Urgentissimoooooo vi prego

adrianaaa
quando ero assente hanno spiegato la riforma protestante e non c'ero e dm mi interroga aiutooo mi sapete dire cosa e sucesso??

Risposte
_VALE_077
SCS CELO...HAI RAGIONE!FONTE: WIKIPEDIA

webb97
Tra tutte le lacerazioni della Chiesa, la più grave è quella che prende il nome di Riforma. Questa situazione fu dovuta a molteplici ragioni di natura morale, come la corruzione e la mondanità del clero, ma anche di natura politica sempre riguardanti la Chiesa.
Essa infatti, nel corso dei secoli, aveva accumulato vastissime proprietà le cui rendite alimentavano la corte papale senza pensare al popolo. Più il potere materiale della Chiesa aumentava, più si diffondeva tra i credenti la certezza che essa fosse irrimediabilmente lontana dalla Chiesa delle origini, politicamente debole ma moralmente pura.
I mali della Chiesa erano sotto gli occhi di tutti: il problema più grave era diventato sicuramente la vendita delle indulgenze.
Con il termine indulgenza, si indicava la remissione delle pene canoniche (preghiere, digiuni e penitenze di ogni tipo) che venivano inflitte ai fedeli. Questa pratica fu molto diffusa nel ‘500; per queste indulgenze il fedele doveva versare somme di denaro. Naturalmente questa pratica si prestava ad abusi si ogni genere e forniva un ritratto della Chiesa dedita solo al commercio di queste per riprendere le proprie finanza.

MARTIN LUTERO

Chi dette inizio alla riforma fu un frate tedesco chiamato Martin Lutero(1483-1546).
Nato in Turigia da una famiglia di minatori, Lutero entrò in convento quando era ancora molto giovane e si era subito distinto per il fervore religioso e l’acuta intelligenza.
LA DOTTRINA DI MARTIN LUTERO
Lutero svolse una critica rivolta ai fondamenti stessi dell’autorità ecclesiastica. Egli sosteneva che tutti gli uomini sono peccatori e nulla ti può salvare se non la fede:
“il giusto si salva per la sua fede”
Fu così formulata la dottrina di salvezza di Lutero, attraverso le parole di San Paolo, nota come giustificazione per la fede.
Le conseguenze di questa valorizzazione del rapporto tra l’uomo e Dio erano per la Chiesa molto gravi, in quanto si svalutava il ruolo dei sacerdoti quali intermediari tra Dio e i fedeli: secondo Lutero infatti esisteva un sacerdozio universale dei credenti per cui tutti i fedeli erano sacerdoti perché avevano ricevuto il battesimo.
Da questa dottrina derivò in seguito una diversa valutazione dei sacramenti ì: da sette che erano (eucaristia,battesimo,penitenza,matrimon… e estrema unzione)soltanto tre (eucaristia,battesimo e penitenza) erano validi perché fondati sulle Sacre Scritture.
Lutero, in seguito a queste accuse, fu accusato di eresia e convocato a giustificarsi davanti al papato, ma non si presentò.

L’INIZIO DELLA RIFORMA

Il 31 ottobre 1517 Martin Lutero affisse sulla porta della Chiesa, un documento contenente 95 tesi contro le indulgenze. Lutero sosteneva che la Chiesa non potesse vincolare le decisioni divine.
Di fronte al carattere dirompente delle critiche di Lutero, la reazione papale era inevitabile e si manifestò definitivamente nel giugno del 1520 con la Bolla Exsurge Domine, con cui il pontefice Leone X condannava le idee del monaco ordinando che i suoi scritti fossero gettati al rogo e che in 2 mesi avrebbe dovuto abiurare.
Nel dicembre dello stesso anno, Martin Lutero bruciò in pubblico la bolla papale manifestando apertamente la volontà di una rottura definitiva. Quel gesto, inoltre, destò un enorme scalpore.
L’imperatore Carlo V impose quindi al monaco di comparire dinanzi alla Dieta imperiale che fu convocata a Worms nel 1521.
In quell’occasione fu nuovamente chiesto a Lutero di sconfessare pubblicamente le sue idee, ma egli naturalmente rifiutò.
Con il consenso di una parte della Dieta l’imperatore pronunciò una solenne condanna con cui bandì Lutero facendolo diventare un fuorilegge e un nemico pubblico; chiunque poteva ucciderlo, senza andare incontro a dei problemi con le autorità dl tempo.
Lo salvò la protezione di Federico Guglielmo il Saggio che lo nascose nel suo castello di Wartburg dove Lutero, al sicuro di ogni pericolo, si dedicò alla traduzione della Bibbia in tedesco.



