Dottorato a 30 anni??
Ciao a tutti,
secondo voi, come la vedete la storia di un ragazzo che si laurea a 30 anni e intraprende (e quindi inizia) un dottorato in fisica/matematica? Lo trovate assurdo? Supponete che il ragazzo in questione è motivato e comunque molto bravo...
secondo voi, come la vedete la storia di un ragazzo che si laurea a 30 anni e intraprende (e quindi inizia) un dottorato in fisica/matematica? Lo trovate assurdo? Supponete che il ragazzo in questione è motivato e comunque molto bravo...
Risposte
Grazie come al solito Luca, spero solo che tu non sia cascato dal letto di domenica mattina per rispondermi!

Argomenti di cui si stanno occupando principalmente la scuola a cui afferisci. Ad esempio conosco gente anche molto in gamba che siccome si occupa di argomenti che dalla scuola italiana di analisi sono considerati pochissimo, non riescono a prendere un posto e sono costretti ad emigrare. Del resto è anche giusto così: se arrivi scientificamente maturo in un posto devi portare soprattutto le tue competenze, e non la tua potenzialità.
"Luca.Lussardi":
è chiaro invece che per i concorsi da ricercatore uno deve avere già un discreto numero di pubblicazioni scientifiche buone su argomenti di punta.
Giusto per curiosità, che cosa intendi di preciso con "argomenti di punta"?
Personalmente non sono così ottimista come te per quanto riguarda i bravi e i molto bravi; comunque sicuramente in alcuni paesi europei è più facile che in Italia, ma resta difficile anche per i bravi, almeno per la matematica è così.
Per seven: il percorso normale è phd dopo la laurea, e un certo numero di anni di post doc, dopo i quali partecipi ai concorsi per ricercatore, almeno nei paesi che prevedono questa figura (ad esempio in Germania non esiste). Ovviamente, tutti i posti che ho elencato sono su concorso, a partire dal phd. Non esistono limiti di età generali, ma ogni bando può fare a sé; è chiaro invece che per i concorsi da ricercatore uno deve avere già un discreto numero di pubblicazioni scientifiche buone su argomenti di punta.
Per seven: il percorso normale è phd dopo la laurea, e un certo numero di anni di post doc, dopo i quali partecipi ai concorsi per ricercatore, almeno nei paesi che prevedono questa figura (ad esempio in Germania non esiste). Ovviamente, tutti i posti che ho elencato sono su concorso, a partire dal phd. Non esistono limiti di età generali, ma ogni bando può fare a sé; è chiaro invece che per i concorsi da ricercatore uno deve avere già un discreto numero di pubblicazioni scientifiche buone su argomenti di punta.
Per rispondere a magicworld, come dice Luca, in generale, ottenere un posto a tempo indeterminato da ricercatore è difficile ovunque.
Tuttavia, per quanto riguarda l'estero (parlo di ciò che conosco, Francia e Inghilterra) mi sento di dire che non è così difficile per uno bravo, mentre è facile per uno estremamente bravo. La vera differenza tra molti paesi stranieri e l'Italia è che il lavoro duro e il merito pagano, mentre in Italia non bastano, e contano molto le amicizie, i giochi di potere, il tempo di attesa, i finanziamenti statali del periodo e varie altre stupidaggini. Il mio consiglio è di tentare la carriera all'estero se si è bravi.
Non ci sono grossi problemi a iniziare il dottorato relativamente "tardi" (io ad esempio l'ho iniziato a quasi 27 e ne conosco che hanno iniziato a 30) e di concluderlo con successo, il problema rimane la difficoltà di fare carriera da ricercatore dopo. Credo che sia fondamentale fare il proprio dottorato con un leader internazionale nel proprio campo di ricerca, il resto - se si è bravi - di solito viene da sé.
Tuttavia, per quanto riguarda l'estero (parlo di ciò che conosco, Francia e Inghilterra) mi sento di dire che non è così difficile per uno bravo, mentre è facile per uno estremamente bravo. La vera differenza tra molti paesi stranieri e l'Italia è che il lavoro duro e il merito pagano, mentre in Italia non bastano, e contano molto le amicizie, i giochi di potere, il tempo di attesa, i finanziamenti statali del periodo e varie altre stupidaggini. Il mio consiglio è di tentare la carriera all'estero se si è bravi.
