Eccello in tutto ma non in matematica e fisica. Aiuto

kristie97
Salve a tutti, ho 18 anni e frequento il quinto anno del Liceo Scientifico. Ho una media molto alta, e ho 10 in Latino, Italiano, Storia, Filosofia e Inglese. Ma non capisco per quale dannata ragione io abbia 8 in Fisica e l'anno scorso sono a stento riuscito a strappare un 9 in matematica. Ho intenzione di prendere Ingegneria informatica, ma più vado avanti e più penso che non sia quello che io debba fare. Non demordo mai, ma oggi dopo l'ennesima occasione che avevo per prendere un voto alto, ho mandato tutto in fumo per due grafici deducibili: il primo non l'avevo mai fatto in vita mia - un'iperbole omografica che io però faccio sempre con il metodo "algebrico" e non con i grafici deducibili- e e il secondo relativo ad una funzione esponenziale in cui ho commesso un errore banale proprio durante gli ultimi passaggi. Non ci ha riportato il compito, l'ho fatto oggi, ma poi controllando i grafici di tali funzioni su Desmos mi sono accorto che non erano corretti. Sono decisamente abbattuto.
Premetto subito che vorrei per cortesia dei commenti costruttivi, niente a che fare con "ma che ti lamenti a fare con i voti che hai" o cose simili. Scrivo qui su Matematicamente.it perché cerco dei consigli che possano risultare veramente utili... i miei genitori cercano di darmi una mano, ma a quanto pare non serve a nulla.
Il problema è che ogni volta che faccio un compito di matematica c'è sempre quella piccolezza che dimentico e che mi fa sfumare il 10, oppure mi fisso su un esercizio e perdo tempo. E invece in fisica vado molto bene nell'applicazione delle formule (problemi) ma nella teoria l'esposizione non va mai bene ai professori. Ci lavoro da un anno su questa cosa, non so più cosa fare. Spero che almeno in questo forum di gente seria possa trovare aiuto per migliorare, o quanto meno stimolo per continuare, anche perché punto alla lode quest'anno.
Grazie infinite in anticipo.

Risposte
jitter1
"kristie97":
La mia vera ambizione è capire cosa sta alla base dell'economia (non dello sterile pensiero capitalista) e capire come essa funziona.

Questo ci sta, avere la passione dell'economia... benissimo... solo che ho l'impressione che anche qui tu stia cercando una "risposta esatta" alla domanda che ti è stata posta (qual è la tua passione), un po' come a scuola, come se non potessi (mai) lasciare il tema in bianco.
Me lo fa pensare quel tuo andare oltre, verso l'esagerazione:

"kristie97":
Sono innumerevoli i fatti di cronaca e i delitti che vengono commessi a causa dei soldi


Come se uno si iscrivesse a economia perché sensibilizzato dai delitti commessi in nome del Dio denaro. A parte che non sarebbe l'economia che ti aiuterebbe a rispondere a questi interrogativi, ma la sociologia, o al massimo la filosofia, o la psicologia.
Non so, non mi suona... è una mia percezione personale di quello che hai scritto, ovviamente posso sbagliare.
A scuola ci sono "risposte esatte", nella vita ci sono "risposte autentiche".

lorenzom971
"kristie97":
Eh si, credo di essere andato un po off-topic con quel commento ma ho detto quella cosa ai fini di comprendonio.


Non sei andato off-topic e non ti sei sbagliato... Hai detto quello che ti interessa, che evidentemente non è economia.


"kristie97":
Ho intenzione di prendere Ingegneria informatica

"kristie97":
la mia vera vocazione è principalmente l'economia

"kristie97":
Avevo principalmente intenzione di fare ingegneria gestionale

"kristie97":
Non sono un discepolo del culto del dio Denaro, ma voglio capire una volta per tutte che cosa spinge moltissime persone a seguire questa sorta di setta. Sono innumerevoli i fatti di cronaca e i delitti che vengono commessi a causa dei soldi.



