L'espansione romana in Italia
Ciao a tutti...
Potete spiegarmi in parole semplici questo paragrafo sui plebei?
Grazie! :)
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In antichità, a Roma, i plebei furono la classe "sottomessa", politicamente, dai patrizi. Non vi era parità politica poiché i plebei non ricoprivano cariche pubbliche (per esempio senatori, consoli ecc), differentemente dai patrizi, i quali incidevano inevitabilmente sulla vita dei plebei. Questi ultimi, appunto, non avevano alcuna capacità d'azione politica. Cosa fecero? Organizzarono i "concili della plebe", presieduti dai tribuni della plebe, al fine di dare una svolta a quel sistema politico. Ma, come dice il testo, «questa organizzazione fu in origine estranea agli ordinamenti della repubblica», perché era il concilio a eleggere i tribuni, e non la popolazione romana, sicché questo andava contro le, all'epoca, vigenti regole di Roma. La parte sulla secessione direi che è molto chiara: i plebei si rifiutavano di prender parte all'esercito, facendo sì che questo pesasse sull'intera popolazione, continuamente attaccata da popolazioni italiche.
La vera svolta si ebbe a partire dal 451 a.C, in seguito alla creazione delle due commissioni, i decemviri, col compito, appunto, di redigere delle leggi scritte. Da queste due commissioni furono create le Dodici tavole, che rappresentarono le prime leggi scritte di Roma. La parte sull'abolizione del divieto del matrimonio misto e dell'oligarichia plebea mi sembra abbastanza chiara.
Hai qualche altro dubbio?
La vera svolta si ebbe a partire dal 451 a.C, in seguito alla creazione delle due commissioni, i decemviri, col compito, appunto, di redigere delle leggi scritte. Da queste due commissioni furono create le Dodici tavole, che rappresentarono le prime leggi scritte di Roma. La parte sull'abolizione del divieto del matrimonio misto e dell'oligarichia plebea mi sembra abbastanza chiara.
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