Comparabili o non comparabili?

Sk_Anonymous
ciao a tutti! in seguito a diversi episodi avvenuti in famiglia, ed in seguito alla lettura di questo articolo http://www.repubblica.it/scuola/2012/10 ... -45632524/
mi sono chiesta se ha senso chiedersi qualcosa che sto per chiedere a voi:
- si può parlare di utilità ed inutilità di alcune discipline? perchè? (esempio: si vive senza il cinema o il teatro, ma senza un ingegnere è difficile mandare avanti il mondo (passatemi l'esempio estremizzato))
- su quali basi giudico la difficoltà di alcune materie? (esempio se dico che una laurea in filosofia vale meno di una in matematica...in che misura si può affermare?)
p.s. gli episodi avvenuti in famiglia riguardano delle mie cugine che prendono 30 e lode ad esami di filosofia o sociologia, mentre io che studio matematica, no! :/

Risposte
retrocomputer
"giuliofis":
Non sei convinto che per produrre arte si debba prima sopravvivere?

No, non ne sono convinto. Penso che non esista una priorità, ma piuttosto un parallelismo. Cioè, l'uomo produce arte da prima dell'inizio di una qualsiasi forma di civiltà, eppure mi pare poco credibile che allora se la passasse bene e che non avesse enormi problemi di sopravvivenza, no? Addirittura pare che l'arte fosse anche propiziatoria, quindi prodotta per sopravvivere e non a sopravvivenza ottenuta... E del resto in tutte le epoche ci sono casi di artisti poveri, disperati, affamati, perseguitati...

Piuttosto, tornando alla tua frase e alla provocazione di Manganelli, per te immagino che sia prioritario sfamarti, rispetto all'arte, giusto?
Ed è prioritario anche sfamare i tuoi cari, giusto?
E se stai andando al cinema con i soli 7 euro del biglietto e incontri un bambino che sta morendo di fame, vai al cinema o offri del cibo al bambino? Sfamare il bambino è prioritario?
E sfamare un bambino altrettanto affamato che non incontri per strada?
A che distanza da te la fame perde la sua priorità sull'arte?

gugo82
@ originalmind: Pensa a ciò che può essere utile a te, non all'umanità.
L'umanità è un concetto astratto; l'unica cosa reale sono le tue passioni, i tuoi desideri e le tue ambizioni.

Sk_Anonymous
non sostenevo nessuna tesi, mi ponevo delle domande e non trovavo delle risposte soddisfacenti...così le ho poste a voi!
i miei interessi spaziano dalla matematica alla musica, dalla fisica alla poesia, dalla pittura alla cucina!
nonostante gli interessi che posso avere, mi chiedo quale sia la strada che ha senso percorrere, utile all'umanità e non sullo stesso piano delle altre...che belle o interessanti, possono anche non esistere...che si vive lo stesso. sempre volendo estremizzare eh...in modo da giustificare meglio una risposta.

Ryukushi1
"gugo82":
@ (notso)originalmind:
[quote="originalmind"]scusate, ma i filosofi in alto di cosa? scalinata della Scuola di Atene a parte. semmai la logica va così:
natura(fisica)->ammasso di atomi->uomo->creazioni dell'uomo (arte, filosofia etc...)

Questa che stai proponendo è un abbozzo di filosofia.

"originalmind":
le leggi della natura esistono a prescindere dall'uomo...

Questa è una questione filosofica; proponendola, stai proponendo di parlare di filosofie.

Quindi... Mi ripeteresti la tesi che sostenevi?

***

Ad ogni modo, il problema è che, purtroppo, il sapere nozionistico che si incontra sui testi di filosofia proposti agli studenti è ormai superatissimo; il modo di insegnare di molti docenti è altrettanto superato.
Quindi non mi sorprende l'articolo il contenuto dell'articolo linkato.

Il sapere "umanistico" è importante in quanto offre chiavi per interpretare la realtà e le persone; mentre, per contro, il sapere "scientifico" è importante perché offre strumenti per modificare la realtà.
Non si possono scindere i due saperi: il secondo senza il primo è tecnica; il primo senza il secondo è speculazione... Essi si completano, ed il dovere dello studente non è scegliere tra i due, ma perseguirli entrambi.[/quote]

Hai scritto un post perfetto gugo. Condivido in toto!!! :)

gugo82
"Ununquadio":
E comunque non vedo l'utilità di insegnare poesia o storia dell'arte ad uno scientifico

Già detto... Se poi tu non ne vedi l'utilità, è meglio che tu cominci ad aprire qualche libro e ad andare a visitare qualche museo. :wink:

"Ununquadio":
piuttosto aumentare le ore di matematica e scienze naturali e migliorare la QUALITÀ dell'insegnamente di queste ultime, giacchè di castronerie dei prof di matematica e scienze ne ho già viste fin troppe.

