Versione Urgente per domani!!!! :)
Salve a tutti per favore mi potete tradurre questa versione? :
Humanitati qui se non accommodat,plerumque poenas dat superbie.Cicada acerbum noctuae convicium faciebat,cum soleret illa victum in tenebris quaerere cavoque ramo capere somnum interdiu.Cum eius cantus nimis molestus esset,rogata est ut taceret,sed multo validius clamare incepit.Cum rersus noctua preces admovisset,cicada atiam magis accensa est.Cum noctua vidisset se n il consequì et verba contemni sua ac est agressa garrulam fallacia:" quia me non sinunt cantus tui,quibus meliores ne Apollonis quidem cithara edere potest,potare tectum cupio nectar,quod Pallas m i nuper donavit;si non fastidis,veni,ut una bibamus".Illa,quae arebat siti,simul ac cognovit vocem laudari suam,cupide advolavit. ctua,agressa e cavo,trepidantem consectata est et leto dedit. c viva quod negaverat tribuit mortua cicada.
Grazie in anticipo :)!
Humanitati qui se non accommodat,plerumque poenas dat superbie.Cicada acerbum noctuae convicium faciebat,cum soleret illa victum in tenebris quaerere cavoque ramo capere somnum interdiu.Cum eius cantus nimis molestus esset,rogata est ut taceret,sed multo validius clamare incepit.Cum rersus noctua preces admovisset,cicada atiam magis accensa est.Cum noctua vidisset se n il consequì et verba contemni sua ac est agressa garrulam fallacia:" quia me non sinunt cantus tui,quibus meliores ne Apollonis quidem cithara edere potest,potare tectum cupio nectar,quod Pallas m i nuper donavit;si non fastidis,veni,ut una bibamus".Illa,quae arebat siti,simul ac cognovit vocem laudari suam,cupide advolavit. ctua,agressa e cavo,trepidantem consectata est et leto dedit. c viva quod negaverat tribuit mortua cicada.
Grazie in anticipo :)!
Risposte
Chiudo
Chi non si adatta a vivere rispettando gli altri, per lo più paga il fio della propria arroganza.
La cicala faceva un baccano che dava fastidio alla civetta, solita a cercare cibo di notte e a dormire nel cavo di un albero di giorno. Fu pregata di tacere. Ma prese a sgolarsi molto più forte. Le fu rivolta di nuovo la stessa preghiera, ma lei si scaldò ancora di più. La civetta, come vide che non c'era scampo e che le sue parole non erano tenute in alcun conto, si rivolse contro la strillona con questo tranello: "Dato che il tuo canto non mi lascia dormire - lo si direbbe uscito dalla cetra di Apollo - mi è venuta voglia di bere il nettare che, or non è molto, mi donò Pallade; se non lo disdegni, vieni; beviamolo insieme". Quella, che ardeva di sete, non appena sentì che si lodava la sua voce, si slanciò a volo bramosa. La civetta uscì dal suo buco, si gettò sulla cicala atterrita e tremante, e la uccise. Così, da morta, le concesse quello che le aveva rifiutato da viva.
La cicala faceva un baccano che dava fastidio alla civetta, solita a cercare cibo di notte e a dormire nel cavo di un albero di giorno. Fu pregata di tacere. Ma prese a sgolarsi molto più forte. Le fu rivolta di nuovo la stessa preghiera, ma lei si scaldò ancora di più. La civetta, come vide che non c'era scampo e che le sue parole non erano tenute in alcun conto, si rivolse contro la strillona con questo tranello: "Dato che il tuo canto non mi lascia dormire - lo si direbbe uscito dalla cetra di Apollo - mi è venuta voglia di bere il nettare che, or non è molto, mi donò Pallade; se non lo disdegni, vieni; beviamolo insieme". Quella, che ardeva di sete, non appena sentì che si lodava la sua voce, si slanciò a volo bramosa. La civetta uscì dal suo buco, si gettò sulla cicala atterrita e tremante, e la uccise. Così, da morta, le concesse quello che le aveva rifiutato da viva.
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