UNA RIVOLUZIONE CULTURALE

La diffusione delle idee di Lutero fu agevolata da un ampio ricorso all’uso della stampa, in dimensioni che nessuna attività di propaganda aveva in precedenza raggiunto. Oltre alle opere di Lutero, la Riforma produsse una grande quantità di scritti politici che passarono per le tipografie e circolarono in Europa sotto forma di libro stampato.
Questa circolazione fu resa possibile dall’uso della lingua volgare che fu adoperata anche per trattare argomenti che fino ad ora erano stati scritti in latino.
L’uso della lingua volgare per esprimere nuove idee di argomento religioso e comunicare alle masse le Sacre Scritture rappresentò una vera e propria rivoluzione culturale. Furono però impiegate anche altre forme di propaganda più semplici come ad esempio i manifesti e le caricature.
Al fine di facilitare l’accesso diretto della parola divina, Lutero promosse l’esigenza che tutti imparassero a leggere e scrivere.
Si avviò così una vera e propria lotta.
fonte: answer

Spero ti aiuti!!

celo8
vale cita le fonti...

_VALE_077
La Riforma protestante è il nome dato al movimento religioso, con rivoluzionari risvolti politici, che ha interessato la Chiesa cattolica nel XVI secolo e che ha portato alla nascita del protestantesimo.L'origine del movimento è da attribuire al frate agostiniano Martin Lutero, ma altri protagonisti importanti furono Giovanni Calvino, Ulrico Zwingli, Thomas Müntzer e Filippo Melantone. Martin Lutero con le sue 95 tesi fu accusato di eresia dai domenicani che lo convocarono a Roma per discolparsi.Proprio come molti altri avvenimenti storici, la riforma protestante ha una data di inizio ufficiale, che coincide con la pubblicazione delle 95 tesi da parte di Martin Lutero, affisse, secondo il resoconto di Filippo Melantone, sulla porta della Cattedrale di Wittenberg, mercoledì 31 ottobre 1517. È possibile vedere dei motivi ripresi nella Riforma nei numerosi movimenti rinnovatori che attraversavano l'Europa tardo medievale; movimenti che, in genere, nascevano da piccoli gruppi della classe borghese e che reclamavano una forma di cristianesimo più austero. Prima di Lutero, infatti, riformatori religiosi quali Jan Hus in Boemia, movimenti ereticali a Orléans, Arras, Monforte, la Pataria di Milano e movimenti spirituali quali i Catari, i Valdesi e i Begardi avevano manifestato un modo di professare il cristianesimo diverso da quello praticato dalla chiesa ufficiale. La riforma protestante era anch'essa nata come movimento dissenziente, ma riuscì ad affermarsi, diffondersi ed imporsi in alcune aree d'Europa perché, diversamente dai movimenti ereticali medievali, ebbe l'appoggio politico ed economico di molti principi, che ne fecero la religione di stato. Il peculiare momento storico in cui Lutero predicò fu fondamentale per la nascita delle chiese protestanti in europa.La causa più particolare fu la polemica sorta a seguito delle 95 tesi di Lutero pubblicate contro la vendita delle indulgenze in Germania e in altre parti d'Europa. Lutero affisse le tesi sul portone della Cattedrale di Wittemberg come forma di protesta contro la Chiesa. Le cause della Riforma sono molteplici e spesso intrecciate fra loro:

