Abolizione valore legale Laurea

anto_zoolander
cosa pensate di questo?

Edit: vedi commento axpgn

Risposte
anto_zoolander
@dissonance
Se non sbaglio l'abolizione del valore legale si riferisce al fatto che si andrebbe a creare un ranking universitario, dove alle università ritenute 'meno prestigiose' si assegnerebbe un valore della laurea minore rispetto ad un'altra.

"dissonance":
Io ho visto numerosi caproni indicibili laurearsi in Matematica

proprio oggi ho avuto una pesante discussione con dei deficienti funzionali: quindi sì, non sei l'unico.

dissonance
"@melia":
Boh. Io me lo immagino un povero preside laureato in Pedagogia o in Scienza della formazione primaria a scegliere gli insegnanti di Greco e Latino o di Matematica e Fisica per la sua scuola, senza dover ricorrere al fatto che questi siano laureati nella disciplina specifica.

Il fatto che la laurea dia punteggio in questi casi non mi pare sia in discussione. È il non potersi proprio presentare che mi sembra fuori luogo. Mia sorella ha studiato all'Accademia di belle arti e non ha il diritto di presentarsi a numerosi concorsi, mi pare ingiusto.

Teniamo presente che avere una laurea potrebbe non significare nulla. Io ho visto numerosi caproni indicibili laurearsi in Matematica, considerata una laurea "alta", e credo di non essere l'unico. (Chiedo scusa alle capre per l'offesa, sono animali simpatici).

@melia
Boh. Io me lo immagino un povero preside laureato in Pedagogia o in Scienza della formazione primaria a scegliere gli insegnanti di Greco e Latino o di Matematica e Fisica per la sua scuola, senza dover ricorrere al fatto che questi siano laureati nella disciplina specifica.

dissonance
Io sono d'accordo sull'abolizione del valore legale della laurea. Se uno dimostra di valere, cosa importa se è laureato o no? Mi ricordo che Fioravante aveva ricordato il caso di un ordinario di Economia (credo), o addirittura un rettore, non laureato.

E poi a livello di istruzione superiore è già sostanzialmente così. Se un professore viene invitato da una università, mica gli chiedono il dottorato. Se lo hanno invitato, i suoi meriti sono già evidenti.

mgrau
Mi pare che il valore legale della laurea sia rilevante solo per gli impieghi a cui si accede per concorso, in cui non credo che i punteggi tengano conto della sede in cui la laurea viene conseguita.
In tutti gli altri casi è ovvio che chi deve scegliere chi assumere terrà conto della sede, che ci sia o no il valore legale, per cui la questione è irrilevante.
Abolendo questo valore legale, quindi, cosa succederebbe, nei concorsi pubblici? Bisognerebbe capire questo. Il voto di laurea farebbe o no punteggio? E la sede? Ci sarebbe una classifica ufficiale del prestigio delle varie università? Mah... direi che, in mancanza di dettagli, non si possa dire molto...

anto_zoolander

Bremen000
:-k

Sk_Anonymous
"SirDanielFortesque":
Ecco. Adesso posso tornare a fare due esercizi di Analisi prima di coricarmi.

Ciao

StellaMartensitica
Ecco. Adesso posso tornare a fare due esercizi di Analisi prima di coricarmi.

Bremen000
Università e ricchezza in questa nazione sono termini abbastanza antitetici... poi magari li spendono anche male, io questo non lo so, ma di soldi non ce ne sono.

Sk_Anonymous
"SirDanielFortesque":
Non si può eliminare il valore legale del titolo. Sono uno studente che si è trasferito per frequentare un'università pensando di andare in un salotto ingegneristico d'Europa e invece ... crolla il controsoffitto nel bel mezzo di una lezione a causa di un po' di pioggerella e la cosa incredibilmente (ma fortunatamente per me e i miei colleghi) non fa praticamente notizia.

[url]https://milano.corriere.it/notizie/cronaca/18_ottobre_30/maltempo-milano-politecnico-cede-controsoffitto-classe-secchi-6a0975b2-dc0c-11e8-8bd6-c59ffaae6497.shtml
[/url]
Dico fortunatamente perché almeno non mi trovo a frequentare un ateneo che abbia la fama di "istituto dove crollano i soffitti" da un giorno all'altro, cosa che potrebbe succedere se introducessero le classifiche degli atenei che è dove si vuole andare a parare quando si parla di soppressione del valore legale dei titoli.
Quindi, assolutamente no. Non gioverebbe a nessuno una tale riforma.

Comunque, bella dimostrazione che con queste università cosiddette blasonate si prende anche delle gran bidonate (e lo dice uno studente che ci è dentro ogni giorno).
Detto ciò: W l'Italia.

In definitiva c'è da chiedersi se possano davvero esistere dei criteri su cui andare a stilare delle classifiche serie delle università... Basta un evento come questo e già andrebbero aggiornate.

