FUTURISMO IN STORIA DELL'ARTE

KARIMA260892
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GRADIREI AVERE NOTIZIE DETTAGLIATE SUL FUTURISMO IN STORIA DELL'ARTE. GRAZIE E SALUTO

Risposte
Francy1982
jojo scrivi sempre il link del sito da cui prendi i testi, dopo che li hai citati...

jojo997
allora
Il Futurismo è una corrente artistica italiana che ebbe inizio all' incirca nel 1900. Tale movimento fu la base di altre correnti artistiche europee. Il maggior esponente è Umberto Boccioni.
Nel 1910 a Milano i giovani artisti d'Italia avevano pubblicato i manifesti sulla pittura futurista. Boccioni si occupò principalmente del dinamismo plastico e sintetico e del superamento del cubismo, mentre Balla passò dallo studio delle vibrazioni luminose (divisionismo) alla rappresentazione sintetica del moto[5]. Nel 1912 Boccioni, Carrà e Russolo, espongono a Milano le prime opere futuriste alla "Mostra d'arte libera" nella fabbrica Ricordi. Il Futurismo diede il meglio di sé nelle espressioni artistiche legate alla pittura, al mosaico e alla scultura, mentre le opere letterarie e teatrali, ma anche architettoniche non ebbero la stessa immediata capacità espressiva. Le radici del fermento che porterà alla declinazione del Futurismo nell'arte si possono riconoscere, artisticamente parlando, già nella Scapigliatura (corrente tipicamente milanese e borghese della seconda metà dell'Ottocento) laddove il Futurismo, distoglie con disprezzo l'attenzione dalla raffinata borghesia per concentrarsi sulla rivoluzione industriale, sulle fabbriche. Dal punto di vista stilistico il Futurismo (in particolare quello boccioniano) si basa sui concetti del divisionismo che però riesce ad adattarlo per esprimere al meglio gli amati concetti di velocità e di simultaneità: è grazie ad artisti come Giovanni Segantini e Pellizza da Volpedo che, pochi anni dopo, il futurista Umberto Boccioni potrà realizzare dipinti come La città che sale.





opera futurista di Emma Marpillero Corradi
Naturalmente dal punto di vista concettuale il Futurismo non ignora i principi cubisti di scomposizione della forma secondo piani visivi e rappresentazione di essi sulla tela. Cubista è senz'altro la tecnica che prevede di suddividere la superficie pittorica in tanti piani che registrino ognuno una diversa prospettiva spaziale. Tuttavia, mentre per il cubismo la scomposizione rende possibile una visione del soggetto fermo lungo una quarta dimensione esclusivamente spaziale (il pittore ruota intorno al soggetto fermo cogliendone ogni aspetto), il Futurismo utilizza la scomposizione per rendere la dimensione temporale, il movimento.

Altrettanto interessanti sono i rapporti stilistici tra il Futurismo boccioniano e il Cubismo orfico di Delaunay.

Non mancarono relazioni complesse tra i futuristi italiani e i più importanti esponenti delle avanguardie russe e tedesche.[4]

Infine, equiparare la ricerca futurista dell'attimo con quella impressionista, come è stato fatto in passato, è ormai considerato profondamente errato. Se è vero infatti che gli impressionisti fecero dell'"attimalità" il nucleo della loro ricerca (loro scopo era fermare sulla tela un istante luminoso, unico e irripetibile) la ricerca futurista si muove in senso quasi opposto: suo scopo è rappresentare sulla tela non un istante di movimento ma il movimento stesso, nel suo svolgersi nello spazio e nel suo impatto emozionale.

Come conseguenza dell'estetica della velocità, nelle opere futuriste a prevalere è l'elemento dinamico, il movimento coinvolge infatti l'oggetto e lo spazio in cui esso si muove. Il dinamismo dei treni, degli aeroplani (Aeropittura), delle masse multicolori e polifoniche e delle azioni quotidiane (del cane che scodinzola andando a spasso con la padrona, della bimba che corre sul terrazzo, delle ballerine) è sottolineato da colori e pennellate che mettano in evidenza le spinte propulsive delle forme. La costruzione può essere composta da linee spezzate, spigolose e veloci, ma anche da pennellate lineari, intense e fluide se il moto è più armonioso.

Tra gli epigoni più interessanti del Futurismo, l'avanguardia russa del raggismo e del costruttivismo. Le tecniche pittoriche futuriste sono state riassunte nei due manifesti sulla pittura dei primi mesi del 1912.

Due esponenti del movimento pittorico sono Umberto Boccioni e Giacomo Balla, questi ultimi presenti anche in scultura. La pittura di Boccioni è stata definita "simbolica": il dipinto La città che sale (1910), per esempio, è una chiara metafora del progresso, dettato dal titolo e dalle scene di cantiere edile sullo sfondo, esemplificate nella loro vorticosa crescita dalla potenza del cavallo imbizzarrito, un vortice di materia che si scompone per piani. Se Boccioni è simbolico, Balla è fotografico e analitico. Ancora legato a principi cubisti, non è raro che realizzi sequenze fotogrammetriche di una scena, per rendere il movimento, piuttosto che affidarsi a impetuosi vortici di pittura: è il caso del posato Ragazza che corre al balcone (1912).

peduz91
Ciao KARIMA260892!!


Prova a guardare qui:

https://www.skuola.net/ricerca/futurismo

http://www.francescomorante.it/pag_3/310.htm

http://futurismo.freeservers.com/


Spero di esserti stato d'aiuto.

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