1.Tra le cause maggiori vi fu la posizione di Lutero rispetto all'organizzazione ecclesiastica nella diffusione della parola di Dio: le messe all'epoca erano celebrate in latino ed era difficile poter leggere direttamente la Bibbia dato che questa non era tradotta nella lingua volgare (esistevano tuttavia già traduzioni in tedesco, in italiano, in francese ecc, ma non usate nella liturgia) e quindi solo poche persone dotte potevano accostarsi alla lettura delle sacre scritture. Lutero - che era invece favorevole ad un diretto avvicinamento di tutti i fedeli alla Bibbia - nella lettura delle Scritture ravvisò anche molte contraddizioni tra l'operato del clero cattolico e la stessa dottrina cristiana. Sostenendo che la Bibbia era un libro destinato all'uomo e che ogni individuo aveva il diritto di leggerla direttamente, senza l'intermediazione della cerchia ristretta del clero (dottrina del libero esame), tradusse la Bibbia in tedesco e, grazie alla precedente invenzione della stampa a caratteri mobili, del tedesco Johann Gutenberg nel 1455, ne curò l'edizione in molte copie per la successiva diffusione in Germania. La predicazione di Lutero da un lato riprese motivi anticlericali diffusi nella società tedesca ed europea e dall'altro propose in modo convincente e vigoroso un nuovo modo di vedere il rapporto con Dio e la Chiesa che la scrittura stessa insegnava, soprattutto attraverso una lettura rinnovata delle epistole di San Paolo. Seppe anche avvalersi di collaboratori come Filippo Melantone, umanisti e tendenzialmente conservatori, che evitarono estremismi che avrebbero reso il protestantesimo poco gradito ai principi e alle città che ne furono i promotori. A causa delle 95 tesi esposte da Martin Lutero egli stesso fu perseguitato dalla Chiesa Cattolica che cercava in tutti i modi di eliminarlo, ragione per cui ricevette protezione da alcuni principi tedeschi.
2.Altra causa fu la rilassatezza della gerarchia ecclesiastica cattolica che perseguiva obiettivi economici e di potere (critica al potere temporale della Chiesa). Al tempo le cariche ecclesiastiche potevano essere cumulate per beneficiare di più rendite e senza che a queste corrispondesse effettivamente lo svolgimento di un ministero ecclesiastico. Al beneficium spesso non corrispondeva l'officium. La predicazione era il più delle volte affidata agli ordini mendicanti, mentre vescovi e abati dei grandi monasteri erano spesso membri di famiglie di nobili che si disinteressavano dell'aspetto religioso dell'amministrazione delle diocesi. Ciò indebolì la reazione religiosa, più che quella politica, alle critiche teologiche di Lutero verso l'organizzazione ecclesiastica.
3.La Chiesa possedeva vasti territori e riscuoteva decime. I nobili passati al protestantesimo potevano secolarizzare queste proprietà e prenderne possesso, rendendole ereditarie. Fu in questo modo che ad esempio si costituì il nucleo della Prussia, con la secolarizzazione dei territori dell'Ordine Teutonico dopo che il Gran maestro Albert di Hohenzollern passò al luteranesimo.
4.A tutto questo si intrecciò il fattore politico. Il Sacro Romano Impero era un organismo complesso, costituito dall'imperatore, al tempo Carlo V, che doveva regnare con il consenso dei principi e dei feudatari. La religione divenne un importante elemento in questo equilibrio precario, a sua volta in relazione con il papato, con le altre monarchie europee e minacciato dalla Turchia nelle frontiere sud orientali. MOTIVI DELLA RIFORMAQuando cardinal Caetano cercò di ottenere da Lutero una pubblica e completa ritrattazione, poiché egli non si considerava un eretico rifiutò la richiesta del legato invocando la protezione del papa contro i calunniatori e i nemici: fino a quel momento Lutero non aveva mai auspicato una frattura del mondo cristiano, tutti gli scritti di quel periodo dimostrano un chiaro intento di riformare dall'interno la dottrina della Chiesa, che ai suoi occhi aveva smarrito la missione assegnatale da Cristo. Verso la fine del 1518 fu inviato a Wittenberg il giovane sassone Karl von Miltitz, parente del principe Federico, con l'incarico di convincere Lutero a rinunciare alla polemica pubblica; in cambio il papato avrebbe garantito il silenzio degli avversari di Lutero in Germania. Il monaco riformatore accettò e promise di pubblicare uno scritto per invitare tutti a rimanere obbedienti e sottomessi alla Chiesa cattolica; questo testo fu intitolato Istruzione su alcune dottrine (1519). La tregua formale non durò che qualche mese giacché le università cattoliche della Germania continuarono ad attaccare l'opera di Lutero e dei suoi seguaci, i quali replicavano per iscritto o partecipando a dispute teologiche in luoghi prestabiliti. Il più noto di questi confronti accademici fu quello svoltosi a Lipsia nel febbraio del 1519 tra Lutero e un professore proveniente da Ingolstadt, Johann Eck. L'importanza di questo dibattito risiede nell'ammissione da parte di Lutero di condividere alcuni punti della dottrina hussita. Ciò fornì al papato il capo di imputazione necessario per la condanna di Lutero giacché cento anni prima il Concilio di Costanza aveva giudicato le proposizioni hussite come eretiche. Tornato a Wittenberg, Lutero si rese conto del pericolo che stava correndo e cercò di spiegare meglio la sua posizione con un opuscolo, le Resolutiones Lutherianae super propositionibus suis Lipsiae disputatis, ma il chiarimento non sortì alcun concreto effetto. Nel gennaio del 1520 si riunì a Roma il primo concistoro contro Lutero, ed in giugno fu emanata la bolla Exsurge Domine che intimava a Lutero di ritrattare ufficialmente le sue posizioni o di comparire a Roma per fare altrettanto, pena la scomunica: infine, il 3 gennaio 1521 con la bolla Decet Romanum Pontificem, Leone X scomunicava Martin Lutero, l'accusa era di eresia hussita, mentre Lutero continuava la sua opera teologica pubblicando nuovi scritti che invocavano la pace e la separazione delle faccende temporali da quelle spirituali, in conformità con le teorie agostiniane che Lutero non rinnegò mai.