Quando si dice "avere le idee chiare"...
Come gli altri ti consiglio fortemente di smetterla di preoccuparti dei voti, e di dedicarti a chiariti bene le idee, che al momento sono veramente confuse.
Mi sembra tanto, come ha detto Black Magic, che tu stia prendendo le tue decisioni basandoti su tante istanze\norme sociali\culturali (perlopiù dannose) che hai assorbito inconsciamente, come è evidente dalla tua ricerca del 10 ad ogni costo, la ricerca di una carriera da manager, la ricerca di soldi, lo scarto a priori dell'ingegneria gestionale perchè:

"kristie97":
non sempre quello che ti piace coincide con quello che ti serve


Tra l'altro questa penso che sia la forma di "realismo" più brutale che abbia mai visto. Cosa è che ci "serve"? Vivere impaccati di soldi o vivere con dignità e serenità, stando in pace con noi stessi e con le nostre scelte?

Per finire, essere inseriti troppo e con troppa incoscienza nello spirito del tempo può essere pericoloso.
Dedicati a trovare un percorso che sia tuo, che non provenga unicamente da sollecitazione esterne.

kristie97
Eh si, credo di essere andato un po off-topic con quel commento ma ho detto quella cosa ai fini di comprendonio.

Sk_Anonymous
"kristie97":
Non sono un discepolo del culto del dio Denaro, ma voglio capire una volta per tutte che cosa spinge moltissime persone a seguire questa sorta di setta. Sono innumerevoli i fatti di cronaca e i delitti che vengono commessi a causa dei soldi.

Questa è psicologia, non economia.

kristie97
Voglio rispondere sia a Jitter che a Black Magic: la mia vera passione è l'economia, e uno dei miei principali interrogativi che mi pongo da anni riguarda proprio su che cosa essa si basi. Non sono un discepolo del culto del dio Denaro, ma voglio capire una volta per tutte che cosa spinge moltissime persone a seguire questa sorta di setta. Sono innumerevoli i fatti di cronaca e i delitti che vengono commessi a causa dei soldi. Sin dai tempi dei latini si dice che "Pecunia non olet", ora gli americani dicono "money makes the world go around" e noi invece diciamo "i soldi fanno girare il mondo". Ma perchè? Dove è nato tutto ciò? Perchè una persona ricca spesso e volentieri e molto piu privilegiata rispetto ad un'altra?
Questi sono tutti pregiudizi che esistono dall'alba dei secoli, e io nel mio piccolo non sono nè in grado di spiegare la situazione nè tantomeno di cambiarla.
La mia vera ambizione è capire cosa sta alla base dell'economia (non dello sterile pensiero capitalista) e capire come essa funziona. È sempre stato per me un argomento abbastanza accattivante e interessante, che non mi è mai stato inculcato nella mia mente da nessuno.
Spero di non essere entrato troppo nel filosofico e di essere stato chiaro. Ringrazio vivamente anche vict85 per il suo prezioso consiglio.

Black Magic
"kristie97":
Ho notato che molti di coloro che mi hanno risposto hanno evidenziato quanto il mio ragionamento possa risultare abbastanza confusionario... La mia in realtà non è confusione, secondo me è molta incertezza


A noi non compete dirti cosa provi né cosa devi/non devi fare.
Il gioco è questo: io posso indicarti la via, ma sei tu che devi scegliere se percorrerla o meno.


"kristie97":
si tratta probabilmente di una delle scelte più importanti della mia vita e, perfezionista come sono (dovreste averlo intuito ahahahah) devo cercare di considerare tutte le possibili variabili per non risentire di nulla in futuro.


Ti tolgo subito una certezza: non sei perfetto.
Nessuno di noi lo è. E il motivo è semplice quanto triviale: la perfezione non esiste in quanto la definizione stessa ne evidenzierebbe mancanze e contraddizioni.
Sei perfetto se la smetti di usare modelli di paragone e capisci (ne hai consapevolezza) che il il tuo essere naturale è l'unica, vera perfezione.

"kristie97":
Mens sana in corpore sano, no?


Assolutamente.
Il precetto sciocco secondo il quale mente e corpo sono scisse è forse l'apoteosi dell'imbecillità nella quale è sprofondato il pensiero Occidentale: se ti va, prova anche nuovi allenamenti.
Però questo non è esattamente ciò che si intende per hobby, a meno che tu non voglia sottolineare che lo sport ti appassiona particolarmente.

