il Barutello-Conti-Ferrario-Terracini-Verzini è molto ricco di esercizi svolti e di esercizi, praticamente tutti con soluzione.