Versioni latino (6143)

dado92
ciao a tutti mi servirebbero queste versioni se le avete sono tutte di expedite.

morte del console emilio paolo

bello secundo hannibal, postquam ter romanos vicerat.................ab hostibus undique circumventus, strenue pugnans cecidit.


perseo libera andromeda

nereidum ira a cassiopea cephei uxore aethiopum regina.........et mortifera vulnera inflixit et andromedam liberavit.


l'esortazione di romolo

cum maesta esset civitas propter mortem romuli.........qui ex tunc romulum ut deum honoraverunt.


differenti funzioni dei suonatori nella legione romana

habet legio cornicines bucinatores.............iam in terram figuntur cornicines canunt

Risposte
...:::Luca92:::...
PERSEO LIBERA ANDROMEDA

Nereidum ira Cassiopea, Cephei uxore, Aethiopum regina, excitata est. Mulier enim ob pulchritudinem suam magnam arrogantiam sumpserat et se marinis Nymphis aequabat. Itaque deae rogaverunt Neptunum ut eius superbiam puniret. Tum aquarum deus misit in Aethiopiam immanem draconem, ut totam oram maritimam vastaret et incolas vexaret. Quoniam iam multi homines a belua devorati erant, populus, in desperationem adductus, regi suasit ut oraculum consuleret. Sacerdos Apollinis interrogatus sic praedixit: . Itaque a rege, ob filiae amorem haesitante, populus petivit ut virgo saxo ligaretur in litore et beluae offerretur. Iam draco, e mari exiens, miseram virginem devoraturus erat, cum Perseus venit, qui eximia corporis forma Andromedae captus, sic patri et matri dixit: . Parentes non solum matrimonium sed etiam regnum magno viro concesserunt. Perseus igitur beluam petit, ei multa et mortifera vulnera inflixit et Andromedam liberavit.

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L'ira delle Nereidi fu scatenata da Cassiopea, moglie di Cefeo, regina degli Etiopi. La donna infatti era diventata arrogante a causa della sua grande bellezza e si paragonava alle ninfe marine. E così le dee chiesero a Nettuno che punisse la sua superbia. Allora il dio delle acque mandò in Etiopia una enorme drago, affinchè devastasse tutta la spiaggia marittima e vessasse gli abitanti. Poichè già molti uomini erano stati divorati dalla belva, il popolo, spinto dalla disperazione, persuase il re affinchè consultasse l'oracolo. Il sacerdote di Apollo interrogato così rispose: L'ira delle dee sarà placata e tutti saranno liberati dal mostro se Andromeda, figlia del re, sarà immolata come vittima. E così il popolo chiese al re, che esitava per l'amore della figlia, che la vergine fosse legata ad un sasso nel lido e che fosse offerta alle belva. Già il drago, che usciva dal mare, stava per divorare la vergine, quando giuse Perseo, che preso dalla esimia bellezza di Andromeda, disse così al padre e alla madre: Io libererò vostra figlia se da voi otterrò di averla in sposa. I genitori non solo concessero al forte uomo il matrimonio ma anche il loro regno. Perseo dunque si diresse verso il mostro e inflisse a quello molte e mortali ferite e liberò Andromeda.

P.S. La versione dovrebbe essere ok ma nn escludo la possibilità ke ci siano 2-3 errori..;)

italocca
eccoti la 1
Bello Punico secundo Hannibal, postquam ter Romanos vicerat apud Ticinum, apud Trebiam atque apud Trasumenum lacum, ad Apuliam contendit. Ibi Carthaginiensium dux rursus cum Romanis conflixit et apud cannas insignem cladem Romanorum exercitui intulit, quia ipse consul Aemilius Paulus in acie mortem invenit.
Nam confecto proelio, Cneus Lentulus, tribunus militum, dum equo fugit, consulem cruore oppletum super saxum sedentem viderat atque ei dixerat:" L. Aemili, equum meum cape et fuga salutem pete! Noli funestam hanc pugnam facere morte consulis!" Tribuno consul responderat: "Ego, Cn. Corneli, hic manebo ut officio meo satisfaciam. Tu abi et admone publice Romanorum patres ut urbem firmis praesidiis muniant, ne Roma ab Hannibale deleatur". Paulo post consul, ab hostibus undique circumventus, strenue pugnans cecidit.

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Durante la seconda guerra punica annibale, dopo che aveva vinto i Romani per tre volte persso il Ticino, presso il Trebbia e presso il lago Trasimeno, marciò velocemente verso la Puglia. Là il comandante dei Cartaginesi combattè nuovamente contro i Romani e inflisse una sconfitta memorabile all'esercito dei Romani presso Canne, poichè lo stesso console Emilio Paolo trovò la morte in battaglia.
Infatti conclusa la battaglia, Gneo Lentulo, tribuno dei soldati, mentre fuggiva a cavallo, aveva visto il console che sedeva ricoperto di sangue sopra ad un masso, e gli aveva detto: "Lucio Emilio, prendi il mio cavallo e cerca la salvezza con la fuga. Non volere che questa battaglia sia vista funesta per la morte del console!" Il console aveva risposto al tribuno: "Io, Gneo Cornelio, rimarrò qui per adempiere completamente al mio mandato. Tu vattene invece, e avvisa pubblicamente i senatori dei Romani affinchè proteggano la città con difese resistenti, e Roma non venga distrutta da Annibale. Poco dopo, il console, circondato da ogni parte dai nemici, morì combattendo valorosamente.

Iloveyou
CIAO .. IO NN LE HO TROVATE .. PROVA A CERCARE LA 3 QUI..

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