Aggiunto 2 minuti più tardi:

La dottrina Luterana e le sue conseguenze Il luteranesimo prevede un diverso approccio delle Sacre Scritture rispetto alla Chiesa Cattolica, nel senso che le dottrine della Chiesa devono essere verificate dalla Bibbia.

Nel periodo medievale, la morte era continuamente in agguato e per l'uomo del tempo la preoccupazione principale era come salvare la propria anima. Anche Lutero ebbe tale preoccupazione e la superò elaborando sulla sua esperienza la teoria della giustificazione per fede, ossia in pratica l'uomo può salvare la sua anima avendo fede in Gesù Cristo e negando valore salvifico alle opere buone.

Altro punto della Riforma Protestante era la lettura diretta delle Sacre Scritture. Lutero notava che al suo tempo i preti non erano preparati dal punto di vista teologico e molti di essi si limitavano a recitare, non senza imperfezioni, frasi in latino. Al popolo non era permesso leggere la Bibbia, essendo questa letta in latino dal sacerdote e da quest'ultimo spiegata ad essi. Lutero provvide a tradurre la Bibbia dall'ebraico e dal greco al tedesco. Sebbene non fu il primo (esistevano numerose traduzioni cattoliche in tedesco prima di Lutero), la sua versione della Bibbia fu la più importante in lingua tedesca.

