Versione xf!!

Ale e Ste
libro maiurum lingua
pag 300 num 40

Ianus a romanis scriptoribus antiquus italiae deus putatur. Ianus enim-utt sciptores tradunt-primus romanis sacros ritus dedit. Is omnium operarum initiis praesidebat, quapropter primus anni mensis Ianuarius appellatus est et deo sacer fuit. sculptores pictoresque romani ianum bifrontem fingebant, id est cum duplici vultu, quod uno vulto praeterita facta respiciebant, altero futura animadvertebat. Praeterea Ianus cum ba**** in dextra manu clavemque in sinistra fingebatur, quia sub eius tutela erant urbium domorumque ianuae, qua homines in urbes domosque inibant et quae a deo nomen trahebant. Romae Iani templum apud montem Capitolium erat: templi ianuae belli tempore aperiebantur, pacis tempore, autem, claudebantur. A Iano nomen trahit etiamo Ianiculus mons, qui trans pontem Sublicium apud Tiberim surgit

Risposte
dj142
ho trovato questa su yahoo ma nn credo sia la stessa...controlla cmq:
GIano è il Dio dell'anno, perché dispone gli inizi e mette insieme le serie degli anni,dei mesi, dei giorni. Le porte delle case e delle porte della città erano sotto la sua custodia, per la qual cosa i Romani chiamavano quelle stesse "ianuae". Anche il mese di Gennaio, perché apre l'anno, prende il nome da lui. E' fama che Giano era re antichissimo del Lazio, che fondò una città su un monte e la chiamò dal suo nome Gianicolo. Dicono d'altra parte che sotto il regno di Giano presso indigeni rudi e .... Saturno, respinto dall'Olimpo sia venuto nel Lazio e sia stato ricevuto benevolentemente in ospitalità. Il simulacro di Giano era bifronte, affinché potesse osservare il passato dietro di sé e il futuro davanti a sé. Teneva con la mano un bastone per indicare la via gli uomini e una clava, per aprire le porte. A Roma ci fu un antichissimo tempio di Giano sotto il Campidoglio, edificato da re Numa Pompilio, il quale era aperto in tempo di guerra. Sotto il regno di Numa Pompilio le porte del tempio furoon chiuse, perché allora ROma viveva in pace. Poi fino ad Augusto mai i Romani chiusero le porte, perché sempre facevano la guerra.

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