"kristie97":
Non bevo, non fumo, non mi drogo: molti miei amici pensano che io non mi goda la vita :')


Come ti ho già detto, il mistero della vita, soffiando sulle tue carni e dandoti vigore, ha fatto anche in modo di renderti un essere autonomo e intelligente: fottitene di chi ti dice cosa devi e non devi fare.
Persegui ciò che ti piace.
O meglio: NON perseguire ciò che NON ti piace.


"kristie97":
Non so come questo possa peró ricondursi a quanto è stato detto fino a adesso! Puoi essere più chiaro per favore?


La bruttezza nella quale viviamo spesso ci propina modelli confezionati da chissà quale abbietto stilista New Age, indi per cui il concetto di scelta risulta delicato da esprimere e la domanda "Quale delle materie che fai a scuola ti piace di più?" risulta essere inutile quanto becera, perché non assume significati tanto più rilevanti di chiederti quale modello di scarpe ti piace all'interno di un negozio X.

Tu parli di denaro e importanza sociale. Sei un accanito giocatore del Monopoli?
Tutto questo non esprime una parte di te, ma esprime un desiderio, una brama che dipende dal contesto in cui vivi. È vincolata a qualcosa di esterno a te. NON DIPENDE DA TE.
Ma soprattutto si tratta di un desiderio che può esserti tolto, perché non hai un reale potere in una società, ma ti è dato dalla stessa società. E più è artificiale e astratta la società, più il potere che credi di avere è fittizio.

O per citare il buon Rousseau:
Il primo uomo che, avendo recinto un terreno, ebbe l'idea di proclamare questo è mio, e trovò altri così ingenui da credergli, costui è stato il vero fondatore della società civile. Quanti delitti, quante guerre, quanti assassinii, quante miserie, quanti orrori avrebbe risparmiato al genere umano colui che, strappando i pali o colmando il fosso, avesse gridato ai suoi simili: «Guardatevi dall'ascoltare questo impostore; se dimenticherete che i frutti sono di tutti e che la terra non è di nessuno, sarete perduti!».


Esiste qualcosa che faresti ore e ore (non importa se generalmente considerata uno spreco di tempo), qualcosa che ti piace e che non vorresti ti impedissero di fare?
Chi è l'oggetto del tuo amore?

Hai comunque tanto tempo a disposizione per decidere cosa vorrai fare e soprattutto per rispondere a questa domanda.
Non avere fretta.

vict85
Il punto delle critiche consisteva nel tuo considerare insoddisfacente un 9 in matematica e un 8 in fisica. Il problema della frase è molteplice:
    [*:193sgxzy] Il professore o la professoressa potrebbero non essere disposti a darti di più.[/*:m:193sgxzy]
    [*:193sgxzy] Il voto è già piuttosto alto; pertanto la frase può risultare un po' offensiva vero chi ha difficoltà nella materia, ovvero il 99% della popolazione.[/*:m:193sgxzy]
    [*:193sgxzy] La tua insoddisfazione verso il voto non dice nulla sull'esistenza o meno di una qualche lacuna da riempire. Insomma cercare di aumentare il voto potrebbe essere uno sforzo inutile e mal distribuito quanto invece qualcosa di necessario. In altre parole potresti prendere un 9 perché hai davvero delle piccole lacune, oppure potresti prendere 9 perché fai errori di calcolo o perché il professore non da di più. Nel primo caso studiare può essere utile, ma solo se sai identificare le lacune, mentre negli altri due è inutile se non addirittura controproducente perché ti provoca stress.[/*:m:193sgxzy]
    [*:193sgxzy] Cercare la perfezione su ogni cosa è fonte di sofferenza. Prima o poi troverai qualcosa che avrai davvero difficoltà a fare. Cercare sempre di dare il massimo è molto faticoso e stressante. È giusto impegnarsi, ma bisogna anche saper quando fermarsi.[/*:m:193sgxzy]
    [*:193sgxzy] Viceversa il cercare il risultato, ma ignorare la sostanza è altrettanto pericoloso. Insomma ho conosciuto persone che si solo laureate in fretta e con buoni voti, ma con una preparazione tutto sommato superficiale. Quello che intendo dire è che ho conosciuto persone che si preparavano sull'esame e non sull'argomento del corso. [/*:m:193sgxzy][/list:u:193sgxzy]

