Chi si è pentito di aver fatto un liceo?

Andrearufus
chi fra voi si è pentito di averlo fatto? io si..dato che alla fine non ti da una qualifica come può essere ragioniere o perito...non tanto per il fatto di andare poi a lavorare..perchè avrei comunque continuato..ma per il fatto di assumere un titolo a compimento di un ciclo di studi...cosa che col liceo non ottieni...

Risposte
Andrearufus
"Benny":
OT:
Andrea, non per essere scortese o impicciarmi negli affari tuoi, ma quando quoti non potresti limitarti a 2/3 frasi che ti interessano anziche' riportare ogni volta gli ultimi 4 post al completo? Non per cattiveria, ma diventa scomodo cercare ogni volta la tua frase originale tra le righe ( p.s. non sei l'unico a fare cosi' ;) )


c'hai ragione :D sorry T_T

Benny24
OT:
Andrea, non per essere scortese o impicciarmi negli affari tuoi, ma quando quoti non potresti limitarti a 2/3 frasi che ti interessano anziche' riportare ogni volta gli ultimi 4 post al completo? Non per cattiveria, ma diventa scomodo cercare ogni volta la tua frase originale tra le righe ( p.s. non sei l'unico a fare cosi' ;) )

Andrearufus
"Sam89":
[quote="Andrearufus"][quote="Sam89"]Io ho finito quest'anno il corso di liceo economico attivo all'istituto tecnico commerciale di Rimini. Per quanto possa sembrare strano posso considerarmi un ibrido tra formazione tecnica e liceale. Nel triennio insieme alle materie tecniche come economia aziendale o diritto ho studiato filosofia, fisica e storia dell'arte (materie che ovviamente non sono presenti nel normale corso di ragioneria). Ora che ho finito le superiori posso dire di essermi in parte pentito di non aver scelto un liceo "standard" tipo lo scientifico ma d'altra parte sono soddisfatto di non aver fatto la "classica" ragioneria. Da quello che ho potuto constatare in questi anni (anche confrontandomi con miei amici che frequentavano ragioneria) alcune materie liceali danno un'apertura mentale che le materie tecniche non possono darti. Purtroppo mi trovo a dover dar completa ragione a chi dice che i licei sono scuole migliori perchè in effetti danno una preparazione migliore e più ampia e in media i prof sono leggermente meno imbecilli. L'unica pecca dei licei è il fatto che hai un titolo che sul mercato non vale nulla mentre una volta uscito da ragioneria o ITIS ti arrivano a casa offerte di lavoro e hai buone possibilità di trovarlo se lo cerchi.
Cocludendo, i licei risultano certamente migliori per chi continuerà gli studi mentre per chi nota già i primi affanni alle medie aver un buon diploma può aiutarlo molto e comunque non impedirgli l'accesso all'università.


ora però nn sei ragioniere..no? quindi scusa ma mi sa che è ancora peggio fare un ibrido e non avere comunque niente in mano..

sorry in effetti con il liceo economico si ha il titolo di ragioniere..comunque a me non sono mai piaciuti gli ibridi, senza offesa per nessuno ovvio..ognuno fa le sue scelte..[/quote]

Si in effetti come ibrido non è un gran chè e lo si potrebbe migliorare di molto (sempre tralasciando la questione prof idioti che nel mio caso è stata molto particolare). Comunque penso che come consolazione posso dire di aver lo stesso titolo di un ragioniere sulla carta (pur avendo fatto meno ore di materie tecniche) e in più ho una base culturale leggermente più ampia rispetto ad un ragioniere comune ma in ogni caso niente a che vedere con un buon liceo. In ogni caso a settembre inizio ingegneria e quindi cambio completamente ramo e aver fatto qualcosina di fisica non mi fa per niente male...
Comunque a chi ha buone doti scolastiche (e solitamente lo si vede fin dalle medie) consiglio vivamente di fare un buon liceo![/quote]

OT che ingegneria vai a fare?

