Curiosità...
Vi sapete spiegare perché la maggior parte dei vincitori dei Campionati Internazionali di Giochi Matematici (http://it.wikipedia.org/wiki/Campionati ... matematici) sono polacchi? E inoltre perché la maggior parte dei vincitori delle Olimpiadi Internazionali della matematica (IMO - http://it.wikipedia.org/wiki/Olimpiadi_ ... matematica) sono cinesi e dell'ex URSS?
Risposte
Stiamo un po' uscendo dalla discussione iniziale. In un certo senso è evidente che le persone vanno alle olimpiadi perché sono capaci ma non tutte le persone capaci ci vanno. Oppure vengono fermate prima perché non sono in grado di prepararsi da soli e la scuola non fornisce una buona preparazione.
Fare le olimpiadi o essere allenati in queste cose fornisce altri tipi di spinte iniziali: l'accesso a scuole di eccellenza, l'accesso a borse di studio e una maggiore abitudine ai ritmi dei primi anni dell'Università. E nel caso abbia vinto ha iniziato una preparazione matematica più seria con anni di anticipo. È evidente che la comunità scientifica attuale avvantaggi questa competitività, ma questo non è necessariamente un bene per la matematica. Ricordiamo le scalate in solitaria, ma alcune gradi scoperte sono state un lavoro di gruppo. La classificazione dei gruppi semplici finiti, per esempio, non avrebbe ma potuta essere fatta in solitario. Le altre scienze ne sono più consapevoli. Bisogna dire che la finanza apprezza gli olimpionici più dei matematici.
La medaglia fields stessa è il simbolo di come in matematica conti il fare in fretta e arrivare primo. A rigore i veri nobel della matematica sono il premio Abel e il premio Wolf. Seppur il fields sia più riconosciuto. Serre li ha presi tutti e tre... La sua pagina wiki non parla di olimpiadi, ma dubito abbia partecipato dato il periodo in cui era alle superiori.
Fare le olimpiadi o essere allenati in queste cose fornisce altri tipi di spinte iniziali: l'accesso a scuole di eccellenza, l'accesso a borse di studio e una maggiore abitudine ai ritmi dei primi anni dell'Università. E nel caso abbia vinto ha iniziato una preparazione matematica più seria con anni di anticipo. È evidente che la comunità scientifica attuale avvantaggi questa competitività, ma questo non è necessariamente un bene per la matematica. Ricordiamo le scalate in solitaria, ma alcune gradi scoperte sono state un lavoro di gruppo. La classificazione dei gruppi semplici finiti, per esempio, non avrebbe ma potuta essere fatta in solitario. Le altre scienze ne sono più consapevoli. Bisogna dire che la finanza apprezza gli olimpionici più dei matematici.
La medaglia fields stessa è il simbolo di come in matematica conti il fare in fretta e arrivare primo. A rigore i veri nobel della matematica sono il premio Abel e il premio Wolf. Seppur il fields sia più riconosciuto. Serre li ha presi tutti e tre... La sua pagina wiki non parla di olimpiadi, ma dubito abbia partecipato dato il periodo in cui era alle superiori.
Perelman, russo
Ma senza dover cercare a tutti i costi nomi eclatanti, tra i professori italiani ce ne sono tanti che al loro tempo hanno fatto le olimpiadi, sicuramente una percentuale rilevante se si considera che al momento dell'immatricolazione all'università, la percentuale di ex-olimpionici sul totale di iscritti è quasi nulla. (E considerando anche che al loro tempo erano pochissimi quelli che avevano la possibilità di fare le olimpiadi, non era affatto una cosa comune).

Come ho detto ce ne sono un paio nelle medaglie fields recenti. In particolare Maryam Mirzakhani. Tra l'altro stiamo tirando fuori nomi di persone che non sono ne cinesi ne russe.
