X FAVORE AIUTATEMI A TRADURRE STE VERSIONI PLEASEEEEEEE

Mario
Imperator Hadrianus famae tam cupidus fuit, ut libros vitae suae, scriptos a se, libertis suis litteratis dederit, iubens ut eos suis nominibus publicarent. Cum poetis et philosophis, carminibus vel libris invicem editis, saepe certavit. Quamvis esset in reprehendendis musicis, tragicis, comicis, rethoribus facilis, tamen omnes professores et honoravit et divites fecit, licet eos quaestionibus saepe agitaverit. Nam, cum ipse auctor esset ut multi ab eo tristes recederent, dicebat se graviter ferre, cum quemdam tristem videret.

L'imperatore Adriano era tanto desideroso di fama, che diede la sua autobiografia, scritta da lui stesso, ai propri liberti, chiedendo che essi la pubblicassero sotto i loro nomi. Disputò spesso con poeti e filosofi, tramite poesie o scritti in prosa, che si scambiavano gli uni con gli altri. Sebbene fosse sempre pronto a criticare i musici, i poeti tragici o comici, i retori, tuttavia onorò e fece ricchi tutti quelli che professavano (quelle attività), anche se spesso li stuzzicava con le sue obiezioni. Infatti, sebbene fosse egli stesso responsabile del fatto che molti si congedassero da lui imbronciati, diceva che egli mal sopportava di vedere qualcuno triste.

Questa discussione è stata chiusa