Versione latino: Un flauto maledetto

Liston93
Minerva,cum tibias ex osse cervino confecisset,ad convivium divorum venit ut eos cantu delectaret.Sed,ut buccas inflavit ut in tibias insufflaret,Iuno et Venus eam irridebant quia eius os foedum apparebat.quarecum in Idaeam silvam fugisset ad fontem et suas buccas inflatas in aqua vidisser,tibias abiecit ne amplius ceneret,sonum suaviorem in dies faciebat.Quia sic cantu mirabiliter processerat,Apollinem,poetarum et musicorum deum,provocavit ut secum certaret.Cum ad certamen venissent at Musas iudices adhibuissent ut de victoria iudicarent,Apollo suavissimum sonum ex cithara elicuit et victor evasit.Itaque ut adversarii superbia et arrogantia punirentur,eum ad arborem religavit et cuidam Scythae imperavit ut eum membratim cute exueret.Sanguis autem,qui ex corpore Marsyae profluebat,flumen efficit,quod incolae eius regionis Marsyam eodem nomine appellaverunt.

Grazie 1000...

Risposte
SuperGaara
Sì sì è questa!

Chiudo :hi

sereeeee
spero ke è qst
Minerva, avendo realizzato un flauto dalle ossa di cervo, venne al banchetto degli dei per dilettarli con il canto. Ma, appena infilò la bocca per soffiare nel flauto, Giunone e Venere la irridevano poichè la sua bocca appariva strana. Per tale motivo essendo fuggita nella foresta Idia alla fonte e avendo visto riflessa la sua bocca nell'acqua, gettò il flauto per non vederlo più, emetteva un suono più dolce di giorno in giorno. Poichè il canto procedeva così meravigliosamente, provocò Apollo, dio della musica e poesia, per gareggiare con lui. Venendo alla gara e scegliendo le Muse come giudici perchè giudicassero sulla vittoria, Apollo emise un dolcissimo suono con la cetra e uscì vincitore. E così era punita la superbia e l'arroganza dell'avversario, lo legò ad un albero e ordinò ad uno scita che gli lacerasse le membra. Riempì il fiume di sangue, che usciva dal corpo di Marsia e per questo gli abitanti di quella regione chiamano con lo stesso nome di Marsia.
ciao

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