È molto probabile che il 13 aprile mi recherò a sostenere il test magistrale Bocconi, nonostante abbia speso mesi e mesi a prepararmi affinché potessi evitarlo presentando una certificazione equipollente.
Eviterò inutili giri di parole, appellandomi ai Bocconiani con un paio di domande di quelle brutte a leggersi:
* Che tipo di controlli ci sono, prima e durante il test?
* È possibile imbrogliare?
Prima di ricevere insulti per le domande oltraggiose e irrispettose, tutto sommato più che leciti, ci terrei almeno a spiegare la mia situazione. Di norma non sono un "copione". Anzi, non amo copiare per nulla: non ricordo una sola prova in cui abbia copiato o in cui abbia avuto particolari problemi con la valutazione assegnatami dall'esaminatore. Forse è perché ho quasi sempre ottenuto buoni risultati (o, almeno, in linea con le mie aspettative).
È però probabile che sia l'ultima spiaggia che mi è rimasta. Perché ciò è accaduto per tutto tranne che per il test più importante della mia vita finora.
Qualche settimana fa. La mia domanda d'ammissione è quasi del tutto compilata. Avevo sostenuto il GMAT dopo sei mesi di dura e rigorosa preparazione, ottenendo un punteggio molto competitivo (730). Un sacrificio notevole con tanto di corsi di preparazione online con Manhattan Prep, un test faticoso, una spesa tutto sommato apprezzabile per uno studente lavoratore. E una grande felicità, perché l'entrata in Bocconi mi sembrava ormai garantita.
Arriviamo ad alcuni giorni fa, dopo una mezza dozzina di chiamate via Skype in Virginia. Causa un IMPRESSIONANTE ritardo di due settimane nell'emissione dell'Official Score, ho scoperto che tutto ciò che ho fatto per ottenere il GMAT è stato inutile perché l'avrei avuto un giorno - giuro - un giorno dopo la scadenza (tecnicamente mi è arrivato otto ore dopo). Non solo: dopo diverse telefonate ed e-mail mi è stato reso chiaro che né la Bocconi né il GMAC vuole sentire ragioni. Il GMAC nega ogni responsabilità per i ritardi, la Bocconi idem perché (giustamente) per loro la responsabilità è invece mia. L'unica possibilità evidenziata è il test Bocconi, che per l'impostazione - tutt'altri argomenti - rispetto al test quantitativo-verbale espone un fianco scoperto, perché vengo da un indirizzo di studi (Ingegneria) in cui molti argomenti non sono contemplati.
In soldoni, è come se dopo essermi allenato sei mesi per giocare a basket, mi volessero valutare con un match di football perché la lavanderia avrà la tuta pronta tra un giorno.
Questa è la mia situazione. Insomma, invece di mettermi a scrivere la tesi, studierò come un dannato su Alphatest e compagnia (per quanto triste e comico possa sembrare) sperando di ottenere un punteggio semi-decente in un test in cui un quarto o più delle domande potrebbero essermi aliene, dovendo organizzare nel frattempo un piccolo viaggio dalla Sicilia per arrivare al test in condizioni decenti.
La mia disposizione a usare ogni mezzo nasce dalla convinzione che con un GMAT di 740 (abbinato a una domanda d'ammissione competitiva) la mia entrata in Bocconi sarebbe stata garantita.
Quindi, chiedo di nuovo: potrei copiare? Potrei farcela?
Grazie per l'attenzione a questa storia strappalacrime. E in bocca al lupo a tutti quelli impegnati con le domande d'ammissione.