    In sostanza quello che intendo dire è che non dovresti chiederti come aumentare i voto, ma se ritieni la tua comprensione dell'argomento del compito soddisfacente. Parlo di soddisfacente perché a livello del liceo è impossibile avere una comprensione perfetta, specialmente della fisica, ma anche della matematica. È possibile raggiungere una discreta padronanza dei concetti matematici presentati, ma per tentare i test delle scuole di eccellenza è meglio andare oltre gli argomenti del liceo e approfondire in modo autonomo.

jitter1
"kristie97":
Non so come questo possa peró ricondursi a quanto è stato detto fino a adesso!


Ciao kristie, credo che la domanda ti sia stata posta perché, anche quando ci hai raccontato dei tuoi sogni, hai descritto unicamente il ruolo che vorresti rivestire (manager) e non hai mai espresso amore, o comunque autentico interesse, verso quello che studi, al di là del risultato. Sembra che le tue scelte siano appunto orientate a quello che vorresti diventare (forse esteriormente?) piuttosto che a quello che vorresti imparare per puro desiderio di conoscenza. Questo desiderio certamente non è tutto (non si campa d'aria), ma è quello che dà un senso autentico a quello che fai, e forse è quello che ti rende felice di fare una cosa.

Sarà, magari sarò pure un'edonista... ma per me il piacere spinge al 90% quello che faccio, e non riesco a concepire come possa mancare questo aspetto. In parte sarà un limite mio, il non riuscire a capire i miei "opposti".

"kristie97":
devo cercare di considerare tutte le possibili variabili per non risentire di nulla in futuro

assolutamente importante, devi fare la scelta giusta. Ma la vita a volte sorprende, e penso sia altrettanto importante prepararsi agli imprevisti (anche in campo universitario e lavorativo) che la vita riserva. Una scelta bisogna farla, e farla bene, ma è anche salutare lasciarsi uno spiraglio di variazione... altrimenti la tua scelta originaria diventa una galera se per qualche ragione non si rivela praticabile.

kristie97
Ho notato che molti di coloro che mi hanno risposto hanno evidenziato quanto il mio ragionamento possa risultare abbastanza confusionario... La mia in realtà non è confusione, secondo me è molta incertezza: si tratta probabilmente di una delle scelte più importanti della mia vita e, perfezionista come sono (dovreste averlo intuito ahahahah) devo cercare di considerare tutte le possibili variabili per non risentire di nulla in futuro.
Rispondendo a Black Magic: i miei hobby? Ammetto che mi piace molto andare in palestra: risulta essere uno sfogo dallo studio e un momento in cui finalmente posso lasciar riposare il cervello e far lavorare l'intero corpo.
Mens sana in corpore sano, no?
Non bevo, non fumo, non mi drogo: molti miei amici pensano che io non mi goda la vita :')
Se per caso non riesco ad andare in palestra, la partitina a Super Smash Bros per la Wii U è da prassi :')
Non so come questo possa peró ricondursi a quanto è stato detto fino a adesso! Puoi essere più chiaro per favore?

Black Magic
"kristie97":


Ti rispondo subito: la mia vera vocazione è principalmente l'economia,


Che trovo molto affine al corso di studi in ingegneria informatica.

"kristie97":
mi piacerebbe essere uno di quei manager di aziende importanti che girano per il mondo per fare affari e, tra l'altro, guadagnano anche molti soldi... nel mio piccolo, però, parto veramente da zero! Di questi tempi spesso serve la "spintarella", quell'appoggio lavorativo che purtroppo io non ho.

A diciotto anni è vietato essere così pessimisti riguardo la realizzazione dei propri sogni, ma forse sogni tanto non sono questi.