E poi con questa faccenda delle "iniezioni finanziarie" citata da Delirium, basta eh. Le università sono tutto ma non povere. Semmai investono male i soldi. Ti danno il tesserino (esteticamente splendido, in blu di Prussia ingegneristico e affiliato a mastercar*d e non so a che banca popolare che non serve a niente a parte ricordarti il numero di matricola e qualche altro numero perché ormai tutti i giovani come me hanno già il bancomat da quando hanno 0 anni perché naturalmente nascono per essere consumatori: escono col bancomat in mano) ma poi cade il tetto?! Il tesserino da solo immagino sarà costato 2Euro e ogni studente ne ha uno (viene recapitato a casa, pochi giorni dopo che hai pagato la rata della retta).
La mia famiglia fa sacrifici per pagare la fatidica retta (e come la mia famiglia anche quella di tante altre migliaia di studenti italiani distribuiti nelle varie università) non venitemi a raccontare che l'università è povera e quindi non può riparare i tetti, non può fare i banchi un po' più larghi e più comodi (ché arrivo a casa puntualmente col il fondoschiena quadrato), non può fare classi un tantino più piccole assumendo più professori (dato che se finisco in fondo non vedo la lavagna e non sento un cavolo), perché allora vuol dire non aver capito di cosa stiamo parlando.
Perdonatemi il fatto che forse ho fatto un discorso forse eccessivamente venale però questa è la mia idea.

lol

StellaMartensitica
Non si può eliminare il valore legale del titolo. Sono uno studente che si è trasferito per frequentare un'università pensando di andare in un salotto ingegneristico d'Europa e invece ... crolla il controsoffitto nel bel mezzo di una lezione a causa di un po' di pioggerella e la cosa incredibilmente (ma fortunatamente per me e i miei colleghi) non fa praticamente notizia.

[url]https://milano.corriere.it/notizie/cronaca/18_ottobre_30/maltempo-milano-politecnico-cede-controsoffitto-classe-secchi-6a0975b2-dc0c-11e8-8bd6-c59ffaae6497.shtml
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Dico fortunatamente perché almeno non mi trovo a frequentare un ateneo che abbia la fama di "istituto dove crollano i soffitti" da un giorno all'altro, cosa che potrebbe succedere se introducessero le classifiche degli atenei che è dove si vuole andare a parare quando si parla di soppressione del valore legale dei titoli.
Quindi, assolutamente no. Non gioverebbe a nessuno una tale riforma.

Comunque, bella dimostrazione che con queste università cosiddette blasonate si prende anche delle gran bidonate (e lo dice uno studente che ci è dentro ogni giorno).
Detto ciò: W l'Italia.

In definitiva c'è da chiedersi se possano davvero esistere dei criteri su cui andare a stilare delle classifiche serie delle università... Basta un evento come questo e già andrebbero aggiornate.

E poi con questa faccenda delle "iniezioni finanziarie" citata da Delirium, basta eh. Le università sono tutto ma non povere. Semmai investono male i soldi. Ti danno il tesserino (esteticamente splendido, in blu di Prussia ingegneristico e affiliato a mastercar*d e non so a che banca popolare che non serve a niente a parte ricordarti il numero di matricola e qualche altro numero perché ormai tutti i giovani come me hanno già il bancomat da quando hanno 0 anni perché naturalmente nascono per essere consumatori: escono col bancomat in mano) ma poi cade il tetto?! Il tesserino da solo immagino sarà costato 2Euro e ogni studente ne ha uno (viene recapitato a casa, pochi giorni dopo che hai pagato la rata della retta).
La mia famiglia fa sacrifici per pagare la fatidica retta (e come la mia famiglia anche quella di tante altre migliaia di studenti italiani distribuiti nelle varie università) non venitemi a raccontare che l'università è povera e quindi non può riparare i tetti, non può fare i banchi un po' più larghi e più comodi (ché arrivo a casa puntualmente col il fondoschiena quadrato), non può fare classi un tantino più piccole assumendo più professori (dato che se finisco in fondo non vedo la lavagna e non sento un cavolo), perché allora vuol dire non aver capito di cosa stiamo parlando.
Perdonatemi il fatto che forse ho fatto un discorso forse eccessivamente venale però questa è la mia idea.

gabriella127
MI ero fatta la stessa domanda che si è fatta Bremen. L'idea è che un ente pubblico potrebbe dire: accedono al concorso solo quelli laureati in Padania, biondi e con gli occhi azzurri, no terroni laureati in università sfigate del sud con la caciotta sotto il braccio (io sono terrona laureata al sud).
La motivazione ufficiale dell'abolizione del valore legale della laurea sarebbe che così si crea concorrenza tra università, con un miglioramento del livello generale. Bah.

