Caccia F35! uno spreco di denaro
Questa sera nel tg di mentana è stato detto che l'italia spenderà nei prossimi 10 anni 15 miliardi di euro per comprare dei caccia americani F35, ora la domanda che mi sono posto è: ma a che cavolo servono questi stramaledetti aerei? In un periodo di crisi come questo è veramente necessario comprare questi F35 che nella migliore delle ipotesi inquinano l'atmosfera e nella peggiore uccidono persone in iraq!
Risposte
"Gi8":Io sono ancora più drastico: togliamoli direttamente, 'sti cappellani militari.[/quote]
[quote="giuliofis"] Ed anche facendo pagare i cappellani militari dalla Chiesa che, ad oggi, vengono pagati dallo Stato come i generali.
Se se li pagasse la Chiesa non graverebbero sullo Stato e, dunque, andrebbe bene per la finalità di risparmio cercata da questo topic.
[ot]Comunque sono d'accordo. Fosse per me, si dovrebbero anche togliere gli insegnanti di religione (che è IRC, Insegnamento Religione Cattolica) dalle scuole e impedire ai genitori di iscrivere i figli a corsi di indottrinamento religioso, quali il catechismo, prima del 14 anni (circa, insomma... Quando si suppone che la mente sia pronta a discorsi sul Trascendente. D'altra parte, si aspetta questo per la Filosofia, no?).[/ot]
"giuliofis":Perchè, i colonnelli e i capitani di vascello sono utili in tempo di pace?
Secondo me potremmo cominciare degradando i generali (inutili in tempo di pace) al grado di colonnello/capitano di vascello, con relativi stipendi.

"giuliofis":Io sono ancora più drastico: togliamoli direttamente, 'sti cappellani militari.
Ed anche facendo pagare i cappellani militari dalla Chiesa che, ad oggi, vengono pagati dallo Stato come i generali.
"Gi8":
In linea di principio sono d'accordo. E' ovvio: bisogna essere preparati ad un eventuale attacco esterno.
Però ritengo che in tempi di profonda crisi come quelli che stiamo vivendo bisogna dare la priorità ad altre cose, lasciando perdere il potenziamento dell'esercito.
Disoccupati, esodati, precari, giovani senza futuro, pensionati con pensioni ridicole, famiglie che non riescono ad arrivare alla fine del mese, adulti che devono tornare a vivere dagli anziani genitori, qualità della sanità (pubblica) e scuola (pubblica) sempre più scadente,
e contemporaneamente sprechi immensi di denaro pubblico, corruzione dilagante, raccomandazioni, uomini di stato collusi con la criminalità, tasse sempre più alte.
Di questo bisognerebbe occuparsi. E' su queste problematiche che bisogna darsi da fare, investire dei soldi e delle risorse.
Insomma! C'è sempre più gente che muore di fame. C'è sempre più gente disperata. E noi compriamo i cacciabombardieri e i sottomarini.
Secondo me potremmo cominciare degradando i generali (inutili in tempo di pace) al grado di colonnello/capitano di vascello, con relativi stipendi. Ed anche facendo pagare i cappellani militari dalla Chiesa che, ad oggi, vengono pagati dallo Stato come i generali.
In linea di principio sono d'accordo. E' ovvio: bisogna essere preparati ad un eventuale attacco esterno.
Però ritengo che in tempi di profonda crisi come quelli che stiamo vivendo bisogna dare la priorità ad altre cose, lasciando perdere il potenziamento dell'esercito.
Disoccupati, esodati, precari, giovani senza futuro, pensionati con pensioni ridicole, famiglie che non riescono ad arrivare alla fine del mese, adulti che devono tornare a vivere dagli anziani genitori, qualità della sanità (pubblica) e scuola (pubblica) sempre più scadente,
e contemporaneamente sprechi immensi di denaro pubblico, corruzione dilagante, raccomandazioni, uomini di stato collusi con la criminalità, tasse sempre più alte.
Di questo bisognerebbe occuparsi. E' su queste problematiche che bisogna darsi da fare, investire dei soldi e delle risorse.
Insomma! C'è sempre più gente che muore di fame. C'è sempre più gente disperata. E noi compriamo i cacciabombardieri e i sottomarini.
Però ritengo che in tempi di profonda crisi come quelli che stiamo vivendo bisogna dare la priorità ad altre cose, lasciando perdere il potenziamento dell'esercito.
Disoccupati, esodati, precari, giovani senza futuro, pensionati con pensioni ridicole, famiglie che non riescono ad arrivare alla fine del mese, adulti che devono tornare a vivere dagli anziani genitori, qualità della sanità (pubblica) e scuola (pubblica) sempre più scadente,
e contemporaneamente sprechi immensi di denaro pubblico, corruzione dilagante, raccomandazioni, uomini di stato collusi con la criminalità, tasse sempre più alte.