"vict85":
Rimane il fatto che l'unico matematico che sapevo aver fatto queste competizioni è Tao. Guardando tra le medaglie fields recenti se ne trovano altri che hanno vinto almeno a livello nazionale (nessuno dei quali cinese). Però non tutti, per esempio Villani non l'ha fatto ed è un matematico di primissimo livello.
un altro è [url=http://webcache.googleusercontent.com/search?q=cache:accBBUn5I7IJ:maddmaths.simai.eu/persone/alessio-figalli/+&cd=1&hl=it&ct=clnk&gl=it]Alessio Figalli[/url][nota][size=50]l'intervista è piuttosto simpatica[/size][/nota], che ha partecipato alle Olimpiadi della Matematica quando frequentava il liceo, ma non saprei la posizione ottenuta.
I miei tempi sono sono tanto remoti
, il mio primo anno è stato atipico perché non ho iniziato matematica subito ma mi sono laureato in scienze politiche prima di iniziare matematica. In sostanza quando mi sono iscritto a matematica avevo già una laurea, avevo dato un esame di analisi 1 in una facoltà “economica” e mi ero studiato per conto mio il contenuto dell'Hernstein, di algebra lineare e di informatica. Inoltre ho dato in contemporanea esami del primo anno con esami del secondo anno. Una pessima idea con il senno di poi
.
Certamente uno con una buona preparazione olimpica conosce molto meglio della media trigonometria, combinatoria e i l'algebra dei campi numerici. Inoltre è molto più abituato a studiare in un certo modo. Nei primi anni sicuramente vengono usati molto. Non ho mai avuto problemi a non capire qualcosa o non riuscire a seguire il ritmo. Anzi di tanto in tanto trovo sia troppo lento (ma forse altrove lo è meno). Seppur arrivare a matematica dopo un'altra laurea porta notevoli difficoltà di altro tipo, in particolare la necessità di abituarti alle differenze nei metodi di studio e nelle modalità di preparazione agli esami (oltre a dover riprendere dimestichezza con i metodi di calcolo).
Il punto è che il vantaggio sta nel fatto che hanno approfondito matematica, hanno avuto “preparatori atletici” in matematica, hanno avuto modo di confrontarsi con persone abili, hanno partecipato assiduamente a forum su argomenti matematici e visti molti modi per dimostrare cose e non tanto nel fatto che abbiano partecipato a competizioni. Insomma, se si volesse si potrebbero preparare molto meglio li studenti alla matematica anche senza renderli tutti dei campioni olimpici. A mio avviso almeno.
Non so se lo sapete ma esistono competizioni anche per undergraduate students... http://www.imc-math.org.uk/index.php?ye ... &item=info


Certamente uno con una buona preparazione olimpica conosce molto meglio della media trigonometria, combinatoria e i l'algebra dei campi numerici. Inoltre è molto più abituato a studiare in un certo modo. Nei primi anni sicuramente vengono usati molto. Non ho mai avuto problemi a non capire qualcosa o non riuscire a seguire il ritmo. Anzi di tanto in tanto trovo sia troppo lento (ma forse altrove lo è meno). Seppur arrivare a matematica dopo un'altra laurea porta notevoli difficoltà di altro tipo, in particolare la necessità di abituarti alle differenze nei metodi di studio e nelle modalità di preparazione agli esami (oltre a dover riprendere dimestichezza con i metodi di calcolo).
Il punto è che il vantaggio sta nel fatto che hanno approfondito matematica, hanno avuto “preparatori atletici” in matematica, hanno avuto modo di confrontarsi con persone abili, hanno partecipato assiduamente a forum su argomenti matematici e visti molti modi per dimostrare cose e non tanto nel fatto che abbiano partecipato a competizioni. Insomma, se si volesse si potrebbero preparare molto meglio li studenti alla matematica anche senza renderli tutti dei campioni olimpici. A mio avviso almeno.
