Come si diventa professore universitario
Piove sul bagnato...; ieri sono usciti i nuovi regolamenti di facoltà e ho visto che per il calcolo del nostro punteggio di laurea specialistica si tiene conto anche della media ponderata della triennale. Allora mi chiedevo, visto che il mio "sogno", anzi, la mia "utopia" è sempre stata quella di insegnare all'università, se non uscire con 110 alla specialistica (facendo dei rapidi conti, dovrei avere la media poco al di sotto del 29 agli esami spec) poteva essere un limite.
Insomma, potete dirmi come il voto influenzi e qual è il percorso da fare per diventare docenti universitari?
Insomma, potete dirmi come il voto influenzi e qual è il percorso da fare per diventare docenti universitari?
Risposte
Ah! Secondo te dove sarebbe meglio fare un dottorato?
In teoria, se la valutazione del collegio docenti è insufficiente allo scadere del tempo di borsa si può chiedere una proroga di 6 mesi o un anno; se ancora allo scadere della proroga la valutazione resta sotto la sufficienza non si consegue il titolo. Faccio osservare che uno non può rifare un dottorato in Italia nella stessa materia, se ci ha già provato fallendo.
Deve essere interessante! Ma se un dottorando dovesse avere un blocco,e non riesce ad avere qualcosa da pubblicare o pubblicabile, in teoria cosa succede?
Io sì, ho fatto il dottorato all'università di Pavia, in matematica, con borsa dal 1 novembre 2001 al 31 ottobre 2004. Mi sono occupato (e mi occupo tutt'oggi) di Calcolo delle Variazioni, un ramo dell'analisi matematica. Durante il dottorato ti fanno anche insegnare, ma non troppo, magari qualche corso di esercitazioni per studenti dei primi anni. Poi ovviamente quando sali di livello (ricercatore o professore) la tua attività didattica diventa più consistente, ma in genere l'attività principale di un buon professore universitario resta l'attività di ricerca.
Anche tu hai fatto un dottorato? Se non sono troppo indiscreto posso sapere in cosa?
A me insegnare piacere,però la cosa che più mi affascina è la ricerca,soprattutto nel campo algebrico!
A me insegnare piacere,però la cosa che più mi affascina è la ricerca,soprattutto nel campo algebrico!
Vi si accede su concorso pubblico. Una volta (per esempio quando ho partecipato io, nel 2001) il concorso era puramente per esami, scritto e orale; oggi molte sedi fanno solo un colloquio basato anche su un progetto di ricerca che proponi. In ogni caso le varie sedi universitarie mettono a bando ogni anno un certo numero di posti. Se lo vinci hai una borsa per la durata di tre anni (sono circa 1000 euro al mese) durante i quali devi completare la tua preparazione di base con altri esami più avanzati e devi scrivere la tesi di dottorato, che deve contenere necessariamente risultati originali e pubblicati/pubblicabili su riviste scientifiche specialistiche.
Scusami Luca,anche se è molto lontano,ma col dottorato come funziona?
Il voto della laurea non pregiudica quasi per niente la carriera accademica; certo, un voto alto può esserti di aiuto per vincere un concorso per l'ammissione al dottorato di ricerca, primo gradino verso la carriera da professore universitario. Una volta finito il dottorato, sempre su concorso accedi alle posizioni successive, che stando alle attuali normative (in Italia) prevedono: ricercatore a tempo determinato (non permanente), professore di seconda fascia (permanente), professore di prima fascia (permanente).
P.S. Se sei molto bravo, ti sconsiglio di intraprendere la carriera accademica in Italia.
P.S. Se sei molto bravo, ti sconsiglio di intraprendere la carriera accademica in Italia.