Di questo bisognerebbe occuparsi. E' su queste problematiche che bisogna darsi da fare, investire dei soldi e delle risorse.
Insomma! C'è sempre più gente che muore di fame. C'è sempre più gente disperata. E noi compriamo i cacciabombardieri e i sottomarini.
Il fatto che oggi non siamo in guerra non significa assolutamente nulla. L'esercito serve per difendersi, e deve essere sempre pronto per intervenire. Oggi non siamo in guerra, ok. Puoi garantirmi con certezza assoluta che nessuno dichiarerà una guerra in cui l'Italia possa in un qualche modo averci a che fare in un tempo breve? Non credo.
Per quanto io odi la guerra ("Ricordatevi della vostra umanità, dimenticate il resto", disse un premio Nobel) e tutto il resto, questo non significa che la pensino così anche gli altri, dunque dobbiamo essere pronti a difenderci.
Invece, in tempo di pace, a me sembra che i generali e gli ammiragli servano a relativamente poco, specie per quanto vengono pagati. Risparmiamo sugli stipendi enormi dei generali e degli ammiragli* in tempo di pace, e promuoviamo i meritevoli solo in tempo di guerra, ovvero quando queste figure sono effettivamente necessarie!
__________________________________
* Credo che lo stipendio di tutti i generali e di tutti gli ammiragli (oltre a quelli dei cappellani militari, che guadagnano quanto un generale) di quindici anni sia bello sostanzioso. Non quanto la spesa dei caccia, è vero, ma comunque sostanzioso.
Per quanto io odi la guerra ("Ricordatevi della vostra umanità, dimenticate il resto", disse un premio Nobel) e tutto il resto, questo non significa che la pensino così anche gli altri, dunque dobbiamo essere pronti a difenderci.
Invece, in tempo di pace, a me sembra che i generali e gli ammiragli servano a relativamente poco, specie per quanto vengono pagati. Risparmiamo sugli stipendi enormi dei generali e degli ammiragli* in tempo di pace, e promuoviamo i meritevoli solo in tempo di guerra, ovvero quando queste figure sono effettivamente necessarie!
__________________________________
* Credo che lo stipendio di tutti i generali e di tutti gli ammiragli (oltre a quelli dei cappellani militari, che guadagnano quanto un generale) di quindici anni sia bello sostanzioso. Non quanto la spesa dei caccia, è vero, ma comunque sostanzioso.
Il ministro della Difesa ha deciso di non comprare più tutti i 131 caccciabombardieri, ma "solo" 90.
Meglio di niente, ma non è sufficiente
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/02 ... sa/191368/
Meglio di niente, ma non è sufficiente
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/02 ... sa/191368/
@dzcosimo:
Se quegli aerei fossero all'avanguardia, e ci permettessero di avere un esercito competitivo,
questo ragionamento potrebbe anche avere senso.
Piccolo problema: gli aerei fanno schifo, o meglio non sono così all'avanguardia come ci viene detto.
Voglio farvi leggere un articolo tratto dal "fatto quotidiano" del 28/12/2011 a firma di Daniele Martini.
(so che può essere pesante da leggere, ma è molto interessante)
(questo è il link all'articolo, ma come potete vedere non si può leggere se non si è abbonati)
"dzcosimo":sono perfettamente d'accordo con te.
Io credo che sia fondamentalmente sbagliato comprare quegli aerei
ma sono d'accordo con nato_pigro sul fatto che la questione non sia così semplice
la domanda infatti è: vogliamo un esercito?
Se si' dobbiamo avere un esercito competitivo, e quindi quegli aerei ci servono (i mezzi dei nostri soldati sono veramente pessimi)
Se quegli aerei fossero all'avanguardia, e ci permettessero di avere un esercito competitivo,
questo ragionamento potrebbe anche avere senso.
Piccolo problema: gli aerei fanno schifo, o meglio non sono così all'avanguardia come ci viene detto.
Voglio farvi leggere un articolo tratto dal "fatto quotidiano" del 28/12/2011 a firma di Daniele Martini.
(so che può essere pesante da leggere, ma è molto interessante)
"Daniele Martini":Questo è stato il primo articolo sulla vicenda "Caccia F35". Prima non ne parlava nessuno.