In merito all'Eucaristia, che Lutero chiamava "Sacramento dell'Altare" o "Santa Cena", egli negava la transustanziazione, presenza reale di Gesù mediante la trasformazione di pane e vino in corpo e sangue di Cristo, affermando invece la consustanziazione, presenza reale di Gesù insieme al pane e al vino. In merito alla Santa Cena, la cui liturgia era celebrata nella lingua del popolo ma parzialmente anche in latino, non vi è uniformità di vedute da parte degli altri protestanti.

La Riforma negò che ci potessero essere altri intermediari tra l'uomo e Dio al di fuori di Gesù Cristo. Ne consegue il rifiuto dell'invocazione dei Santi, di Maria, e del ruolo intercessore della chiesa. La riforma nega che il cristianesimo possa avere come capo una persona, avendo come unico capo Gesù Cristo. L'organizzazione delle chiese luterane era basata su tre modalità: quella episcopale, quella presbiterio-sinodale, in cui il principe rivestiva il ruolo di episcopo nel suo territorio.

Le dottrine della chiesa devono essere verificate dalle Sacre Scritture: non sono più necessari intermediari per la salvezza, viene quindi ridimensionata la gerarchia ecclesiastica. Restano come sacramenti il battesimo, l'eucarestia, nella quale si riafferma la presenza reale ma si nega (o si riduce ad opinione privata) la transustanziazione, in favore della consustanziazione, viene mantenuta parzialmente anche la confessione. Gli altri sacramenti tradizionali, come il matrimonio o l'ordine sacro non sono aboliti ma considerati riti ecclesiastici.

La Riforma di Enrico VIII fu inizialmente uno scisma dalla Chiesa di Roma, più che una vera e propria riforma di tipo teologico. Vennero soppressi i monasteri per redistribuire le terre e i beni ai nobili e borghesi inglesi (vedi dissoluzione dei monasteri in Inghilterra).

Enrico VIII sanzionò questa separazione con importanti prese di posizione a difesa della nazione, reagendo con pugno fermo contro i dissidenti.La spaccatura, inizialmente per nulla condivisa da Enrico divenne poi una vera e propria necessità, in quanto il papa non gli concesse dei privilegi, quindi decise di protestare e prendere parte alla riforma. Fra i cattolici venne condannato a morte il filosofo e Cancelliere Tommaso Moro (1535). Fu con la morte di Enrico VIII, sotto i suoi figli, Edoardo VI ed Elisabetta I che la Chiesa Anglicana ebbe un indirizzo più marcatamente Riformato accogliendo idee luterane e calviniste. Edoardo VI (1547 –1553) successe al padre a soli sei anni quando i suoi ministri consolidarono la dottrina. Gli successe la sorellastra (Enrico VIII ebbe sei mogli) Maria I d'Inghilterra detta anche Maria la Cattolica (1553 –1558) che tentò di ripristinare la fede cattolica, perseguitando e sterminando i sudditi che avevano aderito alla riforma, guadagnandosi il soprannome di Maria la Sanguinaria. Sposò Filippo II, re di Spagna (figlio di Carlo V) ed appoggiò il marito nella guerra contro Enrico II perdendo Calais (1558). Morì in quello stesso anno. Le successe la sorellastra Elisabetta I (1558 – 1603), nemica del papato e della Spagna e favorevole a una Inghilterra libera ed indipendente da autorità esterne di qualsiasi tipo. Ella ripristinò l'atto di supremazia e diede alla Chiesa Anglicana un ordinamento definitivo. In questi anni iniziarono le persecuzioni dei cattolici irlandesi, mentre l'atteggiamento della regina verso i numerosissimi cattolici inglesi fu più sfumato, ed essenzialmente tollerante. Solo dopo il 1610, sia per il clima di reciproco odio religioso, sia per il sedimentarsi nella coscienza collettiva della guerra con la Spagna come di una guerra con i "Papisti" iniziò una vera discriminazione aperta verso i gruppi cattolici, che oltretutto erano sempre più minoritari. Ma la "vera" riforma inglese fu soprattutto relativa ai dibattiti iniziati nel '600, dapprima tra arminiani e puritani, poi, durante anche le guerre civili, tra decine di confessioni differenti, e tutte ugualmente ostili alla chiesa di Roma.FINITOO! SPERO DI ESSERTI STATA D'AIUTO! CIAO! POI FAMMI SAPERE :)

