Versionee! Urgente
Cornelia Scipionis Africani,qui apud Zamam Carthaginiensium potentiam prostravit,filia fuit et Sempronio Graccho,antiquae severitatis viro et magno erga plebem studio,nupsit. Post immaturam coniugis mortem,qui filiam et duos filios,Tiberium et Gaium,ei reliquerat,sola filios educavit.Olim Corneliae hospes erat Campana matrona quae,dives et superba,armillas et gemmas,ornamenta sua,ei ostendit;mox Cornelia liberos gloriosae mulieri exhibuit et:" Haec-dixit-sunt ornamenta mea".Semper filiorum ambitiones sustinuit et post luctuosam eorum mortem,placide et sine lacrimis dictitabat:"Se ac vitam suam pro felicitate plebis devoverunt".
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Cornelia fu figlia di Scipione l'Africano, che presso Zama abbatté la potenza dei Cartaginesi, e sposò Sempronio Gracco, uomo di antico rigore e di grande impegno nei confronti della plebe. Dopo la prematura morte del marito, che le aveva lasciato una figlia e due figli, Tiberio e Gaio, educò da sola i figli. Un giorno era ospite di Cornelia una matrona Campana che, ricca e superba, le mostrò i braccialetti e le pietre preziose, suoi gioielli; subito Cornelia mostrò alla presuntuosa matrona i figli e disse: "Questi sono i miei gioielli". Sostenne sempre le ambizioni dei figli e dopo la loro funesta morte, placidamente e senza lacrime diceva: "Hanno consacrato se stessi e la loro vita per la felicità della plebe".
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