Divulgazione buona e cattiva

wedge
un tema che mi sta venendo a cuore è come spesso a mio avviso sia gestita male la divulgazione scientifica.

noto in particolare una certa sovraesposizione (dai libri di Penrose al Focus in edicola) di teorie ipotetiche o di frontiera come stringhe, twistors, dark energy, cosmologia quantistica (mi focalizzo sull'ambito fisico-astronomico che è quello che seguo più, ma credo il discorso possa essere generale), che sono:

1) assolutamente incomprensibili per il lettore, e anche per una percentuale di fisici non del campo
2) al lettore stesso spacciate per definitive, assodate, dimostrate, quando invece c'è una bagarre immensa nel mondo scientifico.

quindi, l'appassionato di scienza si trova a fantasticare sulla dark energy come energia del vuoto quando magari non ha idea di perchè alcune galassie sono rosse e altre blu, o di mille altri concetti più semplici.

cosa ne pensate? cosa si può fare secondo voi?

Risposte
Mathcrazy
"dzcosimo":
sono d'accordo
però si devono definire delle rubriche fisse, fatte dalle solite persone o dallo stesso gruppo di eprsone per mantenere una continuità ed un "taglio" al prodotto


Ok.
magari però non tutte devono essere rubriche fisse.

dzcosimo
sono d'accordo
però si devono definire delle rubriche fisse, fatte dalle solite persone o dallo stesso gruppo di eprsone per mantenere una continuità ed un "taglio" al prodotto

Mathcrazy
L'idea proposta da Sergio è alquanto interessante.
Io proporrei una cosa: l'apertura di un topic (o sezione,a seconda di quanto valore vogliate dare al progetto!) in cui ciascun utente può postare liberamente il suo articolo di matematica, fisica, chimica informatica ecc.
Alla fine di ogni mese, tutti gli articoli più interessanti,vengono riuniti nella rivista,insieme magari ad altre rubriche più specifiche tenute da Sergio e chi altri vorrà prendersi l'impegno..
Insomma potrebbe essere un'idea,niente di più.
Io, personalmente, sarei felice di contribuire in qualche modo.

dzcosimo
come dicevo ottimo è wired italia, anche se il sito non rende giustizia al giornale
www.wired.it
ma si tratta più di un giornare che fa circolare le, come titola, idee e persone che cambiano il mondo(quindi parlando molto spesso di scienza e tecnologia)

io punterei ad una cosa molto partecipata come dicevo prima, magari con delle rubriche fisse
ad esempio di base ne metterei una di economia per spiegare appunto le basi della economia
ed una di informatica per spiegare le basi del software hardware in maniera accessibile(io potrei scrivere qualcosa a livelli piuttosto bassi ovviamente)
poi per quanto riguarda livelli più "alti" ovviamente tanta matematica e abbastanza fisica e chimica ma non ho idea di come poter strutturare

Rggb1
Concordo, ma i punti illustrati da Sergio compongono il nocciolo: ci vuole un cd. "business plan" applicato alla questione, altrimenti non se ne viene a capo. Il web è pieno di roba illeggibile (e spesso anche zeppa di errori), riviste da un tanto al chilo ce ne sono già...

Paragone (forse idiota): fino a qualche anno fa leggevo regolarmente "Le Scienze" poi ho abbandonato - non so, sarà stata l'uscita di scena di Ippolito, o che non esisteva più la rubrica dell'Angolo Matematico...
Cosa fanno? C'è qualcosa da prendere ad esempio e/o da NON prendere? Qualcuno ne sa più di me?

dzcosimo
si ma torniamo in topic
la proposta di raptorista mi pare ottima
cosa ne pensate?

Rggb1
s/ e limitato//

Il resto è opinione.

GIBI1
" ... Sono condannata a non leggere nulla? ..."

Al massimo puoi autocondannarti, con tutta la roba che c'è nel web hai solo l'imbarazzo della scelta; e poi non credere che la matematica ti permetta di svelare chi sa quali arcani: è solo un linguaggio e per di più alquanto noioso e limitato.

Leonardo891
"Gisy":
Certo, non so quante altre persone hanno il mio stesso desiderio...