Sam891
"Andrearufus":
[quote="Sam89"]Io ho finito quest'anno il corso di liceo economico attivo all'istituto tecnico commerciale di Rimini. Per quanto possa sembrare strano posso considerarmi un ibrido tra formazione tecnica e liceale. Nel triennio insieme alle materie tecniche come economia aziendale o diritto ho studiato filosofia, fisica e storia dell'arte (materie che ovviamente non sono presenti nel normale corso di ragioneria). Ora che ho finito le superiori posso dire di essermi in parte pentito di non aver scelto un liceo "standard" tipo lo scientifico ma d'altra parte sono soddisfatto di non aver fatto la "classica" ragioneria. Da quello che ho potuto constatare in questi anni (anche confrontandomi con miei amici che frequentavano ragioneria) alcune materie liceali danno un'apertura mentale che le materie tecniche non possono darti. Purtroppo mi trovo a dover dar completa ragione a chi dice che i licei sono scuole migliori perchè in effetti danno una preparazione migliore e più ampia e in media i prof sono leggermente meno imbecilli. L'unica pecca dei licei è il fatto che hai un titolo che sul mercato non vale nulla mentre una volta uscito da ragioneria o ITIS ti arrivano a casa offerte di lavoro e hai buone possibilità di trovarlo se lo cerchi.
Cocludendo, i licei risultano certamente migliori per chi continuerà gli studi mentre per chi nota già i primi affanni alle medie aver un buon diploma può aiutarlo molto e comunque non impedirgli l'accesso all'università.


ora però nn sei ragioniere..no? quindi scusa ma mi sa che è ancora peggio fare un ibrido e non avere comunque niente in mano..

sorry in effetti con il liceo economico si ha il titolo di ragioniere..comunque a me non sono mai piaciuti gli ibridi, senza offesa per nessuno ovvio..ognuno fa le sue scelte..[/quote]

Si in effetti come ibrido non è un gran chè e lo si potrebbe migliorare di molto (sempre tralasciando la questione prof idioti che nel mio caso è stata molto particolare). Comunque penso che come consolazione posso dire di aver lo stesso titolo di un ragioniere sulla carta (pur avendo fatto meno ore di materie tecniche) e in più ho una base culturale leggermente più ampia rispetto ad un ragioniere comune ma in ogni caso niente a che vedere con un buon liceo. In ogni caso a settembre inizio ingegneria e quindi cambio completamente ramo e aver fatto qualcosina di fisica non mi fa per niente male...
Comunque a chi ha buone doti scolastiche (e solitamente lo si vede fin dalle medie) consiglio vivamente di fare un buon liceo!

simfanc
Gli istituti liceali erano i capisaldi della Riforma Gentile, nel senso che erano le scuole destinate a formare la classe dirigente e che permettevano di intraprendere gli studi universitari (col liceo classico si poteva accedere a tutte le facoltà, con lo scientifico a tutte tranne che a lettere e filosofia e giurisprudenza, con il diploma magistrale si poteva avere accesso alla facoltà di Magistero. Nell’impostazione gentiliana originaria mi pare che le altre scuole superiori non permettessero sbocchi universitari, anche se qualche anno dopo i diplomati ragionieri poterono iscriversi a Economia, i periti agrari in agraria e via dicendo)-

Probabilmente è a causa di questa visione (che fu puramente gentiliana e non fascista, come spesso a sproposito si dice, tanto è vero che Benedetto Croce, intellettuale antifascista, probabilmente ne condivideva l’impianto culturale di fondo) se gran parte della classe dirigente italiana ignora la cultura scientifica, dato che si è commesso l’errore di fondo di credere che ad una buona classe dirigente bastasse conoscere il latino, il greco e la filosofia.

Inoltre, mentre per noi è perfettamente normale che una persona che svolge un lavoro manuale nel tempo libero si dedichi a migliorare la sua cultura (magari iscrivendosi ad un corso serale o all’Università), per Gentile era totalmente inconcepibile in quanto riteneva che la cosa fosse perfettamente inutile.

