Guerriero ferito del Tempio di Athena Aphaia frontone occidentale
Mi serve una descrizione del guerriero ferito del Tempio di Athena Aphaia del frontone occidentale! Quello della foto, grazie!
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Non sono riuscita a trovare una descrizione del guerriero stesso ma solo dell'intero frontolone:
Il frontone occidentale è quello più antico e vi è narrata la seconda guerra di Troia, descritta nell'Iliade. Atena domina la scena al centro mentre ai lati si scatena la battaglia, bilanciata simmetricamente. La dea non partecipa materialmente alla battaglia, ma vi assiste, invisibile ai combattenti; è raffigurata in piedi con la parte superiore del corpo rigidamente frontale e le gambe di tre quarti, la sinistra leggermente avanzata e la posizione ferma e verticale.
L'idea doveva essere quella di suggerire un movimento nei personaggi che, a partire dalla figura statica della dea al centro, si propagava per andare verso l'esterno, fino ad arrivare alle estremità, dove si esauriva di nuovo nelle figure morenti[1]. In posizione preminente Aiace Telamonio. Gli angoli del frontone sono occupati da un elmo e uno scudo usati come riempitivi.
In totale si contano dodici combattenti: dopo una prima coppia di opliti, due arceri voltano le spalle ai gruppi centrali; seguono due guerrieri, un greco con la spada e un troiano con la lancia, stanno atterrando i rispettivi avversari, e i feriti, distesi, che occupano alle estremità gli angoli del frontone. All’interno di questo schema le coppie di combattenti e i singoli guerrieri restano isolati ciascuno nella propria individualità.
L'artista si sforzò di riempire lo spazio triangolare mantenendo le proporzioni dei corpi, sebbene alcune figure, come quella del caduto di sinistra (guerriero VII), mostrino una torsione un po' forzata, che dimostra una padronanza non ancora piena dello spazio a disposizione. Colto mentre sta cercando di estrarre la freccia dal petto (l'arma, all'origine in bronzo, è perduta), è rivolto verso lo spettatore, quasi di prospetto, con una posizione forzata che richiama quella del gigante ferito del tempio dei Pisistratidi; le partizioni addominali molto pronunciate, i tratti del volto con il caratteristico sorriso, l'acconciatura con i riccioli sulla fronte e i capelli lunghi riflettono gli stilemi della scultura tardo-arcaica.
Notevole è l'impegno nella rappresentazione della figura umana nuda, come dimostra la celebre immagine dell'Arciere scita, dalla perfetta sintesi geometrica[1]; è raffigurato di profilo, in una posizione elegante, ma fortemente disegnativa.
Fonte: Wikipedia.
Potresti magari prendere spunto da questo per fare una tua descrizione del guerriero solo.
Il frontone occidentale è quello più antico e vi è narrata la seconda guerra di Troia, descritta nell'Iliade. Atena domina la scena al centro mentre ai lati si scatena la battaglia, bilanciata simmetricamente. La dea non partecipa materialmente alla battaglia, ma vi assiste, invisibile ai combattenti; è raffigurata in piedi con la parte superiore del corpo rigidamente frontale e le gambe di tre quarti, la sinistra leggermente avanzata e la posizione ferma e verticale.
L'idea doveva essere quella di suggerire un movimento nei personaggi che, a partire dalla figura statica della dea al centro, si propagava per andare verso l'esterno, fino ad arrivare alle estremità, dove si esauriva di nuovo nelle figure morenti[1]. In posizione preminente Aiace Telamonio. Gli angoli del frontone sono occupati da un elmo e uno scudo usati come riempitivi.
In totale si contano dodici combattenti: dopo una prima coppia di opliti, due arceri voltano le spalle ai gruppi centrali; seguono due guerrieri, un greco con la spada e un troiano con la lancia, stanno atterrando i rispettivi avversari, e i feriti, distesi, che occupano alle estremità gli angoli del frontone. All’interno di questo schema le coppie di combattenti e i singoli guerrieri restano isolati ciascuno nella propria individualità.
L'artista si sforzò di riempire lo spazio triangolare mantenendo le proporzioni dei corpi, sebbene alcune figure, come quella del caduto di sinistra (guerriero VII), mostrino una torsione un po' forzata, che dimostra una padronanza non ancora piena dello spazio a disposizione. Colto mentre sta cercando di estrarre la freccia dal petto (l'arma, all'origine in bronzo, è perduta), è rivolto verso lo spettatore, quasi di prospetto, con una posizione forzata che richiama quella del gigante ferito del tempio dei Pisistratidi; le partizioni addominali molto pronunciate, i tratti del volto con il caratteristico sorriso, l'acconciatura con i riccioli sulla fronte e i capelli lunghi riflettono gli stilemi della scultura tardo-arcaica.
Notevole è l'impegno nella rappresentazione della figura umana nuda, come dimostra la celebre immagine dell'Arciere scita, dalla perfetta sintesi geometrica[1]; è raffigurato di profilo, in una posizione elegante, ma fortemente disegnativa.
Fonte: Wikipedia.
Potresti magari prendere spunto da questo per fare una tua descrizione del guerriero solo.
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