Enfant prodige o...?
Si trova in rete la notizia di un bambino dichiarato (non si sa bene da chi) in grado di confutare la teoria della Relatività.
Al di là delle capacità, presunte o vere, del ragazzo, mi sembra l'ennesimo caso di informazione scientifica fatta solo di titoli altisonanti e poco concetto.
Al di là delle capacità, presunte o vere, del ragazzo, mi sembra l'ennesimo caso di informazione scientifica fatta solo di titoli altisonanti e poco concetto.
Risposte
Su questo argomento una lettura che ho trovato interessante è "Ten Signs a Claimed Mathematical Breakthrough is Wrong" di S. Aaronson:
http://www.scottaaronson.com/blog/?p=304
http://www.scottaaronson.com/blog/?p=304
"Martino":
La si può ascoltare con molto scetticismo, ma non la si può non ascoltare. Probabilmente la cosa giusta da fare è fermarsi alla prima fesseria e fargliela notare. Da quel momento in poi si è autorizzati a smettere di ascoltare, ma non prima. Questa è la mia opinione, naturalmente.
Anche se ho votato per la bufala per via della data, sono d'accordo. Che non significa dar credito, per amor di democrazia, a tutti i pazzi scatenati in circolazione, ma ascoltare quando ne vale la pena. Il problema è che probabilmente ne vale la pena in un numero molto piccolo di casi. Certo, se uno fa una ricerca, le fonti le sceglie eccome, soprattutto in base alla "reputation". Ma un pregiudizio assoluto sulle idee di questi personaggi, anche se con grande probabilità infondate, forse è sbagliato. Se fossi una ricercatrice, non ascolterei ma sapendo che, a rigor di scienza, non farei la cosa giusta

C'è comunque da dire che è sbagliato non ascoltare per niente una persona solo perché non ha credibilità. La si può ascoltare con molto scetticismo, ma non la si può non ascoltare. Probabilmente la cosa giusta da fare è fermarsi alla prima fesseria e fargliela notare. Da quel momento in poi si è autorizzati a smettere di ascoltare, ma non prima. Questa è la mia opinione, naturalmente.
Purtroppo, in Italia, parlare di taluni argomenti in funzione della reputazione dell'interlocutore è scambiata come superbia verso i semplici (per non dire ignoranti in materia); anche se a mio dire è un retto classismo!
Invece, altro è ascoltare in funzione della reputazione dell'oratore; ciò lo reputo sbagliato.
EDIT: Senza che scriva un altro post, ho aggiunto una frase.
Invece, altro è ascoltare in funzione della reputazione dell'oratore; ciò lo reputo sbagliato.
EDIT: Senza che scriva un altro post, ho aggiunto una frase.
"giacor86":
Perchè Lorin? Cos'ha il nome di Princeton di così sommo e intoccabile?
Una reputazione da mantenere.
***
A proposito della discussione ricordata da ham_burst...
Parlavo di queste cose (gente che pubblica cose a caso su internet senza review, per lo più sbagliate o senza capo né coda) con una persona straniera: la risposta che è arrivata mi ha stupito, fondamentalmente perchè mi ha fatto capire molte cose del modo perverso in cui ragioniamo qui in Italia.
La risposta è stata: Ma perchè preoccuparsi? Queste questioni non hanno molto interesse, a meno che l'errore non venga commesso da un autore con buona reputazione in una documento con buona reputazione.
In effetti una risposta del genere fa aprire gli occhi sul modo italiano di procedere in queste questioni: non siamo abituati a considerare la reputazione come un requisito fondamentale per valutare l'importanza delle opinioni espresse da una persona.
Insomma, per il mio interlocutore vale la pena discutere con qualcuno di errori o di presunte argomentazioni fallaci solo se la persona con cui discutere ha una certa credibilità nell'ambiente; solo in tal caso, infatti, un errore di quella persona potrebbe coinvolgere altri e propagarsi a catena nell'ambito di studio, ricerca, etc...
Questa argomentazione, pragmaticissima, mi è parsa efficace e soprattutto propedeutica ad una focalizzazione delle risorse intellettuali nella direzione giusta.
Qui in Italia, al contrario, perdiamo tempo a parlare di tutto con tutti; ognuno che esprime un'opinione su una faccenda è considerato degno di una risposta argomentata e seria. Ma perchè?
E poi ci stupiamo se abbiamo un pagliaccio come presidente del Consiglio?

Perchè Lorin? Cos'ha il nome di Princeton di così sommo e intoccabile?
Se questo è veramente uno scherzo a me fa specie che venga anche utilizzato il nome dell'università di Princeton per dare, in un certo senso, "peso" alla storia. Bah!
Enfante prodige o... meglio che stia zitto, è pur sempre un minorenne! -_-
@jitter Mi auguro che sia veramente un pesce d'aprile.
@jitter Mi auguro che sia veramente un pesce d'aprile.

