Canone-Rai...

menale1
Carissimi ragazzi, da poco si è pagato il solito (forse irritante) canone Rai. Ciò che chiedo a voi e di recare un buon motivo per cui: 1)Si debba pagare un tal tributo (domanda un po' troppo retorica); 2) Non sarebbe meglio privatizzare la Rai, o meglio tenerla lontana dai rami del Parlamento?
In attesa di vostre risposte, ringrazio anticipatamente per la collaborazione. :smt023

Risposte
Faussone
"Gi8":

...o, comunque, che non sia totalmente pubblica...

Esatto:il referendum non prescriveva che la Rai dovesse essere interamente privatizzata (non poteva farlo).

"Gi8":
quand'è che un "indirizzamento" cessa di valore?

Che so ...magari dopo 5 anni quando anche i barattoli di fagioli scadono. (E' solo una battuta!) :-)
Non ho detto che il referendum non è più valido (resta abrogata la norma che rendeva impossibile l'ingresso di privati), ma che non può essere usato come argomento per dire che la privatizzazione e l'abolizione del canone sia l'unica strada possibile.





"Gi8":

Tra l'altro, a me non sembra che la situazione televisiva sia cambiata molto dal 1995. Anzi, se è cambiata, è cambiata in peggio. Quindi se si voleva la privatizzazione allora, ancor di più la si dovrebbe volere oggi.


Questo è un falso sillogismo, vale anche il contrario: per me la privatizzazione non era valida come scelta allora e a maggior ragione non lo è oggi.

"Gi8":

Personalmente ritengo che se si scegliesse oggi se privatizzare la Rai, la maggior parte delle persone sarebbe a favore della privatizzazione

Anche questa è una sensazione del tutto personale.

menale1
Quindi l'attuazione, al di là dell'atto in gazzetta ufficiale, è sostanzialmente immediata.

Gi81
Allora, la privatizzazione doveva essere fatta 17 anni fa, subito dopo il referendum.
Siccome non è ancora stata fatta, mi sembra più che legittimo sostenere che la privatizzazione debba essere fatta.
Dimenticarsi di quel referendum è un po' da ingenui/stupidi.
Altrimenti mi chiedo: a che serve un referendum? Solo a darci la parvenza di essere in democrazia?

Soprattutto perchè dopo il 1995 non ci sono stati altri referendum sull'argomento, dunque l'ultimo risultato ufficiale prevede che la Rai debba essere privatizzata (o, comunque, che non sia totalmente pubblica)

Aggiungo una domanda:
"Faussone":
Con quel referendum gli elettori 16 anni fa in sostanza indirizzavano la RAI verso una possibile privatizzazione (non ne stipulavano automaticamente la privatizzazione, perché non è nella facoltà di un referendum) quell'indirizzamento quindi è ormai datato, pertanto non è corretto appellarsi ad esso per dire che la privatizzazione RAI oggi DEVE essere fatta.
quand'è che un "indirizzamento" cessa di valore?


Tra l'altro, a me non sembra che la situazione televisiva sia cambiata molto dal 1995. Anzi, se è cambiata, è cambiata in peggio. Quindi se si voleva la privatizzazione allora, ancor di più la si dovrebbe volere oggi.
Personalmente ritengo che se si scegliesse oggi se privatizzare la Rai, la maggior parte delle persone sarebbe a favore della privatizzazione

Faussone
"Gi8":
I referendum "scadono"? E dopo quanto?

Non ho detto quello.
Con quel referendum gli elettori 16 anni fa in sostanza indirizzavano la RAI verso una possibile privatizzazione (non ne stipulavano automaticamente la privatizzazione, perché non è nella facoltà di un referendum) quell'indirizzamento quindi è ormai datato, pertanto non è corretto appellarsi ad esso per dire che la privatizzazione RAI oggi DEVE essere fatta.

Gi81
@menale: l'articolo 75 della Costituzione dice che "La legge determina le modalità di attuazione del referendum".
C'è una nota che rimanda al <>, disponibile qui (da pagina 15 a pagina 21).
L'articolo 37 della suddetta legge recita:
Qualora il risultato del referendum sia favorevole all'abrogazione di una legge, o di un
atto avente forza di legge, o di singole disposizioni di essi, il Presidente della Repubblica,
con proprio decreto, dichiara l'avvenuta abrogazione della legge, o dell'atto avente forza di
legge, o delle disposizioni suddette.
Il decreto è pubblicato immediatamente nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica e inserito
nella Raccolta ufficiale delle leggi e dei decreti della Repubblica italiana.
L'abrogazione ha effetto a decorrere dal giorno successivo a quello della pubblicazione del
decreto nella Gazzetta Ufficiale. Il Presidente della Repubblica nel decreto stesso, su
proposta del Ministro interessato, previa deliberazione del Consiglio dei Ministri, può
ritardare l'entrata in vigore della abrogazione per un termine non superiore a 60 giorni
dalla data della pubblicazione.

menale1
"Gi8":
Questa proprio non mi piace. I referendum "scadono"? E dopo quanto?