Non si trattava di una riforma classista, come a mio giudizio erroneamente si sostiene, ma piuttosto di una visione della cultura “per pochi” (non necessariamente i più ricchi). E’ chiaro però che, per noti fenomeni sociologici, la classe dirigente tende ad autoriprodursi, per cui i figli di coloro che avevano studiato avevano maggiori possibilità di diplomarsi e laurearsi. Ma questa conseguenza non era comunque, a mio giudizio, nell’ideologia che stava alla base della riforma gentiliana.

Quando alla fine degli anni sessanta sono stati liberalizzati gli accessi all’Università, i licei hanno perso quel carattere “privilegiato”.

Resta però il loro impianto caratteristico, fatto in primo luogo dallo studio delle letterature italiane e straniere, della filosofia, del latino. Lo studio delle scienze, per quanto spesso assai ridotto (a livello di monte-ore), si sviluppa nell’arco del quinquennio, e quindi non è propedeutico allo studio delle discipline tecniche (al liceo scientifico la fisica si studia nel triennio, nei tecnici e nei professionali si studia al biennio. La differenza è sostanziale, e non solo per via della diversa età degli studenti, ma per le finalità dello studio della disciplina).

Bene, credo che questo impianto, seppur ancora troppo poco aperto alla cultura scientifica, fornisca maggiori stimoli culturali e faccia acquisire allo studente una diversa apertura mentale, che lo agevolerà nella carriera universitaria e, più in generale, nella vita.

Restano irrisolti però alcuni problemi:

- la scelta della scuola superiore avviene a 14 anni. Che sia troppo precoce ?
- Se anche l’età di 14 anni fosse adeguata, quali fattori determinano la scelta dell’istituto superiore da frequentare ? Non sempre si sceglie in base alle proprie inclinazioni e attitudini.
- Il percorso liceale è adatto a tutti gli studenti ?

Mi soffermo sulla terza domanda. Lo scorso anno scolastico ho insegnato in un istituto tecnico, ed avendo insegnato negli anni precedenti al liceo scientifico, devo dire che ho faticato assai ad adattarmi. Per me il problema non era quello di adeguarmi a fare un programma più ridotto o semplificato, ma di avere a che fare con situazioni di totale disinteresse a tutto ciò che avesse a che fare con la scuola.
Ma in effetti questa è la vera sfida: la quasi totalità dei miei ex alunni del liceo ha continuato gli studi all’Università e io in qualche modo rivivevo in loro la mia esperienza personale, vale a dire che essa mi sembrava il naturale evolversi delle cose: liceo – università – laurea.
Ma anche molti colleghi sono state vittime delle stesso fenomeno, dato che gran parte dei docenti hanno fatto un istituto liceale, e comunque essendosi laureati concepiscono il diploma come un titolo da conseguire al solo scopo di iscriversi all’Università.
E’ questo il vero problema, non capire che le strade percorribili sono anche altre, e tutte legittime.
Faccio un esempio banale: se mi trovo ad affrontare un argomento inerente il Diritto, mi viene naturale inquadrare la tematica alla luce del contesto storico e filosofico che gli fa da contorno. E’ il mio modo di pormi dinnanzi a simili problemi, frutto del mio percorso di studio. E implicitamente sono tentato di concepire questo approccio come l’unico possibile. Ma pensandoci bene è un’illusione un po’ presuntuosa, dato che quell’argomento di Diritto potrebbe semplicemente servire a fornire competenze tecniche al futuro Ragioniere o Perito, utili nell’assolvimento delle sue funzioni professionali e quindi non necessariamente legate al conteso storico-filosofico di riferimento.

La vera sfida è quindi quella di far trovare stimoli culturali agli studenti, dato che l’apatia di molti ragazzi verso tutto ciò che sa di scuola costituisce una delle emergenze da risolvere al più presto.

