Versione7 esami
VERSIONE:LA BATTAGLIA DEL LAGO TRASIMENO 1
Hannibal,Poenorum dux magnae calliditatis,postquam per Etruriam ad Trasumenum lacum pervenerat,omnes agros inter Cortonam urbem Trasumenumque lacum vastavit,postea castra locavit aperto atque edito loco inter lacum ac montes. Tum milites levis armaturae post montem duxit et equitatum ad fauces saltus inter montes occultavit;relinqua pars exercitus in acie pro castris instructa est. Interea pridie,solis occasu,Romanorum exercitus,Flaminii consulis ductu,ad lacum ex apposita parte pervenerat. Romanorum dux,cum Carthaginiensium castra copiasue vidit,cum toto exercitu in hostem processit,quia Hannibalis insidiae a Flaminio detectae non erant.
VERSIONE: LA BATTAGLIA DEL LAGO TRASIMENO 2
Poenus,ubi vidit hostem clausum lacu ac montibus,proelii signum dedit:omnes Carthaginienses simul in hostem impetum fecerunt. Sed improvisa ac densa nebula omnia loca circa contexit et Romanis,qui in fronte,a sinistro cornu,a tergo ab hostibus invadebantur et a dextro cornu lacu claudebantur,nulla spes salutis fuit,quia caligo etiam armorum usum impediebat. In magno tumultu caedes ingens fuit: consul quoque sub hostium ictibus cecidit,magna militium pars in atroci proelio periit,pauci per saltus montium evaserunt.
Hannibal,Poenorum dux magnae calliditatis,postquam per Etruriam ad Trasumenum lacum pervenerat,omnes agros inter Cortonam urbem Trasumenumque lacum vastavit,postea castra locavit aperto atque edito loco inter lacum ac montes. Tum milites levis armaturae post montem duxit et equitatum ad fauces saltus inter montes occultavit;relinqua pars exercitus in acie pro castris instructa est. Interea pridie,solis occasu,Romanorum exercitus,Flaminii consulis ductu,ad lacum ex apposita parte pervenerat. Romanorum dux,cum Carthaginiensium castra copiasue vidit,cum toto exercitu in hostem processit,quia Hannibalis insidiae a Flaminio detectae non erant.
VERSIONE: LA BATTAGLIA DEL LAGO TRASIMENO 2
Poenus,ubi vidit hostem clausum lacu ac montibus,proelii signum dedit:omnes Carthaginienses simul in hostem impetum fecerunt. Sed improvisa ac densa nebula omnia loca circa contexit et Romanis,qui in fronte,a sinistro cornu,a tergo ab hostibus invadebantur et a dextro cornu lacu claudebantur,nulla spes salutis fuit,quia caligo etiam armorum usum impediebat. In magno tumultu caedes ingens fuit: consul quoque sub hostium ictibus cecidit,magna militium pars in atroci proelio periit,pauci per saltus montium evaserunt.
Miglior risposta
La battaglia del lago Trasimeno I
Annibale, comandante dei Cartaginesi di grande astuzia, dopo che attraverso l'Etruria era giunto presso il lago Trasimeno, devastò tutti i campi tra la città di Cortona e il lago Trasimeno, poi pose l'accampamento in un luogo aperto ed alto tra il lago e i monti. Allora condusse i soldati armati alla leggera dietro il monte e nascose la cavalleria all'imboccatura del passo tra i monti; la restante parte dell'esercito fu schierata in campo a difesa dell'accampamento. Nel frattempo il giorno prima, l'esercito dei Romani, sotto la guida del console Flaminio, era giunta al lago dalla parte opposta. Il comandante dei Romani, quando vide l'accampamento e le truppe dei Cartaginesi, avanzò con tutto l'esercito contro il nemico, poiché le insidie di Annibale non erano state scorte da Flaminio.
La battaglia del lago Trasimeno II
Il Cartaginese (si riferisce ad Annibale), quando vide il nemico chiuso dal lago e dai monti, diede il segnale del combattimento: tutti i Cartaginesi fecero impeto contemporaneamente contro il nemico. Ma un'improvvisa e fitta nebbia ricoprì tutti i luoghi circostanti e i Romani, che davanti, dall'ala sinistra e dalle spalle erano aggrediti dai nemici e dall'ala destra erano chiusi dal lago, non ebbero nessuna speranza di salvezza, poiché la nebbia impediva anche l'uso delle armi. Nel grande tumulto la strage fu grande: anche il console cadde sotto i colpi dei nemici, gran parte dei soldati morì nell'atroce combattimento, pochi si salvarono per i boschi dei monti.
:hi
Annibale, comandante dei Cartaginesi di grande astuzia, dopo che attraverso l'Etruria era giunto presso il lago Trasimeno, devastò tutti i campi tra la città di Cortona e il lago Trasimeno, poi pose l'accampamento in un luogo aperto ed alto tra il lago e i monti. Allora condusse i soldati armati alla leggera dietro il monte e nascose la cavalleria all'imboccatura del passo tra i monti; la restante parte dell'esercito fu schierata in campo a difesa dell'accampamento. Nel frattempo il giorno prima, l'esercito dei Romani, sotto la guida del console Flaminio, era giunta al lago dalla parte opposta. Il comandante dei Romani, quando vide l'accampamento e le truppe dei Cartaginesi, avanzò con tutto l'esercito contro il nemico, poiché le insidie di Annibale non erano state scorte da Flaminio.
La battaglia del lago Trasimeno II
Il Cartaginese (si riferisce ad Annibale), quando vide il nemico chiuso dal lago e dai monti, diede il segnale del combattimento: tutti i Cartaginesi fecero impeto contemporaneamente contro il nemico. Ma un'improvvisa e fitta nebbia ricoprì tutti i luoghi circostanti e i Romani, che davanti, dall'ala sinistra e dalle spalle erano aggrediti dai nemici e dall'ala destra erano chiusi dal lago, non ebbero nessuna speranza di salvezza, poiché la nebbia impediva anche l'uso delle armi. Nel grande tumulto la strage fu grande: anche il console cadde sotto i colpi dei nemici, gran parte dei soldati morì nell'atroce combattimento, pochi si salvarono per i boschi dei monti.
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