"kristie97":
Avevo principalmente intenzione di fare ingegneria gestionale ( secondo molti dà una migliore preparazione in questo settore rispetto a Economia e commercio), però ripensandoci non sempre quello che ti piace coincide con quello che ti serve


Direi che qui emerge chiaramente la tua confusione riguardo ciò che vuoi e ciò che invece ti hanno imposto (non importa chi) di volere.
Ti avevo detto di pensarci bene prima di rispondere, ma purtroppo non mi hai sorpreso.

Ordunque, scoppiettante seguace del business: hai un hobby, qualcosa che ti piace fare? Qualcosa che se fossi in un'isola deserta faresti lo stesso?
Hai un'indole? Insomma: ti piace pedalare la Cinzia della nonna? Fare i tortellini la domenica a pranzo? O vuoi solo mangiarli?
Comunque sia chiaro che non sto criticando la tua scelta - del tutto rispettabilissima - ma voglio solo indurti ad una attenta riflessione perché, come è ben chiaro dalle tue parole, stai facendo confusione su molti concetti. E mescolare in un calderone Yin e Yang non sempre induce a risultati promettenti.

vict85
Ti suggerisco di essere preciso nel riferire le certificazioni. Prima di tutto il First Certificate of English è un esame unico e ignorò come tu abbia potuto darlo in due parti. Comunque il trinity college (di Londra) da una certificazione chiamata ISE (seguito da un numero) mentre PET, FCE, CAP e CPE sono dati dall'Università di Cambridge, generalmente senza far riferimento ad alcun college. Pertanto la tua frase lascia piuttosto perplessi. Immagino tu l'abbia dato con la scuola. Per fare ciò che intendi fare tu un CAT penso che sia più indicato.

Detto questo il mondo dell'informatica dà poco peso ai voti, a volte non ha neanche importanza se si è laureati. Ciò che conta è cosa sai fare. In sostanza conta di più ciò che sai al di là della laurea di quanto hai preso all'esame di database.

Sulla scelta universitaria mi sembra tu segua i soldi come nel liceo seguì i voti. Sarebbe più proficuo per la tua soddisfazione personale se seguissi la passione e la conoscenza. Ma questa è una opinione personale.

P.S.: A livello di voto finale, con una media sopra l'8 raggiungi quasi sicuramente il 100. Le tue preoccupazioni sono pertanto piuttosto futili. Concentra i tuoi sforzi su attività che trovi più piacevoli.

kristie97
"Black Magic":



[quote="kristie97"] ho intenzione di prendere ingegneria informatica alla Sapienza di Roma, mi sembra un'università molto buona...


Perché vuoi intraprendere il corso di studi in ingegneria informatica? [/quote]

Ti rispondo subito: la mia vera vocazione è principalmente l'economia, mi piacerebbe essere uno di quei manager di aziende importanti che girano per il mondo per fare affari e, tra l'altro, guadagnano anche molti soldi... nel mio piccolo, però, parto veramente da zero! Di questi tempi spesso serve la "spintarella", quell'appoggio lavorativo che purtroppo io non ho. Avevo principalmente intenzione di fare ingegneria gestionale ( secondo molti dà una migliore preparazione in questo settore rispetto a Economia e commercio), però ripensandoci non sempre quello che ti piace coincide con quello che ti serve, per cui ci sarebbe il rischio di ritrovarmi con un palmo dal naso dopo anni e anni di duro studio. D'altro canto, il settore dell'informatica richiede ogni giorno nuovi neolaureati preparati, per cui pensavo di prendere ingegneria informatica per questo. Molte volte, pensavo, ingegneri particolarmente bravi posso anche essere assunti in alcune aziende come amministratori delegati o supervisori, ruoli di tutto rispetto che meglio si accostano con quello che voglio veramente fare nella mia vita. Ho ancora un po' di mesi per decidere, sto raccogliendo tutte le opinioni di amici universitari o comunque sia di persone coinvolte nell'ambiente universitario... Spero di fare la scelta giusta!


