Descrizione (215926)

idasciotto
potreste aiutarmi a fare una semplice descrizione un po' più articolata sul quadro di VAN GOGH intitolato NOTTE STELLATA

grazie mille, vi lascio il link della foto :woot

http://www.francescomorante.it/images/305a4.JPG

Risposte
melody_gio
Ciao juventina,
ti avevo già avvisata, non mettere testi senza fonti, tra l'altro una parte è presa da siti concorrenti! Leggiti attentamente il regolamento del forum per piacere. Detto questo chiudo il topic.

Giorgia.

juventina1992
La notte stellata fu realizzata nel 1889 nell'ospedale di Arles dove si trovava nel mese di Maggio dopo il taglio dell'orecchio nel dicembre 1888. Egli rimase sveglio 3 notti a osservare la campagna che vedeva dalla sua finestra poiché era affascinato dall'alba di Venere che all'alba è più grande delle altre stelle. Il quadro che realizza non è una fedele riproduzione del paesaggio che vedeva ma un'imnaginaria visione. Il cielo notturno è reso da spesse pennellate di blu cobalto e verde, punteggiato qua e là dai cerchi luminosi delle stelle. La materia pastosa assorbe la luce degli astri che sono catturati da un vortice di linee e colori; solo la falce della luna e la stella bianca in basso sono più radiose. In primo piano si stagliano le sagome nere di alcuni cipressi,alberi animati da Van Gogh x la maestosa forma longilinea e per il colore cupo e intenso. Nell'immagine vi è una cesura in senso diagonale, una linea che sancisce la divisione netta tra il realismo che pervade la parte inferiore della tela e il decorativismo astratto che si impone nel cielo. I 3/4 del quadro sono dominati dal ritorno di forme circolari in un moto ondoso, mentre la concretezza del paesaggio acquista solidità von ricorso a sagome geometriche più stabili. Ecco allora la corrispondenza dei 2 triangoli rettangoli in cui si iscrivono le sagome del campanile e dei cipressi. In quest'opera non si distinguono le macchie di colore del puntinismo perché questi elementi appaiono tutti insieme: i vortici di liner si tramutano in stelle nel cielo notturno, le cime dei cipressi sono rese con pennellate slanciate, le superfici arrotondate fittamente tratteggiate sono I crinali dei monti e le forme geometriche rappresentano l'architettura di un paese. Per raffigurare le stelle il pittore usa scie vorticose che dilatano astri giganteschi e si inseguono entro cieli dal blu intenso. I colori chiari sono rafforzati dall'accostamento di pennellate che vanno dall'azzurro al violetto, al blu più intenso. A causa del suo alone e del colore arancio, la falce di luna somiglia a un sole: sembra di assistere a un divenire cosmico che coinvolge gli astri in un flusso incessante, quasi a cogliere il dinamismo di forze primordiali. Il moto ondoso che pervade il quadro è una sorta di vortice di natura, un dinamismo che fa pensare alla circolarità dell'universo.

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