Non so se lo sapete ma esistono competizioni anche per undergraduate students... http://www.imc-math.org.uk/index.php?ye ... &item=info
"vict85":
Sinceramente non ho notato tutta questa differenza iniziale. Però il mio primo anno è matematica è stato atipico quindi non saprei.
Non so se si può fare il paragone, perchè ai tuoi tempi probabilmente bisognava raggiungere livelli alti per avere una "formazione olimpica", mentre adesso è più facile per tutti. Quindi non so chi hai conosciuto, ma potrebbe anche essere gente che faceva le gare senza preparazione, giusto per divertimento... mentre la differenza iniziale di cui parlavo io era fondamentalmente con gente che si esercitava (quasi) seriamente. Con un buon allenamento di quel tipo... alcuni esami come algebra1 o probabilità1 sono molto semplificati (gratis in buona parte) e allo stesso tempo si acquisisce dimestichezza più velocemente pure con le cose nuove.
Rimane il fatto che l'unico matematico che sapevo aver fatto queste competizioni è Tao. Guardando tra le medaglie fields recenti se ne trovano altri che hanno vinto almeno a livello nazionale (nessuno dei quali cinese). Però non tutti, per esempio Villani non l'ha fatto ed è un matematico di primissimo livello.
Sinceramente non ho notato tutta questa differenza iniziale. Però il mio primo anno è matematica è stato atipico quindi non saprei.
Sinceramente non ho notato tutta questa differenza iniziale. Però il mio primo anno è matematica è stato atipico quindi non saprei.
"vict85":
Non conosco le differenze tra i due campionati ma direi che potrebbero esserci lievi differenze che avvantaggino gli uni sugli altri.
La differenza principale penso sia che ai campionati internazionali dei giochi matematici non viene richiesto di dimostrare, mentre alle olimpiadi si dimostra. (Senza dire esplicitamente quale delle due gare sia superiore


Poi sarà sicuramente vero che le olimpiadi non sono correlate con la vera matematica, però non so se è vero che non sviluppano particolari capacità. Probabilmente un ragazzo che fa le olimpiadi, prima ancora di finire il liceo, raggiunge un livello "risolutivo" superiore alla media dei neo-laureati che si laureano bene. (Pur senza avere conoscenze ovviamente).
Quello che invece so con certezza (l'ho visto in prima persona) è che chi ha fatto le olimpiadi comincia l'università con un vantaggio enorme rispetto a chi non le ha fatte. Per tutto il primo anno di università il dislivello rimane evidente, si possono prendere voti più alti pure saltando tutti i tutoraggi e con un'esercitazione pratica quasi nulla. Poi mi sa che andando avanti le differenze si assottigliano (fino a sparire). Ora sto alla fine del secondo anno di università e ho l'impressione che le differenze si siano notevolmente ridotte ma ci sono ancora

Colgo l'occasione per congratularmi coi "miei" del Copernico, anche quest'anno hanno vinto con un ampio margine... di riflesso anche l'Università Cattolica fa un buon lavoro visto che vengono anche da noi in Università ad allenarsi.
Invito comunque a notare che a quanto dice wiki dal 2003 al 2014 nell'albo della gare a squadre dei Campionati internazionali di giochi matematici (immagino la fase italiana) il Liceo Scientifico Copernico di Brescia compare 3 volte, il Liceo Scientifico Marinelli di Udine ben 4 volte (e compare nella stessa classifica un altro liceo di Udine) e l'Istituto superiore Gandhi di Narni Scalo 2. Seppur si possa ritenere che sia dato dalla presenza di buoni studenti a me sembra che la più ovvia delle ipotesi sia che vi è una preparazione migliore a livello di istituto e/o regionale.