Aggiunto 5 minuti più tardi:

SCUSA HO DIMENTICATO LA RIFORMA IN ITALIA!!La riforma in Italia fu altrettanto presente come negli altri stati europei, ma qui ebbe particolari caratteristiche. Innanzitutto si affermò nelle classi colte, imbevute dello spirito umanistico e laico del Rinascimento, che vedevano nella riforma, soprattutto legata allo Zwingli e a Calvino, un'affermazione della classe borghese rispetto al tradizionalismo della chiesa romana. Il movimento prese piede anche tra il clero sia con posizione estremiste sia con posizioni moderate.

Nel corso del XVI secolo si diffusero in Italia diversi circoli di simpatizzanti protestanti, fra i più importanti quelli di Venezia, Napoli e Ferrara. In pratica l'idea dell'Italia come "isola immune" dalla riforma religiosa del XVI secolo, è stata scardinata dalla critica storica recente ed ha rivelato un movimento religioso peculiare e molto diverso dall'intransigentismo tedesco.

Col procedere della reazione della Chiesa romana e con la Controriforma, il movimento uscì dalle ristrette cerchie intellettuali e elitarie e si propose alle masse mediante la predicazione di alcuni frati, soprattutto agostiniani, che, col procedere del Concilio di Trento, si ritrovarono via via ad appartenere a posizioni "eretiche".

Con la chiusura del Concilio di Trento e con la definitiva condanna di posizioni altrimenti moderate e, quindi, con la conseguente posizione intransigente dalla Chiesa, un numero abbastanza elevato di intellettuali e di rappresentanti ecclesiastici emigrarono in altri paesi dove tentarono di professare più o meno liberamente la loro fede. Fra questi è da ricordare l'antitrinitario Lelio Sozzini, anche per il fatto di aver dato nome a un movimento.

Fu preferita come destinazione la città di Ginevra, dove, al contrario, non era diffusa la tolleranza religiosa, per cui alcuni Italiani vennero condannati al rogo paradossalmente dagli stessi Calvinisti.
Chi restava in Italia, invece, si vide costretto ad aderire a posizioni nicodemite, cioè a professare il proprio credo religioso interiormente ma ad apparire, esternamente, come un cattolico per non essere soggetto a persecuzioni. Un esempio era in Renata di Francia presso la corte dei Gonzaga.Di questo movimento storico non esiste più traccia nell'Italia attuale se non per i Valdesi, movimento riformato medievale diffuso soprattutto nella Val Pellice, che nel XVI secolo aderirono al protestantesimo ispirandosi ai calvinisti ginevrini.Determinante per la diffusione della fede evangelica in Italia è stata la traduzione della Bibbia di Giovanni Diodati. :)

webb97
prova a vedere tra gli appunti di skuola.net
https://www.skuola.net/ricerca/riforma+protestante

coltina
per la Riforma puoi guardare anche qui
http://www.appuntidiclasse.it/lavoro/storia/riforma_controriforma.doc
non ho ancora messo la Controriforma

Annie__
leggi qui è spiegato molto bene e chiaro
https://www.skuola.net/storia-moderna/riforma-protestante-in-breve.html
http://www.il-rinascimento.it/homepage/eventi/riforma_protestante_it.htm

adrianaaa
me lo potete spiegare voi che cosi nn capisco?

Annie__
Guarda qui
https://www.skuola.net/storia-moderna/riforma-protestante.html
https://www.skuola.net/ricerca/la+riforma+protestante
ciao :hi

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