DUE,DUE PERSONE, PROGETTISTI D'ITALIA!
Quel che sto per raccontare non sono bazzecole!!
Il nostro prof di Meccanica ad Ing Meccanica, laureato in Ing Meccanica a 23 anni con 110/110 e lode, ci disse che i progettisti meccanici ottimi in italia sono 2 persone(lui escluso,ovviamente)!
Progettisti ottimi eh, per progettare a ca**o di cane ci si può mettere anche un meccanico motorista sveglio!
La cosa mi ha fatto molto riflettere.
Esiste anche una fascia media, ragazzi bravini che se la cavano benone... ci sono sicuramente, sono agli occhi di tutti... ma il prof ribadiva che quelli davvero con le @@ sono solo 2 in Italia!
Siamo proprio sicuri che Ingegneria sia per tutti gli iscritti attualmente o se qualcuno sta.... prendendo la laurea in ingegneria e alla fine ha solo un cervello pieno di formule incapace di formulare soluzioni ai problemi?
saluti
Il nostro prof di Meccanica ad Ing Meccanica, laureato in Ing Meccanica a 23 anni con 110/110 e lode, ci disse che i progettisti meccanici ottimi in italia sono 2 persone(lui escluso,ovviamente)!
Progettisti ottimi eh, per progettare a ca**o di cane ci si può mettere anche un meccanico motorista sveglio!
La cosa mi ha fatto molto riflettere.
Esiste anche una fascia media, ragazzi bravini che se la cavano benone... ci sono sicuramente, sono agli occhi di tutti... ma il prof ribadiva che quelli davvero con le @@ sono solo 2 in Italia!
Siamo proprio sicuri che Ingegneria sia per tutti gli iscritti attualmente o se qualcuno sta.... prendendo la laurea in ingegneria e alla fine ha solo un cervello pieno di formule incapace di formulare soluzioni ai problemi?
saluti
Risposte
Mah, tutto questo discorso lo ritengo futile:vedo tra le righe la volontà di ricercare da parte di calimero una motivazione per il suo personale fallimento(?) ed uniformare le esperienze altrui per non sentirsi unico e solo nelle sue difficoltà. Credo quasi che vivi la vita in modo passivo in cui si è cio che si è nati, non si è cio che si diventa.
Ditemi cosa ne pensate.
Ditemi cosa ne pensate.
stavo all'univ di messina,facoltà di ingegneria meccanica...ma vedo che roma in tuttte quelle del sud è cosi... ANCHE PERCHè PER IL PASSATO è STATA FATTA LAUREARE GENTE INCAPACE CHE ORA OCCUPA CATTEDRE UNIVERSITARIE. QUESTO è DELETERIO...NON VEDERE I PROF COME PREPARATI OSLO PERCHè STANNO DIETRO AD UNA CATTEDRA... NE HO CONOSCIUTI DI INCAPACI,MA DAVVERO INCAPACI!
gli esami li ho fatti ed ho una media del 25 ma li ho fatti studiando, non ho intuizioni, fantasia,velocità od originalità. tutto studio. ok? sono proprio una bella m*rda... l'ingegnere deve avere originalità nell'affrontare i problemi, se fa tutto meccanicamente.................................
Quando provieni da una famiglia come la mia che altro non si pensa che a lavorare, che vuoi studiare?
Mia sorella di mattina accendeva la radio a tutto volume e se le chiedevi di spegnerla dovevi farti la storiella ogni mattina con mamma e company? tu dici.. io devo studiare e lei ''uff ma che vuoi?'' e radio a tutto volume che disturba lo studio? Ma non è la radio che rovina tutto, il tutto è rovinato da un ambiente poco consono allo studio, in generale... tieni conto che nella mia famiglia non c'è nessun laureato.
