Versione "Nobile povertà di Attilio Regolo"

alessioc97
Atilius regulus, cum in africa crebris victoriis Carthaginiensium opes contunderet ac prorogatumsibi, ob bene res gestas, in proximum annum imperium cognosset,senatui scripsit vilicum in agello suo, quem septem iugerum in Pupinia habebat,e vita decessisse. Eadem epistula precabatur ut sibi successor mitteretur,ne, deserto agro, uxor ac liberi sui fame laborarent.Cum haec senatus scivisset, et agrum atilii statim colendum locari et alimenta coniugi eius ac liberis praeberi publice iussit. Haec atilius ob suam honestatem bellique virtutem meritus est . Atilianae virtutis exemplo omnis aetas Romana gloriabitur.

Grazie a tutti!!!

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Ali Q
Ecco a te:

Attilio Regolo, fiaccando (o "mentre fiaccava" ) in Africa con frequenti vittorie le truppe dei Cartaginesi e avendo saputo che il comando, a causa delle cose ben compiute, gli era stato prolungato all'anno successivo, scrisse al senato che il fattore del proprio campicello, che aveva di sette iugeri in Pupinia, era morto.
Con la medesima lettera chiedeva che gli fosse mandato un successore, affinchè, essendo stato trascurato (o abbandonato) il campo, la moglie e i suoi figli non soffrissero di fame.
Avendo il senato saputo queste cose, ordinò pubblicamente sia che il campo di Attilio da coltivare fosse dato in affitto sia che alla sua coniuge e ai figli fossero forniti gli alimenti.
Attilio si meritò queste cose a causa della sua onestà e valore di guerra. Ogni epoca Romana si vanterà dell' esempio ( o con l'esempio) della virtù Attiliana.

Fine. Ciao!!!
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Risposte
Carla Ardizzone
Attilio Regolo, poiché in africa aveva annientato in numerose vittorie le forze (armate) dei cartaginesi e aveva saputo che a causa delle buone gesta, gli era stato prorogato il comando per l’anno successivo, scrisse al senato che il fattore del suo campicello, che di sette iugeri possedeva in pupinia, era morto. Nella stessa lettera pregava che gli venisse mandato un successore perché, lasciato incolto il campo, la moglie e i suoi figli non soffrissero per la fame. Appena il senato venne a conoscenza (di questo), ordinò sia che il campo di Attilio fosse subito dato a coltivare, sia che a spese pubbliche fossero forniti alimenti a sua moglie e ai figli. Di queste cose Attilio fu (è = presente storico) degno per la sua onestà e virtù in guerra. E ogni età di Roma si glorierà per l' esempio di virtù di Attilio.

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