Versione x domani (18914)

zero17
mi servirebbe x favore la traduzione e l'analisi di qsta versione:
Quondam audacissima aquila vulpinos catulos sustiluit nidoque suo posuit:desiderabat enim pullis suis escam praebere.Vulpes mater sub aquilae alitssimam arborem venit atque rapacem imploravit. "A me miserrima tantum luctum arce!" Sed aquila vulpis miserrimae precem contempsit: nam tuta erat in altissima arbore.Tum vulpes ab ara deorum ardentem facem prehendit totamque arborem altissimis flammis circumdedit:hosti miserrimar mortem atrocissimam promittebat,etiam cum damno sanguinis sui.At aquila superbissima,mortis acerrimae periculum videns,suos servare desideravit atque supplez vulpi natos tradidit.Interdum loco superiore sublimes humiles metuere debent: nam humiles facillimam vindicctam dant...

Risposte
cinci
Voto in latino per Ipply: 10
Chiudo!
:hi

IPPLALA
Ecco a te la traduzione:

Una volta una fiera aquila rapì i cuccioli di una volpe e li porto sul suo nido: desiderava infatti offrirli come cibo ai suoi aquilotti. La volpe madre andò all'altissimo albero dell'aquila e implorava il rapace: "Non provocare a me misera un lutto tanto grande!" Ma l'aquila disprezzò le misere preghiere della volpe : era al sicuro sull'altissimo albero. Allora la volpe afferrò dall'altare un tizzone ardente e circondò tutto l'altissimo albero con le fiamme : garantiva al nemico una morte atroce, oltre al danno del suo sangue. Ma l'aquila molto superba, accortasi del pericolo di una morte terribile, voleva salvare i suoi (piccoli) e consegnò alla volpe i suoi piccoli, supplicando. talvolta gli alti "che si trovano) in un luogo superiore devono temere gli umili : infatti gli umili stabiliscono una punizione molto semplice.

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