Prima bisogna creare le condizioni adatte per lo studio, motivare i figli (ci vuole capacità in questo) e poi forse si studia. Ho lasciato non tanto perchè non riuscivo a superare gli esami ma soprattutto perché non mi piace vivere in un ambiente così e studiare studiare studiare per un pezzo di carta che si rivelerà inutile.
in secondo luogo, mi ero iscritto con IL SOGNO di diventare progettista di un certo livello e qualche professore mi ha fatto bonariamente capire che non sono adatto alla mansione,non fosse altro perché non so ragionare! quindi,meglio ritirarsi, o si rischia di laurearsi per poi andare a fare l'insegnante negli istituti tecnici ed unirsi alla schiera di frustrati.. tutti frustrati questi che insegnano, soprattutto alle superiori ed università.
posto che a me non piace unirmi alla schiera di frustrati ma mi sarebbe piaciuto fare qualcosa che ha piu' a che fare con la parola ''ingegnere''... quando ho capito che per le mie caratteristiche intellettive non sarei stato capace di fare ciò, ho preferito lasciare. Cosa c'è di sbagliato? Credo che sarebbe stato sbagliato laurearsi.
bye
gli esami li ho fatti ed ho una media del 25 ma li ho fatti studiando, non ho intuizioni, fantasia,velocità od originalità. tutto studio. ok? sono proprio una bella m*rda... l'ingegnere deve avere originalità nell'affrontare i problemi, se fa tutto meccanicamente.................................
Quando provieni da una famiglia come la mia che altro non si pensa che a lavorare, che vuoi studiare?
Mia sorella di mattina accendeva la radio a tutto volume e se le chiedevi di spegnerla dovevi farti la storiella ogni mattina con mamma e company? tu dici.. io devo studiare e lei ''uff ma che vuoi?'' e radio a tutto volume che disturba lo studio? Ma non è la radio che rovina tutto, il tutto è rovinato da un ambiente poco consono allo studio, in generale... tieni conto che nella mia famiglia non c'è nessun laureato.
Prima bisogna creare le condizioni adatte per lo studio, motivare i figli (ci vuole capacità in questo) e poi forse si studia. Ho lasciato non tanto perchè non riuscivo a superare gli esami ma soprattutto perché non mi piace vivere in un ambiente così e studiare studiare studiare per un pezzo di carta che si rivelerà inutile.
in secondo luogo, mi ero iscritto con IL SOGNO di diventare progettista di un certo livello e qualche professore mi ha fatto bonariamente capire che non sono adatto alla mansione,non fosse altro perché non so ragionare! quindi,meglio ritirarsi, o si rischia di laurearsi per poi andare a fare l'insegnante negli istituti tecnici ed unirsi alla schiera di frustrati.. tutti frustrati questi che insegnano, soprattutto alle superiori ed università.
posto che a me non piace unirmi alla schiera di frustrati ma mi sarebbe piaciuto fare qualcosa che ha piu' a che fare con la parola ''ingegnere''... quando ho capito che per le mie caratteristiche intellettive non sarei stato capace di fare ciò, ho preferito lasciare. Cosa c'è di sbagliato? Credo che sarebbe stato sbagliato laurearsi.
bye
Calimerro, secondo me hai trovato anche una struttura universitaria "particolare". Già un discorso che solo 2 ingegneri meccanici, in Itlaia, sono degni di esserlo, poco si addice ad un professore universitario di un certo rilievo. Inoltre in una università seria per prendere 30 non solo devi studiare ma dimostrare di avere una visione critica della materia. Ti chiedo solamente : in quale ateneo eri iscritto ?
Quando ti riferisci a Giugiaro o Pininfarina devi considerare che nelle loro aziende ci sono settori di progettazione strutturale dove lavorano ingegneri normalissimi ( e ne conosco due...).
Il discorso che i professori universitari non sanno progettare o sono degli asini mi sembra fuori luogo, almeno in università di un certo livello, mi dovresti spiegare il perchè la Ferrari F1 collabora con il DIBE ( dipartimento di ingegneria biofisica ed elettronica della facoltà di ingegneria dell'università di Genova ) per i sistemi elettronici o perchè +39 si rivolge al dipartimento di ingegneria aerospaziale dell'università di Pisa per consulenze in termini di progettazione fluidodinamica e strutturale di un barca di Coppa America. Ragionare non significa inventare un microprocessore e la selezione che avviene ad ingegneria, anche nel superamento della laurea triennale mi sembra più che sufficiente, perchè se uno studente non ragiona o non studia, ma si ostina ad andare avanti ugualmente, di anni in più ce ne mette almeno 7! Ragionare non significa essere per forza un genio!
Quando ti riferisci a Giugiaro o Pininfarina devi considerare che nelle loro aziende ci sono settori di progettazione strutturale dove lavorano ingegneri normalissimi ( e ne conosco due...).