Quanto tempo deve passare tra l'approvazione di un referendum e la sua messa in atto? Esiste anche un limite massimo di tempo?

Gi81
"Faussone":
Comunque adesso sono passati 16 anni da quel referendum e credo che non sia per nulla scontato che l'esito sia lo stesso del 1995, per cui per me non ha senso appellarsi a quel referendum.
Questa proprio non mi piace. I referendum "scadono"? E dopo quanto?

Allora bisognerebbe fare una trentina di referendum ogni anno

Faussone
"Gi8":

Con questo voglio dire che, a mio parere, chi non paga il canone non dovrebbe essere passibile di reato o di ammenda


Finché la RAI è pubblica il canone (se vuoi purtroppo) va pagato. Si può protestare, ma l'unica protesta possibile non è non pagare il canone (il 99% di chi non paga peraltro non lo fa per protesta ma per comodo proprio).

Il referendum (se vuoi ancora purtroppo) non vincolava la RAI a essere privatizzata automaticamente.
Comunque adesso sono passati 16 anni da quel referendum e credo che non sia per nulla scontato che l'esito sia lo stesso del 1995, per cui per me non ha senso appellarsi a quel referendum.

Io spero che il canone si continui a pagare e che la televisione pubblica faccia davvero servizio pubblico, cosa che oggi non fa o fa molto male.

menale1
"Gi8":
Allora si può dire che i referendum non servono a nulla. Bene, allora, visto che calpestano i nostri diritti,
noi non facciamo il nostro dovere e non paghiamo il canone. E che siamo, scemi?

Non reputi che siano conseguenze di quel meccanismo che va sotto il nome di "democrazia rappresentativa"?

Gi81
"Faussone":
Sì va pagato perché è una tassa.
Sono d'accordo, le tasse van pagate.
Però qui c'è qualcosa di più: i cittadini hanno chiaramente espresso la volontà di non volerle pagare il canone.
Hanno espresso tale volontà non solo a parole, ma tramite referendum. Cosa deve fare di più uno per non pagare il canone, legalmente?

Allora si può dire che i referendum non servono a nulla. Bene, allora, visto che calpestano i nostri diritti,
noi non facciamo il nostro dovere e non paghiamo il canone. E che siamo, scemi?

Cioè, non so se è chiaro. Nel 1995 si è detto "BASTA TV PUBBLICA, BASTA CANONE"
La politica (tutta), non facendo niente , lasciando la Rai pubblica e mantenendo il canone,
ha in pratica detto "dite quel che vi pare, tanto si fa come diciamo noi". Allora non siamo in democrazia.

Ma allora col cavolo che sto alle regole dei politici. Col cavolo che pago il canone

Con questo voglio dire che, a mio parere, chi non paga il canone non dovrebbe essere passibile di reato o di ammenda

menale1
"perplesso":
Magari! Se i governi si fossero occupati un pò meglio dell'economia forse oggi non avremmo questo debito mostruoso.

Mi riferivo al fatto che la politica è tanto lontana dal sociale, ma ha come unico pensiero quello dei mercati, non inteso nel senso delle nostre nonne.....

perplesso1
"menale":
Ormai la politica è solo materia economica, se non finanziaria.

Magari! Se i governi si fossero occupati un pò meglio dell'economia forse oggi non avremmo questo debito mostruoso. :-D

"Faussone":
Depoliticizzarla sì

Se la Rai viene riformata dai partiti dubito che si vada in questa direzione. :-D Come si potrebbe fare per depoliticizzarla? (non so per esempio smettiamo tutti di pagare il canone per protesta o qualcosa del genere ? ) E soprattutto come dovrebbe essere organizzata una Rai non "governativa" ? (i dirigenti li sceglie il popolo per acclamazione? ) La Rai può competere con le altre Tv commerciali anche senza trasmettere L'Isola dei famosi e Ballando con le stelle? xD (Speriamo di si...)

menale1
"Faussone":
la scarsa qualità del palinsesto RAI che, di fatto scarsissime eccezioni a parte, non differisce da quello delle TV private...

Concordo appieno; tutta questa tv i cultura io non la vedo mica.
"Faussone":
Anzi dovrebbe essere resa più pubblica

In che senso, scusa?