Io sono comunque contrarissima finché non si dà a tutti le stesse possibilità di studiare, con borse di studio, esenzioni tasse, alloggi etc. L'università è ancora di classe, figuriamoci così. Chi non ha alle spalle una famiglia con possibilità economiche fa ancora fatica, ed è doppiamente meritevole se si laurea.
So quello che ha passato a suo tempo una mia carissima amica, che ora ha 32 anni, ragazza molto intelligente, per laurearsi in matematica. Non avendo genitori che la mantenessero, si è dovuta mantenere da sé lavorando. Credo che possiate immaginare che significa lavorare e studiare matematica alla Sapienza contemporaneamente. E' riuscita a prendere la triennale quasi senza ritardo, ma a costo di enormi sacrifici, dovrebbero nominarla eroe della resistenza. Dopo la triennale, in Italia niente, ha vinto una borsa di studio in Inghilterra e ha fatto l'Mphil pagata.
Per assurdi motivi burocratici, che non sto qui a spiegarvi, non poteva avere ne' borse di studio ne' esenzione dalle tasse.
Figuriamoci se si constringesse chi non ha possibilità economiche ad andare a Milano, o roba del genere.

Zero87
"Delirium":
Trovo mostruoso che l'università e l'istruzione vengano discusse soltanto a livello di queste boiate, quando c'è un intero sistema marcescente che ha bisogno di serie iniezioni finanziarie e di un piano rigoroso per essere rianimato e rilanciato. [...]Se davvero esistono atenei "di serie B", allora bisogna farli diventare "di serie A"; bisogna alzare la mediana, permettere a tutti di avere un'istruzione di qualità.

Su queste parole sono completamente d'accordo. :)
[size=80]... le altre dopo una giornata lavorativa non le capisco e devo assimilarle, con calma come tutta la questione... :roll: [/size]

Sk_Anonymous
Una breve disamina venne fatta su ROARS quando al governo c'era qualcun altro.

Trovo mostruoso che l'università e l'istruzione vengano discusse soltanto a livello di queste boiate, quando c'è un intero sistema marcescente che ha bisogno di serie iniezioni finanziarie e di un piano rigoroso per essere rianimato e rilanciato. Il FFO è in parte distribuito su base premiale; se la quota premiale se la aggiudicano sempre i soliti "virtuosi" significa che il margine con cui gli altri possono "[...] assumere i docenti migliori, investire in ricerca per crescere nelle classifiche accademiche, offrire i corsi e i servizi migliori" è comunque inferiore e ridotto. Se davvero esistono atenei "di serie B", allora bisogna farli diventare "di serie A"; bisogna alzare la mediana, permettere a tutti di avere un'istruzione di qualità.

packy95
Io mi trovo in accordo con Bremen000. Ogni università ha già una propria reputazione che influisce sul curriculum.
Con un'ulteriore divisione si creerebbero soltanto faide inutili. Inoltre, se già con questa organizzazione alcune università faticano a stare al passo con altre, figuriamoci quando è la legge a creare questa disparità.

Dovrebbero piuttosto cercare di capire cosa non va nelle università che sono "indietro".

Sembra quasi la stessa mentalità secondo cui le persone intelligenti vanno in un liceo e quelle stupide in un istituto professionale.

anto_zoolander
in poche parole, a quanto sembra, con quello che vogliono fare:

tizio si Laurea a bacicaluppa con 110 e lode con tanto di bacio accademico e del papa
caio si laurea con il minimo al politecnico, fuori corso e con le pernacchie dei colleghi

oggi tizio è povero e disoccupato.

[ot]ovviamente il tono è estremista/polemico[/ot]
Io invece sono sempre aperto a smentite quando si parla di queste cose, probabilmente sarò mosso da legami terreni

Bremen000
Ho appreso solo ora dell'esistenza di questo "valore legale della laurea". Più che altro mi domando, ma è veramente rispettato? Cioè poniamo che ci siano due università A e B e che si sa essere una di serie A e una di serie B. Non neghiamo che queste cose esistano, non faccio esempi un po' perché non sono così addentro nel sistema e un po' perché si rischia di scatenare faide.
Ora, nel caso di queste due università, veramente chi deve scegliere una persona per un posto (pubblico o meno) non legge cosa viene dopo "Laurea in Pinguinologia presso..." in un curriculum? Cioè tappa quella parte di curriculum con la mano?

Secondo me no. Alla fine una valutazione sul dove e con chi è stata ottenuta la laurea viene comunque fatta da chiunque. E non mi sembra scorretto. Quindi non mi è chiaro cosa cambierebbe questa legge, forse non ho capito.

A meno che non intenda inserire la possibilità di mettere clausole in concorsi pubblici del tipo "Valida solo laurea presa nelle università la cui sede principale è situata sopra il corso del fiume Po". Il che sarebbe agghiacciante. Oltre che anacronistico rispetto all'attuale orientamento politico del partner di governo in questione, che mi pare abbia abbandonato le discriminazioni verso il sud italia per rivolgersi verso antipatie più fertili.[nota]Mi assumo ogni responsabilità di questo ultimo commento, non posso non notare questo fatto dopo aver letto l'articolo linkato.[/nota]

anto_zoolander
:lol: ma poi questi errori li tiro fuori quando voglio aprire un argomento serio!

axpgn
Che c'ha ragione perché non si può dare la laurea a uno che scrive "cosa pensato" … :roll::lol: :lol:

Cordialmente, Alex

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