Andrearufus
"Sam89":
Io ho finito quest'anno il corso di liceo economico attivo all'istituto tecnico commerciale di Rimini. Per quanto possa sembrare strano posso considerarmi un ibrido tra formazione tecnica e liceale. Nel triennio insieme alle materie tecniche come economia aziendale o diritto ho studiato filosofia, fisica e storia dell'arte (materie che ovviamente non sono presenti nel normale corso di ragioneria). Ora che ho finito le superiori posso dire di essermi in parte pentito di non aver scelto un liceo "standard" tipo lo scientifico ma d'altra parte sono soddisfatto di non aver fatto la "classica" ragioneria. Da quello che ho potuto constatare in questi anni (anche confrontandomi con miei amici che frequentavano ragioneria) alcune materie liceali danno un'apertura mentale che le materie tecniche non possono darti. Purtroppo mi trovo a dover dar completa ragione a chi dice che i licei sono scuole migliori perchè in effetti danno una preparazione migliore e più ampia e in media i prof sono leggermente meno imbecilli. L'unica pecca dei licei è il fatto che hai un titolo che sul mercato non vale nulla mentre una volta uscito da ragioneria o ITIS ti arrivano a casa offerte di lavoro e hai buone possibilità di trovarlo se lo cerchi.
Cocludendo, i licei risultano certamente migliori per chi continuerà gli studi mentre per chi nota già i primi affanni alle medie aver un buon diploma può aiutarlo molto e comunque non impedirgli l'accesso all'università.


ora però nn sei ragioniere..no? quindi scusa ma mi sa che è ancora peggio fare un ibrido e non avere comunque niente in mano..

sorry in effetti con il liceo economico si ha il titolo di ragioniere..comunque a me non sono mai piaciuti gli ibridi, senza offesa per nessuno ovvio..ognuno fa le sue scelte..

Sam891
Io ho finito quest'anno il corso di liceo economico attivo all'istituto tecnico commerciale di Rimini. Per quanto possa sembrare strano posso considerarmi un ibrido tra formazione tecnica e liceale. Nel triennio insieme alle materie tecniche come economia aziendale o diritto ho studiato filosofia, fisica e storia dell'arte (materie che ovviamente non sono presenti nel normale corso di ragioneria). Ora che ho finito le superiori posso dire di essermi in parte pentito di non aver scelto un liceo "standard" tipo lo scientifico ma d'altra parte sono soddisfatto di non aver fatto la "classica" ragioneria. Da quello che ho potuto constatare in questi anni (anche confrontandomi con miei amici che frequentavano ragioneria) alcune materie liceali danno un'apertura mentale che le materie tecniche non possono darti. Purtroppo mi trovo a dover dar completa ragione a chi dice che i licei sono scuole migliori perchè in effetti danno una preparazione migliore e più ampia e in media i prof sono leggermente meno imbecilli. L'unica pecca dei licei è il fatto che hai un titolo che sul mercato non vale nulla mentre una volta uscito da ragioneria o ITIS ti arrivano a casa offerte di lavoro e hai buone possibilità di trovarlo se lo cerchi.
Cocludendo, i licei risultano certamente migliori per chi continuerà gli studi mentre per chi nota già i primi affanni alle medie aver un buon diploma può aiutarlo molto e comunque non impedirgli l'accesso all'università.

rainwall-votailprof
No.... ordinario eheheheh! E pensare che alle medie ero indeciso se fare il pni ^^

Andrearufus
"Rainwall":
Ho finito il liceo scientifico e se potessi tornare indietro farei la stessa scelta.... cinque anni indimenticabili! Tranne la grammatica latina (-.-) ho studiato tutte le materie con interesse (beh quelle letterarie un pò di meno... eheheh!) anche se le ore di matematica, per essere in uno scientifico, son state poche....


scommetto che non hai fatto il pni

rainwall-votailprof
Ho finito il liceo scientifico e se potessi tornare indietro farei la stessa scelta.... cinque anni indimenticabili! Tranne la grammatica latina (-.-) ho studiato tutte le materie con interesse (beh quelle letterarie un pò di meno... eheheh!) anche se le ore di matematica, per essere in uno scientifico, son state poche....