Il supermoderno, supertecnologico, supersofisticato e supercostoso cacciabombardiere F35 Joint Strike Fighter non funziona come dovrebbe. Non lo dice qualche prevenuto contestatore del progetto o qualche pacifista oltranzista. Lo scrive il Pentagono in una nota interna di cui ha dato notizia l’agenzia Afp e che il Fatto ha potuto consultare. È un bel guaio che ci riguarda da vicino. L’F35 non è solo il più gigantesco e caro programma attualmente avviato dalla Difesa Usa capofila di un gruppo di paesi, con un valore stimato di 385 miliardi di dollari. Anche l’Italia è direttamente interessata alle sorti di quel velivolo perché partecipa alla sua realizzazione, anche se in misura modesta e soprattutto sta per acquistarne la bellezza di 131 esemplari con una spesa preventivata eccezionale: oltre 15 miliardi di euro fino al 2026.
Senza contare gli elevatissimi costi di esercizio. Secondo il sito "Altreconomia" che riporta i risultati di uno studio dell’ufficio di analisi economiche dal Parlamento canadese, tra manutenzione e gestione ogni F35 costa nell’arco di vita preventivato la bellezza di 450 milioni di dollari. Che moltiplicato per il numero di aerei che l’Italia vorrebbe acquistare fa un po’ meno di 60 miliardi di dollari, 45 miliardi di euro. Il fatto che oltretutto l’aereo prodotto dalla Lockheed Martin non funzioni al meglio e che quindi siano necessari aggiustamenti per farlo volare in sicurezza e con le migliori prestazioni comporta inevitabilmente un perfezionamento dei progetti e dei programmi di produzione e implica un aggravio di costi. Di quanto, al momento è impossibile dire, ma i difetti indicati dalla commissione di studio messa al lavoro dal dipartimento della Difesa Usa non sono per niente marginali e questo fa supporre che i cambiamenti necessari in corso d’opera possano risultare seri e assai cari. Ovvio che questi costi suppletivi finiscano per incidere sul prezzo finale del cacciabombardiere.
L’Italia potrebbe quindi trovarsi di fronte alla sgradevole situazione di dover sborsare altri soldi oltre quelli previsti, per di più in una fase in cui ai cittadini il governo sta chiedendo sacrifici durissimi. Dal momento che la decisione definitiva sull’F35 non è stata ancora presa, che il governo è cambiato, che c’è un nuovo ministro della Difesa, l’ammiraglio Giampaolo Di Paola e il contratto di acquisto non è stato ancora perfezionato, questa potrebbe essere l’occasione per un ripensamento complessivo. Anche perché, indipendentemente dai costi rilevanti, molti nutrono seri dubbi sull’opportunità per la Difesa italiana di dotarsi di un’arma del genere, con caratteristiche non in linea con il nostro modello militare difensivo. Il progetto dell’F35 sembra nato sotto una cattiva stella. Sono anni che va avanti tra problemi tecnici a ripetizione, ritardi rispetto ai tempi programmati e aggravi di spesa continui. All’inizio il costo di ogni velivolo era stato preventivato in 80 milioni di dollari, ma prima ancora che sia pienamente avviata la produzione è salito di almeno 50 milioni calcolando il costo medio delle tre tipologie di velivolo programmate.
La nota del Dipartimento americano della Difesa è il risultato di un lavoro di studio affidato a una “piccola squadra”, avviato il 28 ottobre e terminato nei giorni scorsi. Ufficialmente si ch i a m a Quick Look Review, cioè esame veloce, ma in realtà è un rapporto assai dettagliato di 55 pagine, compresi numerosi grafici e tabelle. La conclusione è sorprendente perché i tecnici raccomandano un “riesame serio dell’organizzazione della produzione”. La nota mette in evidenza numerosi difetti tra i quali le vibrazioni e gli scossoni constatati durante i voli di prova che comporterebbero problemi non da poco per l’affaticamento eccessivo dei piloti. Tra i vizi individuati ne emergono cinque, tra i quali il più significativo appare quello del meccanismo di aggancio della coda nella versione C che non consentirebbe di eseguire atterraggi sulle portaerei.
Tutti gli otto test di atterraggio eseguiti sarebbero falliti. Per gli F35, l’Italia ha già speso circa 2 miliardi e mezzo di euro. Quasi 2 miliardi per lo sviluppo del progetto e il conseguente passaggio alla fase industriale, più 600 milioni
per l’ampliamento e l’ammodernamento dello stabilimento di Cameri in provincia di Novara. In quei capannoni l’Alenia della Finmeccanica produrrà l’ala sinistra del cacciabombardiere e assemblerà quella parte di velivoli destinati all’Europa e non prodotti direttamente dalla Lockheed Martin negli Stati Uniti.
