Colonialismo inglese in india
colonialismo inglese in india per storia
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grazie, mi è stato utile anche a me!!!
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Il colonialismo inglese ebbe la sua massima espansione dal XVII al XIX secolo, nel nord America, in India, in Africa e in Australia.
Il commercio delle spezie aveva fatto crescere l ’importanza economica dell ’India fin dal XVI secolo. Al dominio dei portoghesi e poi degli olandesi era subentrato quello dei francesi e degli inglesi che avevano fondato importanti basi commerciali nel subcontinente indiano. La vittoria dell ’Inghilterra sulla Francia assicurò nel 1757 il controllo del Bengala del Deccan alla compagnia delle Indie Orientali. La politica della compagnia mirò in seguito al consolidamento e all ’estensione di queste acquisizioni. Nel 1773 l ’istituzione nata come impresa commerciale privata, divenne per volontà del parlamento un ente semi ufficiale del governo britannico. La realizzazione della politica britannica in India fu facilitata dal declino, ormai irreversibile, dell ’impero Moghal.
Il ricorso alla forza militare( unito alla corruzione dei governanti locali) fu il principale strumento di colonizzazione in india. La mancanza di unità fra i diversi regni e principali indiani sviluppò l’allarmarsi del predominio britannico sull ’ intero subcontinente e sulle regioni confinanti, in particolare la Birmania. Non mancarono tuttavia episodi di resistenza, il più importanti dei quali fu la guerra combattuta dai Sikh ( 1845/1840) e terminata con l’annessione del Punjab da parte del governo britannico. L’unico tentativo di alleanza fra i centri del potere indiano fu quello capeggiato dai Maratti, e annullato dall ’accordo di Salbai (1782). Dopo il Punjab vennero annessi i regni di Satara, Jaipur, Sambaipur, Jhansi o Nagpur a opera del governatore James Ramsay, decimo conte di Dalhousio.
Le nuove acquisizioni britanniche accrebbero il malcontento della popolazione indiana che sfociò in una cospirazione su larga scala tra i Sipahi, le truppe indiane al servizio della Compagnia delle Indie Orientale. Una rivolta generale, nota come l ’Ammutinamento Indiano, scoppiò a Meerut, nei pressi di Delhi, il 10 Maggio del 1857 in breve tempo gli ammutinati occuparono Delhi e altri centri strategici. I combattimenti continuarono fino al 1859, ma già nel giugno del 1858 i principali centri dell ’insurrezione erano caduti.
A ciò seguì un periodo di brutali rappresaglie da parte delle truppe britanniche. Le autorità giudiziarie della Compagnia delle Indie Orientali arrestarono Bahadur Shah II e lo condannarono all ’ergastolo, mettendo fine alla dinastia moghul. Grande risultato dell ’ammutinamento indiano fu, nel 1858, il termine dell ’amministrazione della Compagnia e il passaggio dell ’India al governo diretto della corona britannica.
Molti abusi compiuti in india durante il dominio della Compagnia delle Indie Orientali vennero eliminati o ridotti quando il governo assunse il controllo degli affari indiani. Furono attuate alcune importanti riforme in materia fiscale, giudiziaria, educativa e sociale; il sistema di opere pubbliche inaugurato da Dalhousie fu enormemente esteso,il peggioramento della condizione di vita della popolazione indiana, l’insofferenza nei confronti del dominio coloniale e un crescente sentimento nazionalistico furono le conseguenze più gravi ereditate dal governo britannico. A formentare la tensione politica contribuì una serie di terribili carestie. Nel 1876 il governo britannico avallando la proposta di Benjamin Disraeli, proclamò la regina vittoria imperatrice dell’India.
Fonte: http://www.comune.bologna.it/iperbole/llgalv/iperte/incontri/colonialismo/coloniz_ingl.htm
:hi
Il colonialismo inglese ebbe la sua massima espansione dal XVII al XIX secolo, nel nord America, in India, in Africa e in Australia.
Il colonialismo in India
Il commercio delle spezie aveva fatto crescere l ’importanza economica dell ’India fin dal XVI secolo. Al dominio dei portoghesi e poi degli olandesi era subentrato quello dei francesi e degli inglesi che avevano fondato importanti basi commerciali nel subcontinente indiano. La vittoria dell ’Inghilterra sulla Francia assicurò nel 1757 il controllo del Bengala del Deccan alla compagnia delle Indie Orientali. La politica della compagnia mirò in seguito al consolidamento e all ’estensione di queste acquisizioni. Nel 1773 l ’istituzione nata come impresa commerciale privata, divenne per volontà del parlamento un ente semi ufficiale del governo britannico. La realizzazione della politica britannica in India fu facilitata dal declino, ormai irreversibile, dell ’impero Moghal.
Il ricorso alla forza militare( unito alla corruzione dei governanti locali) fu il principale strumento di colonizzazione in india. La mancanza di unità fra i diversi regni e principali indiani sviluppò l’allarmarsi del predominio britannico sull ’ intero subcontinente e sulle regioni confinanti, in particolare la Birmania. Non mancarono tuttavia episodi di resistenza, il più importanti dei quali fu la guerra combattuta dai Sikh ( 1845/1840) e terminata con l’annessione del Punjab da parte del governo britannico. L’unico tentativo di alleanza fra i centri del potere indiano fu quello capeggiato dai Maratti, e annullato dall ’accordo di Salbai (1782). Dopo il Punjab vennero annessi i regni di Satara, Jaipur, Sambaipur, Jhansi o Nagpur a opera del governatore James Ramsay, decimo conte di Dalhousio.
Le nuove acquisizioni britanniche accrebbero il malcontento della popolazione indiana che sfociò in una cospirazione su larga scala tra i Sipahi, le truppe indiane al servizio della Compagnia delle Indie Orientale. Una rivolta generale, nota come l ’Ammutinamento Indiano, scoppiò a Meerut, nei pressi di Delhi, il 10 Maggio del 1857 in breve tempo gli ammutinati occuparono Delhi e altri centri strategici. I combattimenti continuarono fino al 1859, ma già nel giugno del 1858 i principali centri dell ’insurrezione erano caduti.
A ciò seguì un periodo di brutali rappresaglie da parte delle truppe britanniche. Le autorità giudiziarie della Compagnia delle Indie Orientali arrestarono Bahadur Shah II e lo condannarono all ’ergastolo, mettendo fine alla dinastia moghul. Grande risultato dell ’ammutinamento indiano fu, nel 1858, il termine dell ’amministrazione della Compagnia e il passaggio dell ’India al governo diretto della corona britannica.
Molti abusi compiuti in india durante il dominio della Compagnia delle Indie Orientali vennero eliminati o ridotti quando il governo assunse il controllo degli affari indiani. Furono attuate alcune importanti riforme in materia fiscale, giudiziaria, educativa e sociale; il sistema di opere pubbliche inaugurato da Dalhousie fu enormemente esteso,il peggioramento della condizione di vita della popolazione indiana, l’insofferenza nei confronti del dominio coloniale e un crescente sentimento nazionalistico furono le conseguenze più gravi ereditate dal governo britannico. A formentare la tensione politica contribuì una serie di terribili carestie. Nel 1876 il governo britannico avallando la proposta di Benjamin Disraeli, proclamò la regina vittoria imperatrice dell’India.
Fonte: http://www.comune.bologna.it/iperbole/llgalv/iperte/incontri/colonialismo/coloniz_ingl.htm
:hi
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