Il discorso che i professori universitari non sanno progettare o sono degli asini mi sembra fuori luogo, almeno in università di un certo livello, mi dovresti spiegare il perchè la Ferrari F1 collabora con il DIBE ( dipartimento di ingegneria biofisica ed elettronica della facoltà di ingegneria dell'università di Genova ) per i sistemi elettronici o perchè +39 si rivolge al dipartimento di ingegneria aerospaziale dell'università di Pisa per consulenze in termini di progettazione fluidodinamica e strutturale di un barca di Coppa America. Ragionare non significa inventare un microprocessore e la selezione che avviene ad ingegneria, anche nel superamento della laurea triennale mi sembra più che sufficiente, perchè se uno studente non ragiona o non studia, ma si ostina ad andare avanti ugualmente, di anni in più ce ne mette almeno 7! Ragionare non significa essere per forza un genio!
Bravo, bel discorso, sopratutto perchè lo fai pensando a te.
Complimenti per l'autostima.
Sai la storia che solo i bravini e i genietti ce la fanno è proprio una bella boiata. Ma dimmi dopo quanti esami hai lasciato? E che media avevi? Poi se vuoi ti racconto la mia esperienza.
Complimenti per l'autostima.
Sai la storia che solo i bravini e i genietti ce la fanno è proprio una bella boiata. Ma dimmi dopo quanti esami hai lasciato? E che media avevi? Poi se vuoi ti racconto la mia esperienza.
no, c'è chio nasce per fare l'ingegnere e chi il fattorino. quando chi è nato per fare il fattorino vuol fare l'ingegnere qualcosa non va.
ciao
ciao
Vuoi sentirti dire che sei scemo e che non ce la hai fatta per colpa della tua famiglia?
Vuoi essere compatito?
Vuoi essere compatito?
temo proprio che NON è vero che quelli brillanti restano all'univ etc... io inizialmente credevo che alle cattedre ci fossero dei semidei delle materie che insegnano; molto spesso si tratta di gente che ha studiato e qualche volta anche di gente vergognosa sia come intelligenza che come preparazione..perciò lo studio non rende.
A matematica I ho avuto un prof che sbagliava le disequazioni di secondo grado alla lavagna... e non i conti!! e che sarà mai...tutti possono sbagliare... poi veniva a lezione col libricino a spiegare 4 cazzatine che posso impararle tranquillamente a casa..e questa è formazione? ma che formazione? ma suvvia, ci vogliono innanzitutto professori bravi ad insegnare...ma la vera bravura deve averla lo studente, di suo, bravura che prescinde dallo studio..bravura intesa come capacità creativa e di ragionamento... non ragionamento ''voluto'' ma ragionamento intrinseco, attitudine al ragionamento... che io NON possiedo. Gl iingegneri devono, piu' degli avvocati o dei farmacisti, ragionare! Questa è la parola adatta: ragionare!
Anche per aggiustare un motorino che non rende come prima bisogna trovare un meccanico che ragiona e non un calzolaio che comincia a cmabiare pezzi a vanvera finché non va bene; figurarsi poi per un ingegnere che il motorino lo deve progettare e in fase di progetto ci vuole capacità critica su ogni piccolo dettaglio e capacità di ragionamento sul tutto oltre che capacità creativa. Lo studio ti da tutti gli strumenti, ti da anche un pò di attitudine al ragionamento ma se in partenza non c'era ''quella cosa'' a cui allude anche Marco83, purtroppo, si fallisce, non si può essere progettisti degni di nota e neanche progettisti medi (a meno di non voler progettare la casucola o la palazzina).
Perciò mi trovo in disaccordo con qualcuno che sostiene che studiando tutti possono arrivare alla preparazione per diventare progettisti... ma progettisti di cosa? gli esempi citati da tecnos sono gente con le @@ cubiche, che non troviamo neanche dietro le cattedre delle uni.... infatti sono convinto che raagzzi brillanti e di talento vadano sul mercato non si stanno chiusi in università a fare ricerche fuffa.