Andrearufus
ma qui nessuno ha fatto un istituto tecnico e lo vuole difendere?

nato_pigro1
"Andrearufus":
..ora non generaliziamo..ci sono ottimi istituti tecnici...


vero, ma nessuno ha detto il contrario, solo che un istituto tecnino è appunto tecnico. :-D

@oruam, è vero quello che dici. C'è pure il lato della medaglia fatto di arroganza intellettuale e supponenza che magari non ti permette di fare mestieri manuali ma questo anche perchè il liceo ti indirizza a sviluppare altri tipi di interessi.

Andrearufus
..ora non generaliziamo..ci sono ottimi istituti tecnici...

oruam1
"nato_pigro":


...Alcuni dicono che il liceo è una scuola che produce inetti (nel senso sveviano del termine): verissimo! Una volta preso il diploma non si è in grado di fare niente di pratico: non sei un ragionerie, non sei un geometra, non sei un elettricista, non sei un muratore, non sei niente, ma proprio perchè non sei ancora specializzato sei in grado di essere tutto. Secondo me si acquisisce quell'elasticità mentale che permette di fare un po' tutto.


Quello che dici lo sostiene mio padre, che ha 85 anni - nonostante mi abbia lasciato scegliere, a suo tempo, dopo le medie inferiori, con lo spauracchio dell'Artistico (allora, nel '68, il covo della protesta studentesca e quindi delle lezioni che saltavano). Lo sostiene anche lui, ma c'è del vero e del falso, in un tale discorso.

Quando hai finito un liceo l'elasticità mentale che hai acquisito è tale che, salvo cataclismi personali che ti portassero a dover lasciare lo studio, non ti può proprio venire in mente di fare l'elettricista: da una parte consideri che aver fatto 5 anni di liceo sarebbero ridicolizzati da una professione così poco 'elettrizzante', dall'altra ti accorgi che devi continuare a drogarti (permettimi il pessimo paragone) con l'assunzione di dosi sempre maggiori di cultura, per non assuefarti e per non perdere il passo col mondo che hai frequentato e che ti ha modellato (e nel quale soprattutto, salvo geni solitari o circostanze straordinarie, il tuo sapere ha il suo naturale referente).
Tu dirai che il liceo ti ha donato almeno l'attitudine teorica ad affrontare un tale mestiere: non sono affatto convinto, per le ragioni ce ho detto. Ti allontana, invece, dalla possibilità pratica di farlo, proprio per il solco che con il liceo hai scavato. Se questo lo puoi chiamare 'aumento dell'attitudine teorica'...

D'altra parte è vero che la cultura, o almeno il nozionismo (come nel caso del sottoscritto) con cui s'esce in forma standard da un liceo classico (degli altri non posso dire), è sempre utile, anche per fare l'elettricista.

A sostegno dell'importanza del lavoro dell'elettricista, oltreché dello studio liceale ed universitario, ricordo che San Paolo di Tarso era, prima d'esser soldato e uomo di cultura, un costruttore di tende: così aveva voluto suo padre, in ottemperanza alla tradizionale 'pedagogia' ebraica del tempo che imponeva ai giovani, prima o assieme alla formazione culturale più ampia ed elevata, l'apprendimento di un mestiere manuale e ciò per potersi rendere utili, e salvarsi dunque la vita, nelle più disparate circostanze eccezionali in cui avessero avuto modo di trovarsi.