Faussone
"menale":
Ciò che chiedo a voi e di recare un buon motivo per cui: 1)Si debba pagare un tal tributo (domanda un po' troppo retorica)

Sì va pagato perché è una tassa. Anch'io per un po' di anni mi sono auto-giustificato per non pagarlo considerando la scarsa qualità del palinsesto RAI che, di fatto scarsissime eccezioni a parte, non differisce da quello delle TV private...
(Ora col prossimo festival di San Remo sicuramente maledirò i soldi messi sul canone).
Ma come giustificazione per non pagare il canone comunque non regge.

"menale":

2) Non sarebbe meglio privatizzare la Rai, o meglio tenerla lontana dai rami del Parlamento?



Depoliticizzarla sì, privatizzarla no. Anzi dovrebbe essere resa più pubblica, solo così si potrebbe puntare più sulla qualità e meno sugli ascolti.

menale1
"perplesso":
Era Vico quello che diceva che la storia è come una spirale che sale verso l'alto?

Rimembrando la filosofia, ricordo che era Hegel a sostenere che la storia e le vicende umane si sviluppavano sempre verso il segno positivo per l'umanità. Non so dirti se anche Vico sostenesse una tale visione positivistica.
"perplesso":
Ha senso parlare di opinioni diverse su come deve essere organizzata la società.

Ormai la politica è solo materia economica, se non finanziaria.

perplesso1
"menale":
Un "tale" G.B.Vico li chiamava corsi e ricorsi storici

Eh ma tra un giro e l'altro della storia ci dovrebbe essere un miglioramento. Era Vico quello che diceva che la storia è come una spirale che sale verso l'alto? Forse no boh cmq... la storia italiana mi sembra una spirale che va verso il basso. Le uniche cose che salgono sono la disoccupazione, la povertà, le tasse e il debito pubblico.

"menale":
Ha ancora un qualche senso parlare di sinistra e/o destra?

Ha senso parlare di opinioni diverse su come deve essere organizzata la società. Certo se ci facciamo rappresentare da uno come Scilipoti allora qualsiasi cosa perde di senso. xD

menale1
"perplesso":
Io da parte mia non credo nella domocrazia rappresentativa, non mi convince.

Come già detto in precedenza, temo che la democrazia rappresentativa sia una sorta di teatrino con l'intento di ingannare il popolo (come se già non lo si facesse) con una fantomatica idea di "gestione" del poter.
"perplesso":
Questo non lo so, ma ripeto, io da ignorante ho l'impressione che si ripetano sempre le stesse situazioni

Un "tale" G.B.Vico li chiamava corsi e ricorsi storici. :-D
"perplesso":
Sinistra non pervenuta (o comunque sempre ai margini).

Ha ancora un qualche senso parlare di sinistra e/o destra?

perplesso1
Sia ben chiaro, non sono un nostalgico e un totalitarista

Anche se lo fossi, io rispetto tutte le opinioni.

Una "guida" è forse inevitabile?

Questo non lo so, ma ripeto, io da ignorante ho l'impressione che si ripetano sempre le stesse situazioni: fallimento dei partiti->dittatura di destra->grande centro cattolico->tangentopoli->democratura di destra->fallimento dei partiti->grande centro cattolico nei secoli dei secoli amen! , e ogni tanto una crisi economica che rimescola gli schieramenti. Sinistra non pervenuta (o comunque sempre ai margini).

Io da parte mia non credo nella domocrazia rappresentativa, non mi convince. Cioè, come può funzionare un sistema dove uno in campagna elettorale può promettere qualsiasi cosa e una volta eletto non ha l'obbligo (se non quello morale) di mantenere le sue promesse? Una promessa elettorale dovrebbe essere come un contratto, se non lo rispetti devi pagare una penale! (una maximulta, l'ergastolo, la decapitazione... xD ) Così un partito ci penserebbe due volte prima di inserire cavolate nel programma. Invece il massimo che può succedere a un parlamentare è non venire rieletto (e che gliene frega? Intanto di mette in tasca il vitalizio e sta a posto per tutta la vita...).

menale1
P.S. Sia ben chiaro, non sono un nostalgico e un totalitarista. :smt023

menale1
In relazione all'intervista postata, son d'accordo allorquando si sostiene che il "canone" debba eliminare la struttura pubblicitaria, ma proprio non riesco a capire la sentenziosa frase "la Rai è un patrimonio dei cittadini". Perdonatemi, ma non noto tutta quest'azione partecipativa dei cittadini nell'azienda Rai.
"perplesso":
Quindi mi chiedo, ma questa smania di farsi comandare da qualcuno (l'imperatore, il papa, mussolini, berlusconi etc c etc...) non sarà un fattore genetico di noi italiani?

Una "guida" è forse inevitabile?

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