(questo è il link all'articolo, ma come potete vedere non si può leggere se non si è abbonati)
competitivi per cosa? per massimizzare il numero di vittime in un bombardamento in medio oriente?come fai a dire che i mezzi dei militari sono pessimi?Perchè su questioni di questo tipo le persone non vengono mai interpellate dai politici?si sarebbe benissimo potuto fare un referendum con domande del tipo: volete spendere 15 miliardi di euro per gli F35? volete che la chiesa continui a non pagare le tasse? volete che gli stipendi dei deputati siano di 15 mila euro mensili? volete che lo stato italiano spenda un miliardo di euro ogni anno per le auto blu/grigie?
Io credo che sia fondamentalmente sbagliato comprare quegli aerei
ma sono d'accordo con nato_pigro sul fatto che la questione non sia così semplice
la domanda infatti è: vogliamo un esercito?
Se si' dobbiamo avere un esercito competitivo, e quindi quegli aerei ci servono (i mezzi dei nostri soldati sono veramente pessimi)
Se invece non vogliamo un esercito (io personalmente non lo vorrei, ma non so quanto questo sia opportuno e possibile in un mondo in cui i rapporti fra gli stati si giocano fondamentalmente su scontri economici e guerre), beh ci vuole una riforma ed un percorso un po' più ampio, che non dipende certo dal ministro della difesa (sarebbe come chiedere al ministro della scuola pubblica di smantellare la scuola pubblica... Suona risentito?
)
Ricordo inoltre che il ministro della difesa si chiama così da non molti anni, per rimarcare il principio costituzionale del ripudio della guerra come mezzo di offesa (ma non come mezzo di difesa), ma prima si chiamava ministro della guerra. Per dire che veramente, per quanto io sia un pacifista convinto, non riesco a trovare un uomo più adatto a questo posto che un militare
ma sono d'accordo con nato_pigro sul fatto che la questione non sia così semplice
la domanda infatti è: vogliamo un esercito?
Se si' dobbiamo avere un esercito competitivo, e quindi quegli aerei ci servono (i mezzi dei nostri soldati sono veramente pessimi)
Se invece non vogliamo un esercito (io personalmente non lo vorrei, ma non so quanto questo sia opportuno e possibile in un mondo in cui i rapporti fra gli stati si giocano fondamentalmente su scontri economici e guerre), beh ci vuole una riforma ed un percorso un po' più ampio, che non dipende certo dal ministro della difesa (sarebbe come chiedere al ministro della scuola pubblica di smantellare la scuola pubblica... Suona risentito?

Ricordo inoltre che il ministro della difesa si chiama così da non molti anni, per rimarcare il principio costituzionale del ripudio della guerra come mezzo di offesa (ma non come mezzo di difesa), ma prima si chiamava ministro della guerra. Per dire che veramente, per quanto io sia un pacifista convinto, non riesco a trovare un uomo più adatto a questo posto che un militare

Caccia, portaerei e organici record. Ora la parola d'ordine è 'tagliare'
Monta la protesta contro i caccia F35: "Costano troppo, il governo non li compri"
Monta la protesta contro i caccia F35: "Costano troppo, il governo non li compri"
in un periodo di crisi come questo o in generale?
quello che dici è sicuramente vero, quando ho scritto conflitto di interesse intendevo dire che un militare non sarà mai contrario all'acquistare nuove armi per definizione stessa di militare.Ti rinnovo invece la domanda di partenza: perchè per il nostro paese è fondamentale prendere questi aerei?
Puoi citarmi una fonte scritta? Perchè mi pare che la storia degli F35 riguardi accordi precedenti e che non sia neanche tutta colpa di La Russa in quanto la decisione venne presa prima dell'inizio della crisi...
economica ovviamente! il ministro della difesa è un ammiraglio ,quindi con questa premessa mi sembra improbabile che il governo si rifiuti di comprare gli aerei. Ci sono come al solito dei conflitti di interesse!
vuoi fare una critica ecologica, pacifista o economica?
"baldo89":Bella domanda.
ma a che cavolo servono questi stramaledetti aerei?
Abbiamo fatto una manovra da 20-22 miliardi di euro e più della metà li spendiamo per 'sta roba.
Di questi 15.5 miliardi ne abbiamo già spesi 2.5 miliardi.
Gli altri 13 miliardi invece possono essere ancora bloccati dal governo senza pagare penali.
E cosa dicono quelli del governo?
Che non ha senso bloccare ora che abbiamo già speso 2.5 miliardi. E' come se fossero buttati via.
Cioè, in sintesi, han detto che ci toccherà lavorare 15 anni in più per pagare un centinaio di cacciabombardieri