nato_pigro1
ci si può pentire di aver scelto il liceo mentro le si frequenta: se uno ha una passione che gli richiede tempo, tipo uno sport che pratica a livello semiprofessionistico allora magari ci si può pentire perchè è una scuola impegnativa. Però una volta finito secondo me è impossibile pentirsene. Il liceo è l'unica scuola a mio parere che ti da una cultura il più possibile completa, ti rende in grado di difenderti, ti insegna a ragionare con la filosofia e parlare decentemente (o almeno è quello che si propone).
Non scegliere il liceo è un po' una rinuncia a tutto questo, io consiglierei sempre e comunque a ogni ragazzo di provarci, è l'unica possibilità che ha di ricevere un'educazione come si deve.
Alcuni dicono che il liceo è una scuola che produce inetti (nel senso sveviano del termine): verissimo! Una volta preso il diploma non si è in grado di fare niente di pratico: non sei un ragionerie, non sei un geometra, non sei un elettricista, non sei un muratore, non sei niente, ma proprio perchè non sei ancora specializzato sei in grado di essere tutto. Secondo me si acquisisce quell'elasticità mentale che permette di fare un po' tutto.

Niiik1
Io sono contento di aver fatto il liceo. Ho finito anch'io quest'anno. Devo dire però che non mi sembra di avere una preparazione ottimale. In matematica ho avuto buoni professori, ma solo quello del 5 anno mi ha veramente fatto piacere la materia ed è stato in grado di spiegarla bene, gli altri hanno un pò scaduto pensando che fossimo tutti geni pronti a fare matamatica pura alla normale di pisa...

Giulio892
Io ho finito il liceo quest'anno e sinceramente sono pienamente soddisfatto della mia scelta...lo rifarei a occhi chiusi.Certo di professore incompetenti ne ho trovati ma quelli comunque si trovano ovunque.Quello che però mi fa capire quanto valga il liceo è la differenza di preparazione che i liceali in media hanno rispetto ai loro colleghi del professionale e tecnico.Questo almeno in linea generale poi ci possono essere anche le eccezioni ma nel 90% dei casi e questa la realtà

oruam1
"Andrearufus":
[quote="oruam"]Non sono pentito del classico, per via del latino e del greco e perché mi è naturale l'andare a leggere i classici di queste lingue (anche se preferisco farlo in traduzione): tuttavia, nel corso degli anni, mi sono accorto che ho predilezione per il lavoro manuale (preferisco chiamarlo il lavoro fatto con le mani). Mi chiedo se scienza e letteratura non debbano alle mani ben più di quanto non gli riconoscano.


...non ho capito...tu stai ancora studiando? per lavoro manuale intendi lavori come elettricista e falegname?[/quote]

Ho 52 anni e sto ancora 'studiando', ma ovviamente nell'ambito del mio lavoro, che è il burattinaio. Dal mestiere che faccio potrai capire quanto mi sia naturale il prediligere l'impiego delle mani.
Cosa intendo per lavoro manuale o, come ho detto, lavoro fatto con le mani? Non voglio capovolgere le tradizioni, per quanto è ovvio che neppure il pugilato possa dirsi un puro e semplice lavoro, o lavorìo, delle mani, ma tra i lavori fatti 'con le mani' troverei corretto metterci il chirurgo e lo scrittore, ad esempio.

handball_mania
"Andrearufus":
[quote="handball_mania"]Pentita di aver frequentato non un liceo ma il mio liceo. Non metterò mai più piede in quella scuola, mi viene la nausea solo a pensarla...


come mai?[/quote]
Disorganizzazione estrema, incompetenza della maggior parte dei professori... se avessi il tempo vi racconterei tutto quello che ho visto.
La mazzata finale è stata la maturità..
Rifarei un liceo scientifico ma non quello della mia città.

Andrearufus
"oruam":
Non sono pentito del classico, per via del latino e del greco e perché mi è naturale l'andare a leggere i classici di queste lingue (anche se preferisco farlo in traduzione): tuttavia, nel corso degli anni, mi sono accorto che ho predilezione per il lavoro manuale (preferisco chiamarlo il lavoro fatto con le mani). Mi chiedo se scienza e letteratura non debbano alle mani ben più di quanto non gli riconoscano.


...non ho capito...tu stai ancora studiando? per lavoro manuale intendi lavori come elettricista e falegname?

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