Urgente (119892)

sante44
mi spiegate i moti del 20-21 e del 30-31

Risposte
demebi
I moti del 1820-1821 furono tentativi di insurrezione nati in Spagna che si diffusero poi in diversi altri paesi.In Spagna si accese, il 1º gennaio 1820, una ribellione guidata da alcuni ufficiali dell'esercito: presso il porto di Cadice, essi si rifiutarono di partire alla volta delle Americhe per stroncare i governi indipendentisti che si stavano creando. Per placare gli animi fu concessa una Costituzione e fu convocato il Parlamento; ma, dopo quei primi successi, la rivolta fu soffocata nel sangue.Con la battaglia del Trocadero, alla quale partecipò anche il principe Carlo Alberto di Savoia i soldati francesi misero fine definitivamente ai disordini. Sulla spinta degli avvenimenti spagnoli, anche in Italia si moltiplicarono i primi tentativi insurrezionali: nel luglio 1820 a Napoli (moto carbonaro) e in Sicilia andarono organizzandosi gruppi di ribelli; nel marzo 1821 scoppiò la rivoluzione in Piemonte. Quei moti, che miravano ad ottenere una Costituzione, erano però destinati a spegnersi: a Napoli intervennero truppe austriache fatte chiamare dal re Ferdinando; in Piemonte i ribelli, che chiedevano al re di unificare l'Italia, furono sconfitti e condannati a morte.

I moti del 1830-1831 furono tentativi di insurrezione che nacquero in Francia e si diffusero poi in numerosi paesi europei.I veri protagonisti di queste insurrezioni non furono membri della borghesia cittadina. I francesi cacciarono il loro re Carlo X che mirava ad una monarchia assoluta dando vita ad un regime monarchico costituzionale retto da Luigi Filippo d'Orléans. Su esempio del popolo francese molte altre nazioni diedero vita a moti rivoluzionari



Spero di essere stata utile :)
fonti: ho preso dei pezzi da wikipedia e altri dal mio libro di storia

Annie__
Rivoluzioni del 1820-21
Spagna
Il ritorno di Ferdinando VII a Madrid aveva posto fine agli appassionati dibattiti delle Cortes di Cadice, respingendo la Costituzione del 1812, riaccogliendo i gesuiti e ridando vita al tribunale dell’Inquisizione, che era stato abolito dai francesi nel 1808.
Due furono i fattori che giocarono a favore dei liberisti:
a) l’intensa propaganda della Carboneria
b) La rivoluzione indipendentista negli imperi coloniali spagnoli in America.

Infatti, i militari si rifiutarono di combattere oltreoceano a meno che il sovrano non avesse appoggiato la costituzione del 1812. Così il sovrano appoggiò la costituzione e richiamò le cortes a Cadice.

Italia
I risvolti dell’insurrezione spagnola si ebbero soprattutto in Italia.
Il napoletano fu la primo regno a ribellarsi. La squadriglia di cavalleria di stanza a Nola insorse al grido "Viva il re, Vogliamo la costituzione di Spagna".
Subito, i comandanti, che appartenevano alla Carboneria, si schierarono con i ribelli e il re dovette concedere la costituzione.

A Palermo, invece, gli insorti rifiutarono la Costituzione per proclamare l’indipendenza siciliana, l’invio di un gruppo di truppe napoletane soffocò i ribelli.

A Torino, il conte Santorre di Santarosa appoggiato dal principe di Savoia Carlo Alberto, organizzò un moto.
Quando Vittorio Emmanuele I abdicò in favore di Carlo Felice, che al momento era in Sardegna, il governo offrì la reggenza a Carlo Alberto, che concesse la costituzione. Carlo Felice, non appena ripreso possesso del regno, sconfessò l’elaborato di Carlo Alberto chiedendo aiuto all’Austria.

L’Austria era contraria alle rivoluzioni, che scombussolavano l’ordinamento prestabilito durante il Congresso di Vienna.
Convocata in assemblea la quadruplice alleanza (Austria, Inghilterra, Francia, Russia), il ministro inglese Castlereagh si rifiutò di far parte di questioni che non interessavano il suo paese.
Così convocata nuovamente un assemblea a Lubiana nel 1821, alla quale partecipò il re di Napoli, si decise che l’Austria avrebbe aiutato sia il regno di Napoli che il regno sabaudo, mentre la Francia avrebbe combattuto contro gli insorti in Spagna.

Il moto decabrista in Russia
Un ultimo tentativo fu fatto in Russia. Alla morte dello zar Alessandro I, non aveva lasciato nessun erede al trono e i parenti più prossimi erano il granduca Costantino e Nicola I.
Costantino lasciò lo stato nella mani di Nicola I.
Alla parata per il nuovo re (Nicola I), 3000 soldati insorsero, ma lo zar aprì il fuoco soffocando sanguinosamente la ribellione.
fonte https://www.skuola.net/storia-contemporanea/rivoluzioni-1820-1821x.html
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I moti del 1830-1831

Contemporaneamente ad una crescita socio-economica della borghesia, nel 1830-31 compaiono nuovamente moti rivoluzionari. In Francia, dove l’ascesa di Carlo X aveva suscitato il malcontento della borghesia, ormai completamente esclusa dalla partecipazione politica del paese, viene posto sul trono prima che avvenisse la rivoluzione vera e propria Luigi Filippo D’Orleans, suo parente. Il nuovo re non esitò a farsi conoscere come testimoniamo la sua rinuncia alla Santa Alleanza per una politica di “non intervento” eliminando, inoltre, dalla cariche pubbliche i nobili, e preferendo piuttosto i banchieri e proprietari terrieri. In questo modo, molti paesi europei, su suggestione della Francia (una delle maggiori potenze europee) emersero.

Polonia, il cui eco della rivoluzione parigina ebbe esiti del tutto fallimentari. Poiché il potere economico era detenuto da nobili e grandi proprietari terrieri, l’intento della rivoluzione era ricostituire uno Stato che rispettasse le loro prerogative, quindi mancò l’appoggio delle masse contadine e anche degli altri paesi europei che non intendevano scontrarsi con la Russia. Per questi motivi la rivolta fu votata alla sconfitta.

Il Belgio, attraverso un movimento interno riuscì poi, a conquistare l’autonomia dall’Olanda e quindi un’identità nazionale, sostituendo Guglielmo D’Orange con un principe della casa di Sassonia Coburgo - Gotha, Leopoldo I.

L’Italia centro-settentrionale, invece, vedeva commercianti-imprenditori liberali soffrivano la politica frammentaria, sconveniente ai rapporti commerciali. Inizialmente il granducato di Toscana (ramo Asburgo) con Ferdinando IV collaborò ad appoggiare le idee patriottiche, ma il giorno prima della rivoluzione, denunciò i capi rivoluzionari agli austriaci, che subirono pesanti condanne e Ciro Menotti venne giustiziato.
fonte https://www.skuola.net/storia-contemporanea/1830-1831-moti.html

Spero ti siano d'aiuto ;) :hi

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