A me piacerebbe molto conoscere un po' meglio l'economia, soprattutto per avere un'opinione più obiettiva delle notizie economiche dette ai telegiornali, però, al momento, non ho certo il tempo per uno studio serio della materia.
Sarei contentissimo, quindi, di un po' di divulgazione scientifica in campo economico...

Gisy1
"Leonardo89":
Perché una persona dovrebbe sentire il bisogno della divulgazione scientifica/tecnologica?
Mi spiego e premetto che non voglio generalizzare però questa è la mia impressione.

In Italia una persona viene considerata ignorante se non conosce il luogo di nascita di Leopardi, Montale o Manzoni, se non conosce tutte le principali opere di Dante, se non ha almeno un'idea generale della Divina Commedia. Non mi interessa, in questa discussione, dire se ciò sia giusto o sbagliato.
Se una persona, però, non ha nemmeno una vaga idea del concetto di equazione (non sto parlando di ODE ma di 2x-3=0), non sa cosa è una proporzione e, ovviamente, non la sa usare, pensa che realmente l'atomo sia composto di "palline -" che girano intorno a "palline +" e palline neutre, non ha mai sentito nominare Gauss, non conosce la differenza tra hardware e software, pensa che il computer e Windows siano la stessa cosa viene considerato normale, tanto questi sono concetti "tecnici". Questa persona non si sente ignorante, anzi, se è laureata in materie umanistiche si considera anche molto colta!
Tanto per capirci, un'insegnate di italiano e storia, anche se con enormi conoscenze in letteratura, filosofia e storia, si permette di vantarsi di non conoscere le tabelline...").


Mi sento in dovere di intervenire da insegnante di italiano, storia e geografia.
Avere una cultura di base non significa avere semplicemente delle conoscenze letterarie e non so da dove ti venga questa considerazione.
Tutto ciò che tu hai scritto fa parte dei programmi di varie discipline della scuola secondaria di primo grado, quindi a mio avviso è impensabile e inammissibile che non lo si conosca o lo si definisca troppo tecnico (salvo per l'atomo che purtroppo si studia ancora come "insieme di palline").
Aggiungo anche che a me interessa la divulgazione scientifica, ma purtroppo non ho conoscenze tali da potermi dedicare ad articoli di un certo livello, né ho il tempo per studiare adesso. Sono condannata a non leggere nulla? Spero di no. Per ora cerco di arrangiarmi, chiedendo spiegazioni ai miei colleghi matematici, spizzicando teoria quà e là, usando questo forum, ma sarei davvero contenta di trovare qualcuno disposto e in grado di spiegare qualcosa di interessante anche a chi non conosce la matematica (o la fisica o la chimica...) a livello accademico.
Certo, non so quante altre persone hanno il mio stesso desiderio...
Se volete mi presto a leggere le bozze degli articoli dedicati ai non matematici per dirvi se ci capisco qualcosa... :wink:

Leonardo891
C'è un altro aspetto da considerare, secondo me.
Perché una persona dovrebbe sentire il bisogno della divulgazione scientifica/tecnologica?
Mi spiego e premetto che non voglio generalizzare però questa è la mia impressione.

In Italia una persona viene considerata ignorante se non conosce il luogo di nascita di Leopardi, Montale o Manzoni, se non conosce tutte le principali opere di Dante, se non ha almeno un'idea generale della Divina Commedia. Non mi interessa, in questa discussione, dire se ciò sia giusto o sbagliato.
Se una persona, però, non ha nemmeno una vaga idea del concetto di equazione (non sto parlando di ODE ma di 2x-3=0), non sa cosa è una proporzione e, ovviamente, non la sa usare, pensa che realmente l'atomo sia composto di "palline -" che girano intorno a "palline +" e palline neutre, non ha mai sentito nominare Gauss, non conosce la differenza tra hardware e software, pensa che il computer e Windows siano la stessa cosa viene considerato normale, tanto questi sono concetti "tecnici". Questa persona non si sente ignorante, anzi, se è laureata in materie umanistiche si considera anche molto colta!
Tanto per capirci, un'insegnate di italiano e storia, anche se con enormi conoscenze in letteratura, filosofia e storia, si permette di vantarsi di non conoscere le tabelline...

Secondo è anche questa mentalità contro cui bisogna lottare. Deve passare il concetto che la cultura di base non è solo umanistica, che la cultura scientifica è importante!