P.S. Aggiungo solamente il fatto che non avrei alcun problema anche a viaggiare fuori dall'Italia per il lavoro, sono anni che mi impegno a studiare Inglese e sono riuscito a conseguire tutti e tre gli esami del Trinity Cambridge (PET,FCE1 e FCE2).

dan952
Mah...io personalmente non ho mai dato peso ai voti, infatti non ho mai preso oltre l'8 in materie che non erano scientifiche, perché sono solo numeri e noi siamo persone. Comunque sia, eccellere in tutto fa sicuramente piacere a se stessi ma a me personalmente lascierebbe un vuoto dentro, è come sentirsi esperti in tutto ma in niente.

mazzarri1
"kristie97":

Detto ciò, ringrazio vivamente tutti per il vostro supporto, in particolar modo mazzarri: terrò ben presente i tuoi consigli pratici, quest'anno devo dare il massimo come non ho mai fatto, e spero che il mio impegno verrà premiato :)

P.S. per Mazzarri: ho intenzione di prendere ingegneria informatica alla Sapienza di Roma, mi sembra un'università molto buona... la mia professoressa mi ha anche consigliato di tentare alla Normale di Pisa, ma credo che la Sapienza vada piu che bene :)


In bocca al lupo per tutto e tienici informati su come sta andando!!!

Black Magic
"kristie97":
il mio rammarico nasce soprattutto dal fatto che io non capisca per quale motivo eccello in materie non d'indirizzo e piuttosto non riesco ad avere gli stessi risultati in materie come matematica e fisica in cui dovrei andare veramente bene.


Ragazzo/a, tu fai veramente tanta confusione. Per quale motivo dovresti andare veramente bene in matematica e in fisica? Perché sono materie ''base'' del liceo che frequenti (come pare tu suggerisca) oppure perché ti piacciono veramente?

Ma soprattutto, il problema che poni in questo thread è sterile: non stai chiedendo come migliorare in matematica e in fisica, ma tu stai chiedendo come aumentare i tuoi voti!
E capisco che faccia bene (alle tasche e al morale, a 18 anni serve anche quello!) avere voti alti, ma tu pare sia molto confuso/a proprio su cosa veramente è necessario per te.

Prima o poi ti accorgerai che ciò che veramente conta è fare ciò per cui si è nati, non ciò che qualcuno o qualcosa suggerisce sia fatto per te.

Sebbene abbia avuto anche una maestra diversamente simpatica alla quale non mancava uno smaccato senso dell'humour che distribuiva cum grano salis a noi allora scolaretti inesperti, a me la matematica piaceva da morire e quando tornavo a casa non facevo gli esercizi perché dovevo consegnarli all'indomani, ma perché volevo farli.

Quindi se per caso ti è capitato di intuire a 10 anni che una mountain bike da 20 pollici e una da 26 a parità di velocità angolare fanno percorsi di lunghezza diversi, o se ti è capitato di osservare e riportare su un pezzo di carta le velocità del tachimetro dell'auto di tuo padre mentre facevate un viaggio e ne hai fatto per qualche arcana ragione un grafico... Che tu abbia fatto tutto questo o che tu non l'abbia fatto NON CONTA, conta che tu abbia voluto farlo.

Cerca di intuire il concetto di questo discorso e praticalo. Serve tutta una vita di pratica.

Cosa ti appassiona?
Bada bene alla domanda: ti ho chiesto cosa ti appassiona, non cosa pensi tu debba fare o cosa credi tu debba fare perché tu sia ben visto/accettato/amato dagli altri.
Alla tua età è difficile rispondere a questa domanda perciò sìi arguto e cauto e non rigettare il quesito come "la solita domanda ad minchiam fatta da chi crede di sapere chi sono".
Al costo di sembrare tedioso cum laude, ripropongo una attenta riflessione su quella domanda.


E bada bene: la risposta non serve a nessuno di noi del forum ma solo a te. E ti servirà per tutta la vita.


"kristie97":
ho intenzione di prendere ingegneria informatica alla Sapienza di Roma, mi sembra un'università molto buona...


Perché vuoi intraprendere il corso di studi in ingegneria informatica?