Sul migliorare la qualità, d'accordissimo.
Sull'aumentare le ore, no.
L'unica cosa che dovrebbe aumentare sono gli stipendi degli insegnanti.

gio73
"giuliofis":

Beh, oggi questa funzione ce l'ha l'inglese. Per i paesi dell'Unione è d'obbligo che i cittadini conoscano almeno una lingua straniera (e poi, chi non sa dire o capire: "Help me!"?).

Well, follow me in the English corner: we have to read Alice's adventures in the Wonderland, do you know? The writer was a matematician. Davide, obviously, come in!

DavideGenova1
Mi piacerebbe contribuire di più, ma non ho granché tempo, però una cosa ci tengo a dire ed è che credo che più un istituto superiore è in grado di dare una cultura a 360° (anche se mi piace di più \(2\pi\text{ rad}\) :-D ), meglio, secondo me, è per la formazione di un ragazzo che sta diventando adulto e che si ritroverà come bagaglio personale ciò che ha avuto nelle superiori.
Lo dico da ex-liceale classico che si rammarica di non aver già assimilato più matematica e scienze esatte ai tempi del liceo e sono sicuro che lo direi se, invece, sentissi mancanze della stessa entità nella mia formazione umanistica.
Anche se mi rendo conto che ars longa, vita brevis, nel senso che durante una vita sola non ci si può occupare con lo stesso approfondimento di ogni branca del sapere umano...

Sk_Anonymous
"Ununquadio":
non vedo l'utilità di insegnare poesia o storia dell'arte ad uno scientifico

Per il semplice motivo che si chiama Liceo si deve avere una cultura generale. Poi, l'indirizzo ti dirà quale saranno le discipline preponderanti, ma la cultura generalista è tipica della scuola liceale.
È semmai preoccupante il fatto che in un Liceo Scientifico quasi il 70% delle ore a disposizioni siano affidate alle materie umanistiche (era il mio liceo, due anni fa); quello odierno tradizionale va già un po' meglio. A me la riforma dei quadri orari dei licei non dispiace nemmeno poi tanto (anzi, forse mi piace proprio), peccato sia stata condita da tutto il resto...

gio73
"Ununquadio":
Per chi ha citato Primo Levi, ricordo che quest'ultimo era anche ingegnere chimico (ed è anche grazie al suo lavoro che riuscì a salvarsi, poichè fu mandato a lavorare in una fabbrica). E comunque non vedo l'utilità di insegnare poesia o storia dell'arte ad uno scientifico, piuttosto aumentare le ore di matematica e scienze naturali e migliorare la QUALITÀ dell'insegnamente di queste ultime, giacchè di castronerie dei prof di matematica e scienze ne ho già viste fin troppe.

Chimico e basta wiki.

Ununquadio
Per chi ha citato Primo Levi, ricordo che quest'ultimo era anche ingegnere chimico (ed è anche grazie al suo lavoro che riuscì a salvarsi, poichè fu mandato a lavorare in una fabbrica). E comunque non vedo l'utilità di insegnare poesia o storia dell'arte ad uno scientifico, piuttosto aumentare le ore di matematica e scienze naturali e migliorare la QUALITÀ dell'insegnamente di queste ultime, giacchè di castronerie dei prof di matematica e scienze ne ho già viste fin troppe.

Sk_Anonymous
"gugo82":
[quote="giuliofis"][quote="gugo82"]Essi si completano, ed il dovere dello studente non è scegliere tra i due, ma perseguirli entrambi.

Certo, ma in misura diversa a seconda del percorso che uno vuole scegliere. Non ti pare?[/quote]
Probabilmente sì; ma la percentuale dell'uno o dell'altro non dovrebbe mai scendere sotto una "soglia di sicurezza" fisiologica.

Ad esempio, si potrebbe anche eliminare l'insegnamento del Latino allo scientifico, però certamente non si dovrebbero abolire gli altri insegnamenti "umanistici"... Anzi, sarei favorevole ad un corrispondente aumento delle ore di Filosofia o di Storia dell'Arte.[/quote]
Per Filosofia sono d'accordo, purché quelle ore vengano spese anche per parlare di storia della scienza (dopotutto è questo che si farebbe, storia della filosofia). Le altre ore, invece che ad aumentare storia dell'arte, le vedrei bene ad aumentare matematica, o magari ad inserire informatica.
E, perché no, riportare il latino alle medie, come bagaglio di tutti gli italiani.
Insomma, se è vero che non esistono saperi inutili, è anche vero che a seconda del percorso intrapreso ci sono saperi più o meno primari. E questa è la mia risposta alla domanda dell'autore del topic.

gugo82
"giuliofis":
[quote="gugo82"]Essi si completano, ed il dovere dello studente non è scegliere tra i due, ma perseguirli entrambi.

Certo, ma in misura diversa a seconda del percorso che uno vuole scegliere. Non ti pare?[/quote]
Probabilmente sì; ma la percentuale dell'uno o dell'altro non dovrebbe mai scendere sotto una "soglia di sicurezza" fisiologica.