Il mio professore si riferiva all'arte del progettare, perciò riteneva che ce ne sono pocherrimi così; ripeto che progettare a **** di cane (scusate meglio senza censura altrimenti non si capisce) possono farlo TUTTI; progettare alla pininfarina (http://www.pininfarina.it/), giugiaro (www.giugiaro.it) e via dicendo... progettare a questi livelli non è per tutti e,probabilmente,neanche per questi professori laureati con tanto di lode (ne è un esempio il mio) che quando leggi il cv pensi: oddio,questo è un genio... e invece lui stesso ammette che non è in grado di progettare a quei livelli....
figuriamoci poi professori con curriculum piu' scadenti...
io credo davvero che queste materie non siano per tutti ma per poche persone. I piu' bravini che vedete in aula almeno loro investono bene per il futuro; il resto, specie i piu' lenti, secondo me perde 7-8 anni inutilmente. Meglio lavorare, si guadagna e si evita di stancarsi sui libri... stancarsi a che pro? se non sai ragionare, non lo hai dentro... non vai da nessuna parte. evitiamo di tirare in ballo einstein e von neumann... la vita non va avanti con queste storielle, c'è bisogno di senso realistico.. se ci attacchiamo alle leggende siamo fritti!
saluti
A matematica I ho avuto un prof che sbagliava le disequazioni di secondo grado alla lavagna... e non i conti!! e che sarà mai...tutti possono sbagliare... poi veniva a lezione col libricino a spiegare 4 cazzatine che posso impararle tranquillamente a casa..e questa è formazione? ma che formazione? ma suvvia, ci vogliono innanzitutto professori bravi ad insegnare...ma la vera bravura deve averla lo studente, di suo, bravura che prescinde dallo studio..bravura intesa come capacità creativa e di ragionamento... non ragionamento ''voluto'' ma ragionamento intrinseco, attitudine al ragionamento... che io NON possiedo. Gl iingegneri devono, piu' degli avvocati o dei farmacisti, ragionare! Questa è la parola adatta: ragionare!
Anche per aggiustare un motorino che non rende come prima bisogna trovare un meccanico che ragiona e non un calzolaio che comincia a cmabiare pezzi a vanvera finché non va bene; figurarsi poi per un ingegnere che il motorino lo deve progettare e in fase di progetto ci vuole capacità critica su ogni piccolo dettaglio e capacità di ragionamento sul tutto oltre che capacità creativa. Lo studio ti da tutti gli strumenti, ti da anche un pò di attitudine al ragionamento ma se in partenza non c'era ''quella cosa'' a cui allude anche Marco83, purtroppo, si fallisce, non si può essere progettisti degni di nota e neanche progettisti medi (a meno di non voler progettare la casucola o la palazzina).
Perciò mi trovo in disaccordo con qualcuno che sostiene che studiando tutti possono arrivare alla preparazione per diventare progettisti... ma progettisti di cosa? gli esempi citati da tecnos sono gente con le @@ cubiche, che non troviamo neanche dietro le cattedre delle uni.... infatti sono convinto che raagzzi brillanti e di talento vadano sul mercato non si stanno chiusi in università a fare ricerche fuffa.
Il mio professore si riferiva all'arte del progettare, perciò riteneva che ce ne sono pocherrimi così; ripeto che progettare a **** di cane (scusate meglio senza censura altrimenti non si capisce) possono farlo TUTTI; progettare alla pininfarina (http://www.pininfarina.it/), giugiaro (www.giugiaro.it) e via dicendo... progettare a questi livelli non è per tutti e,probabilmente,neanche per questi professori laureati con tanto di lode (ne è un esempio il mio) che quando leggi il cv pensi: oddio,questo è un genio... e invece lui stesso ammette che non è in grado di progettare a quei livelli....
figuriamoci poi professori con curriculum piu' scadenti...
io credo davvero che queste materie non siano per tutti ma per poche persone. I piu' bravini che vedete in aula almeno loro investono bene per il futuro; il resto, specie i piu' lenti, secondo me perde 7-8 anni inutilmente. Meglio lavorare, si guadagna e si evita di stancarsi sui libri... stancarsi a che pro? se non sai ragionare, non lo hai dentro... non vai da nessuna parte. evitiamo di tirare in ballo einstein e von neumann... la vita non va avanti con queste storielle, c'è bisogno di senso realistico.. se ci attacchiamo alle leggende siamo fritti!
saluti
"GuillaumedeL'Hopital":
trovo davvero triste star qui a parlare di potenzialità, con l'impegno e sottolineo impegno si riesce sempre ad assicurarsi un buon voto e quindi un buon posto di lavoro, poi è chiaro che un genio prenderà 110 e lode, un non genio uscirà con 104 o giu di li, i vari errori "arbitrali" possono condizionare anche un pò i risultati finali ma nemmeno troppo, credo che questa discussione non ha molto senso è logico che di geni ce ne saranno 1 su un milione(sempre che esistano)
ci sono ragazzi piu' bravini, non si deve per forza essere GENI... i piu' bravini ci sono. I voti lasciali stare: se sei tonto e prendi 30 resti tonto.. e non ti assumono, con la laurea poi ti ci pulisci.