Raptorista1
Leggendo tutte e quattro le pagine mi è venuta un'idea che potrebbe essere utile, per quanto riguarda la definizione del target della rivista: siccome mi sembra di capire che non ci sia accordo su questo, propongo di inserire articoli accompagnati da un indicatore della difficoltà (e.g. una stellina per il livello base, due stelline per le superiori, 3 per università e così via) e di ordinarli in ordine crescente. In questo modo ce n'è un po' per tutti, e chi legge "sa" cosa è alla propria portata e cosa no.

Mathcrazy
"Luca.Lussardi":
Insomma siete i soliti italiani, giù con le critiche e nessun fatto: perchè non mandate un articolo se davvero avete idea di come divulgare?

Me ne esco dalla disucssione, visto che la volontà di collaborare davvero non c'è.


No Luca:
agire senza farsi un idea su quali possono essere le opinioni altrui è poco istruttivo.

Conoscere il parere altrui e correggere il proprio rispetto ad esso, è un utile incentivo a migliorarsi e a migliorare (sopratutto migliorare); non farlo significa voler andare avanti sulle proprie idee che, per quanto possano essere giuste, hanno sempre qualcosa che può essere migliorato.
A tale scopo serve il dibattito.

dzcosimo
che commento disarmante
mi dolgo del fatto che questo bel forum abbia un moderatore così poco moderato

stiamo discutendo ed un processo costruttivo prevederebbe una risposta

quindi:
- in fase di progettazione della rivista sono stati considerati i punti posti da sergio?
- in particolare quale vuole essere il target? si vuole parlare alla casalinga media, allo studente medio, all'universitario medio, al laureato medio o cos'altro?

a seconda di quali sono le risposte chi di noi si sentirà in grado manderà articoli

se poi preferisci che iniziamo a mandare roba così come capita...


p.s.: le critiche costruttive dovrebbero essere sempre accolte con felicità, principio base della relazione con i clienti

Luca.Lussardi
Insomma siete i soliti italiani, giù con le critiche e nessun fatto: perchè non mandate un articolo se davvero avete idea di come divulgare?

Me ne esco dalla disucssione, visto che la volontà di collaborare davvero non c'è.

dzcosimo
sono infinitamente d'accordo con sergio

con un'unica differenza, ricalcando lo stile del forum inserirei anche l'informatica oltre che alla chimica e alla fisica

dzcosimo
"Luca.Lussardi":
Fare divulgazione vuol dire far comprendere agli altri senza usare tecnicismo. Esercizio: provate a convincere la signora che trovate sul bus che sta andando a far la spesa del fatto che 1 non può essere un numero primo.


se per divulgazione intendi divulgazione a persone che non sanno niente o quasi dell'argomento trattato mi sento in grado di partecipare(amo molto spiegare a persone che non conoscono niente dei miei campi di studio ciò che faccio, in primis i miei nonni...se sono riuscito a spiegare qualcosa a loro posso spiegarlo a tutti XD), anche se non mi sembra, dando un'occhiata agli articoli che i presupposti siano questi

wedge
su quanto la rivista sia math-oriented forse ci siamo intesi male tutti dall'inizio.

è difficile dare il taglio giusto. io avrei bisogno di guidance, ad esempio. come conciliare la necessità di partire da zero per un pubblico generico con l'esporre risultati nuovi è una cosa che ancora non mi è ben chiara, come credo di aver espresso in questa discussione.

ma prometto che mi impegnerò.

Luca.Lussardi
Fare divulgazione vuol dire far comprendere agli altri senza usare tecnicismo. Esercizio: provate a convincere la signora che trovate sul bus che sta andando a far la spesa del fatto che 1 non può essere un numero primo.

dzcosimo
come capisco se un articolo è di interesse divulgativo?
e soprattutto, se è di interesse in relazione alle tematiche che si trattano in questa rivista.

che ne so, un articolo divulgativo ed introduttivo alle reti logiche come verrebbe considerato?(al di là della qualità dello stesso che andrebbe valutata)

p.s.:ovviamente, io in prima persona non avendo lauree di nessun tipo ma essendo un semplice studente ho grosse remore a partecipare, e mi dispiace perchè darai volentieri una mano

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