Io ho partecipato alle prime fasi delle olimpiadi di informatica al liceo e i primi della fase regionale venivano quasi sempre dalle stesse scuole (e con punteggi molto alti[nota]In quarta io ero arrivato 4 in fase regionale, 8 tra gli esclusi a livello nazionale, e avevo il doppio di punti di alcuni che erano passati al primo posto in altre regioni[/nota]). Il fatto è che nel mio liceo non vi era alcuna preparazione per nessun tipo di olimpiade ma non per tutti gli istituti è così (in quel caso erano di un istituto tecnico quindi era tutto sommato normale che l'informatica fosse preparata meglio). La mia impressione è che succedessero cose simili anche per le olimpiadi di fisica. A quelle di matematica non ho mai partecipato.
Io ho partecipato alle prime fasi delle olimpiadi di informatica al liceo e i primi della fase regionale venivano quasi sempre dalle stesse scuole (e con punteggi molto alti[nota]In quarta io ero arrivato 4 in fase regionale, 8 tra gli esclusi a livello nazionale, e avevo il doppio di punti di alcuni che erano passati al primo posto in altre regioni[/nota]). Il fatto è che nel mio liceo non vi era alcuna preparazione per nessun tipo di olimpiade ma non per tutti gli istituti è così (in quel caso erano di un istituto tecnico quindi era tutto sommato normale che l'informatica fosse preparata meglio). La mia impressione è che succedessero cose simili anche per le olimpiadi di fisica. A quelle di matematica non ho mai partecipato.
"gioco":
Vabbe cinesi e russi statisticamente ne sono di piu' quindi hanno piu' probabilita' di avere un "genio"... Dei polachci non me lo spiego..
La Polonia ha una grande tradizione matematica. Ad esempio Zariski, Ulam, Mandelbrot, Sierpiński, Banach, Kuratowski, Tarski, Łukasiewicz, Abraham Robinson e Mazur. Anche l'Ungheria ha grandi nomi (Polya e Erdos per esempio). Tutto sommato la scuola polacca non inferiore a quella italiana per tradizione. A me non stupisce che vi sia una buona scuola di base sulla matematica.
Intervengo solo per sottolineare una profonda verità detta da vict85: non sembra infatti esserci una correlazione significativa tra i bravi "matematici" olimpionici e i bravi matematici professionisti; questo fatto è interessante perché mostra che in realtà la matematica "vera" non è comunque quella delle olimpiadi né si sviluppano particolari capacità nel coltivare questo tipo di matematica.
Vabbe cinesi e russi statisticamente ne sono di piu' quindi hanno piu' probabilita' di avere un "genio"... Dei polachci non me lo spiego..
@vict85
Mi riferivo ai cinesi, coreani e giapponesi. Lo avevo letto da qualche parte su internet, certo le notizie in rete vanno prese con le pinze.
Mi riferivo ai cinesi, coreani e giapponesi. Lo avevo letto da qualche parte su internet, certo le notizie in rete vanno prese con le pinze.
Semplicemente perché si allenano di più e hanno un sistema scolastico più competitivo. Inoltre in Italia non si studiano vari argomenti spesso presenti nelle olimpiadi e non siamo abituati a dimostrare cose o risolvere problemi di quel tipo. Non conosco le differenze tra i due campionati ma direi che potrebbero esserci lievi differenze che avvantaggino gli uni sugli altri.
Detto questo i migliori matematici non sono polacchi, russi e/o cinesi ma sono distribuiti in tutto il pianeta. Insomma non devi vincere o partecipare a questo tipo di competizioni per essere un bravo matematico.
@dan95: non mi sembra che la Polonia e vari stati dell'Ex unione sovietica siano asiatici. Ne sono convinto che ciò che dici sia vero.
Detto questo i migliori matematici non sono polacchi, russi e/o cinesi ma sono distribuiti in tutto il pianeta. Insomma non devi vincere o partecipare a questo tipo di competizioni per essere un bravo matematico.
@dan95: non mi sembra che la Polonia e vari stati dell'Ex unione sovietica siano asiatici. Ne sono convinto che ciò che dici sia vero.
Forse perché hanno un sistema di educazione più rigido, e poi gli asiatici hanno un QI mediamente più alto degli europei.