Ad ogni modo,

Buona fortuna! :-)

MisterK
Mi avete fatto venire in mente quando presi 10 in uno scritto di Filosofia alle superiori. Il mio professore non dava mai 10. Mi confidò di averlo dato solo una volta diversi anni addietro, a uno studente con una marcia in più rispetto al normale. Mi aveva raccontato che l'aveva incontrato qualche anno dopo la maturità seduto al bar. Si era laureato con lode in Filosofia e aveva sul tavolo Essere e Tempo di Heidegger, che stava leggendo in tedesco. Mi sarebbe piaciuto conoscerlo.
Al ragazzo che ha aperto il topic: secondo me è un po' più difficile prendere il max nelle materie scientifiche. Bisogna padroneggiare bene i concetti, avere buona terminologia. Ci vuole tanto studio serio, umiltà. Come diceva un vecchio amico del sud: ne devi mangiare pane. :lol:

snake-16
anch'io facevo questo discorso alle superiori.... ma per prendere 6 non 10 :shock:

Sk_Anonymous
"kristie97":
in materie come matematica e fisica in cui dovrei andare veramente bene.

Senza offesa, ma dire che 8 e 9 non è andare veramente bene è abbastanza offensivo verso quelli che a stento prendono il 6. Io in fisica al liceo avevo 8 ed ero quello col voto più alto in tutta la classe, di certo non mi lamentavo.
Davvero, ti stai facendo troppi problemi! Anche perché ci sono docenti che il 10 non lo danno proprio, è contro la loro natura (vai a capirli...), quindi non fasciarti la testa: studia, approfondisci, impara. Quando andrai a lavorare non sarai un numero (specialmente i voti del liceo!), sarai un lavoratore che se di qualità ti terranno, altrimenti ti manderanno a casa. Usa il tempo per approfondire gli argomenti!

la mia professoressa mi ha anche consigliato di tentare alla Normale di Pisa

Coi voti che hai ci proverei anche io ad entrare in una scuola d'eccellenza. La Normale, però, non offre corsi in ingegneria; per quello credo ci sia, sempre a Pisa, il Sant'Anna. Lessi anni fa un problema di Fisica del Sant'Anna per l'ingresso ad Ingegneria, secondo me sono fattibili (al contrario di quelli della Normale, dove devi avere quel "di più").

kristie97
Per jitter: non fraintendere, il mio rammarico nasce soprattutto dal fatto che io non capisca per quale motivo eccello in materie non d'indirizzo e piuttosto non riesco ad avere gli stessi risultati in materie come matematica e fisica in cui dovrei andare veramente bene.
Detto ciò, ringrazio vivamente tutti per il vostro supporto, in particolar modo mazzarri: terrò ben presente i tuoi consigli pratici, quest'anno devo dare il massimo come non ho mai fatto, e spero che il mio impegno verrà premiato :)

P.S. per Mazzarri: ho intenzione di prendere ingegneria informatica alla Sapienza di Roma, mi sembra un'università molto buona... la mia professoressa mi ha anche consigliato di tentare alla Normale di Pisa, ma credo che la Sapienza vada piu che bene :)

jitter1
p.s. Dico una cosa di me. E' forse è il motivo per cui rispondo spesso a questo tipo di messaggi sul successo o non successo.

I miei genitori mi hanno educata senza la particolare pretesa di un successo scolastico, non mi hanno mai inculcato, quando andavo a scuola, il senso della competizione o gonfiato l'importanza dei voti.
Ora, qualche anno fa ho perso il lavoro che avevo e sono rimasta senza per quasi due anni. Niente di così grave ma è una situazione in cui ci si può sentire frustrati. Ma non mi è successo, non sono "andata in crisi" e non mi sono mai sentita fallita, nemmeno davanti al dato di fatto di aver buttato la laurea e di dover cercare anche un lavoro manuale. Questo lo devo forse ai miei genitori e all'avere imparato a essere debole senza paura e a volte pure "perdente", fatto di cui in realtà mi sento "forte". Ho invece amici che sembravano votati al successo e sono frustrati e infelici per non averlo ottenuto, non se ne fanno una ragione. E' anche per questo sostengo l'importanza del non fissarsi con l'eccellenza.

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