Non ci sono grossi problemi a iniziare il dottorato relativamente "tardi" (io ad esempio l'ho iniziato a quasi 27 e ne conosco che hanno iniziato a 30) e di concluderlo con successo, il problema rimane la difficoltà di fare carriera da ricercatore dopo. Credo che sia fondamentale fare il proprio dottorato con un leader internazionale nel proprio campo di ricerca, il resto - se si è bravi - di solito viene da sé.
Con la situazione odierna quale sarebbe un percorso "normale" per divenire ricercatore? intendo in termini di età e titoli.
Senza oscurare le domane di magicworld che stimo per la sua determinazione e per i suoi interessi
Senza oscurare le domane di magicworld che stimo per la sua determinazione e per i suoi interessi
Io non parlo di "buono stipendio", ma di stipendio e basta: quello che volevo dire è che purtroppo al giorno d'oggi fare ricerca con una entrata, bassa, permanente resta per tanti un miraggio. E' vero che tanti soldi ad un ricercatore non interessano, ma per vivere bisogna anche mangiare e avere un tetto sotto cui dormire. Se è la tua passione è giusto che ci provi e tieni duro, ma sappi che vai incontro ad una strada molto difficile.
Il tipo di contratto al momento non mi farebbe paura, sarebbe bellissimo comunque averci provato e aver provato a farla. E' ambiziosissimo è vero, e mi riterrei davvero onoratissimo e deliziatissimo di aver raggiunto un traguardo così appagante.
Appagante dal punto di vista personale, non certo economico. Però, veramente...mi piacerebbe un sacco.
Ovviamente la retribuzione mi interessa, ma mi interessa averne una che mi permetta di vivere, non cerco stipendi faraonici.
E' chiaro, punto all'indipendenza economica da quell'aspetto (è pesantissimo doverlo ammettere) ma l'unico mestiere che davvero mi renderebbe felice è la ricerca scientifica.
Appagante dal punto di vista personale, non certo economico. Però, veramente...mi piacerebbe un sacco.
Ovviamente la retribuzione mi interessa, ma mi interessa averne una che mi permetta di vivere, non cerco stipendi faraonici.
E' chiaro, punto all'indipendenza economica da quell'aspetto (è pesantissimo doverlo ammettere) ma l'unico mestiere che davvero mi renderebbe felice è la ricerca scientifica.
Il tuo sogno è purtroppo molto ambizioso... o meglio, essere pagati a tempo indeterminato per far ricerca è il vero problema, che, rinnovo l'aspetto che molti dimenticano, è difficile ovunque, non solo da noi. Molti credono che all'estero la cosa sia più semplice ma non è vero. E' vero che fuori dall'Italia generalmente è più semplice avere contratti a tempo determinato di varia natura, ma la posizione permanente purtroppo oggi per tanti resta un sogno.
Il mio sogno è fare ricerca, per questo ve lo chiedo. E dato che comunque dovrei essere pronto per intraprendere il dottorato verso quell'età, mi interessava molto avere consigli/pareri e anche testimonianze di persone che hanno realizzato questa esperienza.
Nessun problema a fare il dottorato, Italia o estero che sia. Il problema è il dopo; la carriera accademica è difficile ovunque, è particolarmente difficile intraprenderla in Italia ma anche in europa la situazione non è rosea.
In Italia secondo me non è un buon investimento anche economicamente parlando, a meno che tu non abbia un patrimonio personale! All'estero non dovrebbe essere un problema , qui ad Helsinki abbiamo tranquillamente dottorandi/e trentenni e con figli.
Paola
Paola
"Andrea2976":
Per fare ricerca la veda dura comunque...in Italia.
in questo periodo anche trovare lavoro in generale...
Io l'ho fatto.
Per fare ricerca la veda dura comunque...in Italia.
Se non hai intoppi di altra natura (famiglia\economico\ecc...) io ci proverei.
Per fare ricerca la veda dura comunque...in Italia.
Se non hai intoppi di altra natura (famiglia\economico\ecc...) io ci proverei.
Beh, quindi pensate che comunque sia... un laureato a 30 anni in fisica/matematica abbia buone possibilità di trovare lavoro? Nello specifico, di fare ricerca?
l'unico problema mi sembra l'indipendenza economica ed eventuali responsabilità verso una famiglia con figli a carico , perché chi intraprende la carriera accademica deve anche sottomettersi ad una lunga e malpagata gavetta .
Quindi pensi che finire il dottorato a 33/34 anni non impedisca di poter intraprendere una carriera da ricercatore tutto sommato degna? Mi interessano i vostri pareri, rispondete in tanti.

Non ci trovo niente di assurdo.