Ad esempio, si potrebbe anche eliminare l'insegnamento del Latino allo scientifico, però certamente non si dovrebbero abolire gli altri insegnamenti "umanistici"... Anzi, sarei favorevole ad un corrispondente aumento delle ore di Filosofia o di Storia dell'Arte.

Sk_Anonymous
"gugo82":
Essi si completano, ed il dovere dello studente non è scegliere tra i due, ma perseguirli entrambi.

Certo, ma in misura diversa a seconda del percorso che uno vuole scegliere. Non ti pare?

gugo82
@ (notso)originalmind:
"originalmind":
scusate, ma i filosofi in alto di cosa? scalinata della Scuola di Atene a parte. semmai la logica va così:
natura(fisica)->ammasso di atomi->uomo->creazioni dell'uomo (arte, filosofia etc...)

Questa che stai proponendo è un abbozzo di filosofia.

"originalmind":
le leggi della natura esistono a prescindere dall'uomo...

Questa è una questione filosofica; proponendola, stai proponendo di parlare di filosofie.

Quindi... Mi ripeteresti la tesi che sostenevi?

***

Ad ogni modo, il problema è che, purtroppo, il sapere nozionistico che si incontra sui testi di filosofia proposti agli studenti è ormai superatissimo; il modo di insegnare di molti docenti è altrettanto superato.
Quindi non mi sorprende l'articolo il contenuto dell'articolo linkato.

Il sapere "umanistico" è importante in quanto offre chiavi per interpretare la realtà e le persone; mentre, per contro, il sapere "scientifico" è importante perché offre strumenti per modificare la realtà.
Non si possono scindere i due saperi: il secondo senza il primo è tecnica; il primo senza il secondo è speculazione... Essi si completano, ed il dovere dello studente non è scegliere tra i due, ma perseguirli entrambi.

Sk_Anonymous
scusate, ma i filosofi in alto di cosa? scalinata della Scuola di Atene a parte. semmai la logica va così:
natura(fisica)->ammasso di atomi->uomo->creazioni dell'uomo (arte, filosofia etc...) le leggi della natura esistono a prescindere dall'uomo...queste le metti alla base di una piramide? puoi metterle se non le consideri "inferiori"

Sk_Anonymous
"gio73":
[quote="Omar93"]

[quote="gio73"]
Come vedi gli scienziati, i matematici si trovano ai piedi della scala, mentre i filosofi sono più in alto

Vabbè... Ed io so superman![/quote]
Ma la mia non è un'ipotesi: effettivamente i matematici sono in basso e i filosofi in alto[/quote]
Nella Grecia antica. Oggi non ne sarei così tanto sicuro. Io proporrei una parità in generale, e venti miliardi di posizioni in favore dei matematici per chi si occupa di scienze ed ingegneria.

giuscri
[ot]
"originalmind":
es. non si può fare a meno di internet adesso, nè fra 100 anni immagino...ma degli endecasillabi o delle pippe su cosa sia la bellezza o l'arte, credo di si.

E' un discorso che faccio fatica a comprendere. L'anno scorso ricordo di aver sentito sugli scalini del mio dipartimento che gli studi dei filosofi -e con questo termine s'indicavano chiaramente gli studi della facoltà di lettere e filosofia- hanno meno dignità di quelli scientifici, a causa del limitato miglioramento che possono apportare alla società.

Mi venne quasi da ridere: quest'uomo di chi si sentiva soldato?... :lol:[/ot]

gio73
"Omar93":


[quote="gio73"]
Come vedi gli scienziati, i matematici si trovano ai piedi della scala, mentre i filosofi sono più in alto

Vabbè... Ed io so superman![/quote]
Ma la mia non è un'ipotesi: effettivamente i matematici sono in basso e i filosofi in alto

Sk_Anonymous
"retrocomputer":
[quote="giuliofis"]
E perché mai? Allora, sullo stesso filone potremmo dire che è immorale fare della scienza che non abbia risvolti ingegneristici.

Ehm, l'autore della citazione è, anzi era, uno scrittore... E la sua frase sembra scritta apposta per ricevere risposte come la tua :-D
Insomma, non condivido la tua "prima il dovere della sopravvivenza e dopo il piacere dell'arte" :wink:[/quote]
E come mai no? Non sei convinto che per produrre arte si debba prima sopravvivere? Se non sopravvive nessuno, chi produce l'arte?
PS. Nel mio piccolo faccio anche un po' di arte, studiando chitarra classica. Non sono prevenuto!

retrocomputer
"giuliofis":

E perché mai? Allora, sullo stesso filone potremmo dire che è immorale fare della scienza che non abbia risvolti ingegneristici.

Ehm, l'autore della citazione è, anzi era, uno scrittore... E la sua frase sembra scritta apposta per ricevere risposte come la tua :-D
Insomma, non condivido la tua "prima il dovere della sopravvivenza e dopo il piacere dell'arte" :wink:

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