Valutare le potenzialità invece è importante: sul lavoro serve gente che potenzialità, non gente che sa tutto delle materie che si insegnano ad ing.
Ritornando al fatto degli stimoli, io in prima persona vivo in una famiglia ove non so che vuol dire stimolo: mio padre operaio viene dal lavoro spesso gridando perchè... lavorare in un cantiere navale non è molto leggero, e che spesso mi diceva ''ma vai a lavorare"... mia madre casalinga che sa a malapena che sto iscritto ad ingegneria (stavo), mia sorella che non sapeva dire a un parente a che indirizzo di ing ero iscritto! Questa non vuole essere una scusante ma altri ragazzi avevano famiglie di certo piu' ottimali per lo studio... da me si è nella classica famiglia rurale di ceto basso... sicuramente poco poco poco stimolante. Io ho visto ragazzi,piu' bravi di me, con un caratterino originale ed intelligente che sinceramente invidio. Provenire da una famiglia di operai (dipende però!!) NON è MAI un vantaggio... ho conosciuto anche figli di operai che se la cavavano benone alcuni anche molto bravi ma..... DIPENDE CHE OPERAI!!! Magari il padre è operaio ma è calmo e sa creare armonia in famiglia, questo da me non succede, c'è sempre casino ed aria tesa (oddio nulla di pazzoide ) ma sicuramente non è un ambiente adatto per lo studio. Da ambienti come il mio e con le mie stesse capacità LA GENTE SI è LAUREATA!!! MA.....dovreste vedere che gente! gent eche dici: ma questo è laureato? non credi ai tuoi occhi... questo perché PRIMA di pensare di laurearsi bisogna prima vedere se uno è SOCIALMENTE capace, ha quel carisma e quella personalità adatta alla professione...
OK qualcuno sta pensando di dire: tutti possono farcela, il tuo è razzismo verso i ceti bassi... niente affatto, per me possono iscriversi ma quando vedo laureati che mi fanno cadere la braccia per i loro modi di fare e per le loro potenzialità, perchè si sono affidati al SOLO studio, mi cadono le braccia davvero. Non sto pretendendo di avere le capacità in termini di brillantezza nella materia ma ALMENO un pò di carattere, di personalità elegante ci vuole. Ho visto,anche all'università ahimè, gente che sembrava PEGGIO del mio barbiere per come approcciava con gli studenti e per come spiegava... ripeto, PEGGIO del mio barbiere. questo non lo tollero eh! Voglio e vorrei in futuro gente che sia intelligente prima di tutto emotivamente e cioè che assuma comportamenti ADEGUATI all'insegnamento e non gente che crede di stare al mercato quando viene ad insegnare e non in un'università. Questo perchè succede? Perch+è si fa andare avanti gente che si aggrappa ai libricini e magari si laurea presto e con lode... poi vince il concorso e comincia ad insegnare addirittura all'uni!!! tutti fermi: io credo che i ragazzi che non hanno capacità, insomma i piu' scarsi, sono agli occhi di tutti, andrebbero radiati da ingegneria, da medicina ecc...lo so lo so che si possono laureare ma poi mi ritrovo gente che occupa posizioni di un certo prestigio senza averne a volte innanzitutto le capacità dovute e in secondo luogo la capacità di interagire con gli studenti senza far si che l'università diventi un mercato. scene a cui ho assistito e che,francamente,mi rattristano.
bye!
trovo davvero triste star qui a parlare di potenzialità, con l'impegno e sottolineo impegno si riesce sempre ad assicurarsi un buon voto e quindi un buon posto di lavoro, poi è chiaro che un genio prenderà 110 e lode, un non genio uscirà con 104 o giu di li, i vari errori "arbitrali" possono condizionare anche un pò i risultati finali ma nemmeno troppo, credo che questa discussione non ha molto senso è logico che di geni ce ne saranno 1 su un milione(sempre che esistano)
anche io sono daccordo con te, anche perchè questo lo ho vissuto in prima persona.
Sono daccordo con te...
Io direi che le potenzialità sono importanti, anzi, importantissime. Ovviamente farà più strada quello che messo davanti ad un problema nuovo è capace di analizzarlo da più punti di vista e magari applicare metodi gia conosciuti astraendo dal problema stesso.