Nella Roma di alcuni secoli fa,durante i mercati in cui si realizzava lo scambio di beni alimentari,la carne da macello considerata ottima era,insieme a quella del maiale,la carne della nostra comune mucca.
Spesso però i macellai vendevano ai clienti la carne di bufala,spacciandola per carne di mucca,in quanto era un tipo di carne considerato decisamente inferiore per sapore e anche per gusto del latte,e dunque molto più economico.
Ed è dalle lamentele dei clienti che si accorgevano dell'imbroglio,che deriva l'espressione "è una bufala".
Questo "modo di dire"è infatti ancora oggi molto usato a Roma,prevalentemente in riferimento a film o spettacoli di teatro,ed indica appunto,una cosa deludente.
FONTE: http://it.answers.yahoo.com/question/in ... 312AAlTAsF
Spesso però i macellai vendevano ai clienti la carne di bufala,spacciandola per carne di mucca,in quanto era un tipo di carne considerato decisamente inferiore per sapore e anche per gusto del latte,e dunque molto più economico.
Ed è dalle lamentele dei clienti che si accorgevano dell'imbroglio,che deriva l'espressione "è una bufala".
Questo "modo di dire"è infatti ancora oggi molto usato a Roma,prevalentemente in riferimento a film o spettacoli di teatro,ed indica appunto,una cosa deludente.
FONTE: http://it.answers.yahoo.com/question/in ... 312AAlTAsF
Primo d'aprile pesce d'aprile!
Io è tutto il giorno che cerco un'idea... ma ormai è tardi.... sarà per l'anno prossimo! A confutare la teoria della relatività, purtroppo, non ce l'ho fatta: proverò con qualcos'altro
Comunque la bufala scienfitica più geniale e divertente che conosco è quella dei rinogradi di stumpke, animali che camminerebbero sul naso. La teoria evoluzionistica veniva applicata a spiegare la comparsa di questi animali immaginari su un'isola non-so-dove, e mi pare che la comunità scientifica avesse pure creduto a questa scoperta! Tutta questa costruzione coerenza e fantasiosa mi piace, e ha anche un po' un sapore matematico.
Ma chissà se nella storia delle bufale ce ne sono di "matematiche"? E' possibile.....
A parte gli "scherzi" (hehe), non so se è questo il caso di cui riferisce Benny .... comunque mi son divertita a tirar fuori le bufale!
A s-proposito: come mai si dice bufala?

Io è tutto il giorno che cerco un'idea... ma ormai è tardi.... sarà per l'anno prossimo! A confutare la teoria della relatività, purtroppo, non ce l'ho fatta: proverò con qualcos'altro

Comunque la bufala scienfitica più geniale e divertente che conosco è quella dei rinogradi di stumpke, animali che camminerebbero sul naso. La teoria evoluzionistica veniva applicata a spiegare la comparsa di questi animali immaginari su un'isola non-so-dove, e mi pare che la comunità scientifica avesse pure creduto a questa scoperta! Tutta questa costruzione coerenza e fantasiosa mi piace, e ha anche un po' un sapore matematico.
Ma chissà se nella storia delle bufale ce ne sono di "matematiche"? E' possibile.....
A parte gli "scherzi" (hehe), non so se è questo il caso di cui riferisce Benny .... comunque mi son divertita a tirar fuori le bufale!
A s-proposito: come mai si dice bufala?
Io mi chiedo poi cosa voglia dire confutare i principi della meccanica di Newton e la relatività generale.
Ogni teoria fisico matematica non è valida in assoluto ma si considerea idonea a descrivere una
certa classe di fenomeni nei limiti degli errori di misura.
Come si fa a confutare una teoria che trova ogni giorno riscontro nella tecnologia?
Non si rischia di dare una visione distorta della scienza?
Ogni teoria fisico matematica non è valida in assoluto ma si considerea idonea a descrivere una
certa classe di fenomeni nei limiti degli errori di misura.
Come si fa a confutare una teoria che trova ogni giorno riscontro nella tecnologia?
Non si rischia di dare una visione distorta della scienza?
Ma la carta non esiste più? Sulla finestra scrive, sti genitori di oggi 
Comunque, è vero che è pieno di altezzosi cocomeri che si spacciano per geni in giro per il mondo. Su un tg anche ieri ne ho sentito parlare di uno di 8 anni (forse lui lo è).
Pure qua sul forum ne spuntano ogni tanto, mi ricordo quello che in una facciatina diceva di aver dimostrato che P=NP...quante risate.

Comunque, è vero che è pieno di altezzosi cocomeri che si spacciano per geni in giro per il mondo. Su un tg anche ieri ne ho sentito parlare di uno di 8 anni (forse lui lo è).
Pure qua sul forum ne spuntano ogni tanto, mi ricordo quello che in una facciatina diceva di aver dimostrato che P=NP...quante risate.
Ma per favore. Purtroppo è colpa di tutte queste baggianate se ogni tanto si alza qualche auto-dichiarato genio incompreso. Su questo forum ce ne sono stati svariati: una volta avemmo un tizio convinto di avere confutato i principi della meccanica di Newton, pensate un po'. Per non parlare di quello che aveva dimostrato la possibilità di quadrare il cerchio. E sto sorvolando sulla gran massa di geniali risolutori dell'ultimo teorema di Fermat, dell'ipotesi di Riemann, della congettura di Goldbach...
E' un peccato perché questa gente spreca completamente ingenti energie e ne fa sprecare altrettanto ingenti agli altri in modo del tutto inutile. Peggio: a volte questi personaggi pretendono di insegnare le loro trovate, diffondendole come un morbo epidemico. Un po' di educazione scientifica in più, un po' di sensazionalismo giornalistico in meno, e tutto questo non succederebbe.
E' un peccato perché questa gente spreca completamente ingenti energie e ne fa sprecare altrettanto ingenti agli altri in modo del tutto inutile. Peggio: a volte questi personaggi pretendono di insegnare le loro trovate, diffondendole come un morbo epidemico. Un po' di educazione scientifica in più, un po' di sensazionalismo giornalistico in meno, e tutto questo non succederebbe.