Cio nonostante ritengo che queste potenzialità non siano solo il frutto di madre natura. Se cresci in un ambiente stimolante con gente che "compete" con te, ti fa domande, prova a criticarti e contraddirti, imparerai a vedere un problema da più punti di vista, ad analizzarlo in profondità e a rifarti a casi conosciuti, astraendo dal problema stesso.
Se cresci in un ambiente apatico dove (supponendo che uno abbia delle doti naturali che lo pongono leggermente al di sopra della media) i tuoi amici, genitori ed insegnanti non ti mettono alla prova spingendoti a sforzarti per tirar fuori quello che hai dentro, non svilupperai certo le tue doti naturali ad un livello tale da avere vantaggi oggettivi nello studio o nel lavoro.
E' la ragione per cui si dice che certe cose le si capiscono davvero solo quando le si prova a spiegare ad altri.
Io direi che esiste effettivamente gente che ha capacità mentali leggermente superiori alla media (so che non troverò tutti daccordo su questo punto. Il mio parere l'ho esposto nel topic sulle doti naturali...), ma queste doti non sono certo la capacità critica e l'abilità di comprendere un problema in profondità. Queste ultime dipendono fortemente dall'ambiente in cui si cresce e si vive.
Questo discorso è sostanzalmente un completamento della discussione sulle doti naturali che è aperta in un altro topic.
Cio nonostante ritengo che queste potenzialità non siano solo il frutto di madre natura. Se cresci in un ambiente stimolante con gente che "compete" con te, ti fa domande, prova a criticarti e contraddirti, imparerai a vedere un problema da più punti di vista, ad analizzarlo in profondità e a rifarti a casi conosciuti, astraendo dal problema stesso.
Se cresci in un ambiente apatico dove (supponendo che uno abbia delle doti naturali che lo pongono leggermente al di sopra della media) i tuoi amici, genitori ed insegnanti non ti mettono alla prova spingendoti a sforzarti per tirar fuori quello che hai dentro, non svilupperai certo le tue doti naturali ad un livello tale da avere vantaggi oggettivi nello studio o nel lavoro.
E' la ragione per cui si dice che certe cose le si capiscono davvero solo quando le si prova a spiegare ad altri.
Io direi che esiste effettivamente gente che ha capacità mentali leggermente superiori alla media (so che non troverò tutti daccordo su questo punto. Il mio parere l'ho esposto nel topic sulle doti naturali...), ma queste doti non sono certo la capacità critica e l'abilità di comprendere un problema in profondità. Queste ultime dipendono fortemente dall'ambiente in cui si cresce e si vive.
Questo discorso è sostanzalmente un completamento della discussione sulle doti naturali che è aperta in un altro topic.
Lo studente dovrebbe essere valutato nell'insieme capacità/studio non in un singolo aspetto.........
Se tu non sai enunciare un teorema ma hai potenzialità ti bocciano. E l'enunciato di un teorema lo sai solo se lo hai studiato.
i prof tendono a vedere + le potenzialità che lo studio.. dici che sbagliano?
Si tu puoi avere le potenzialità che ti pare ma se nessuno ti insegna come si programma un computer o cosa sono le equazioni di navier...Non si nasce imparati. tu hai fatto molto bene a ritirarti se questa scelta ti aiuta a vivere più coerentemente e più serenamente con te stesso, ma se lo hai fatto solo perchè sei convinto che se si è bravi non si studia, allora mi sa che hai fatto una scelta un po errata.
Sicuramente.....
"calimerro":
Lo studio apporta dei 110 e lode a volte campati per aria; un ingegnere che ''ha studiato'' e prende 110 e lode, che ingegnere è? dai,provate a ragionare... lo studio non dev'essere considerato il fulcro della leva... lo studio è solo un contorno, L'INTELLIGENZA,le POTENZIALITà devono essere valutate NON lo studio....
scusa, ma come sarebbe? valutare le potenzialita' e l'intelligenza?
1 - come si fa?
2- a che serve certificare che tizio "sarebbe un buon ingegnere se studiasse"?
sarebbe o e'? questo solo conta, cioe' le competenze, il saper fare, che oltretutto e' anche possibile valutare....
Molte dalla passione....
Giusto..però molte aspirazioni partono anche dal tipo di ambiente in cui siamo cresciuti!!!