Versione latino: << l'età dell'oro>> aiutatemi!!!!!
veteres poetae de prima generis humani aetate mira et incredibilia scripserunt.
nam deus Saturnus pricis hominibus vitam beatam sine curis ac laboribus,sine morbis doloribusquemuneri dedit.
itaque heac(nom.=)felix aetas appelata est
nam deus Saturnus pricis hominibus vitam beatam sine curis ac laboribus,sine morbis doloribusquemuneri dedit.
itaque heac(nom.=)felix aetas appelata est
Risposte
dj142:
Gli antichi poeti scrissero molte cose mirabili e incredibili sulla prima età del genere umano. Infatti il dio Saturno, allora re degli dei e degli uomini, diede in dono agli uomini primitivi, una vita beata senza affanni e fatiche, senza malattie e dolori, senza timore della morte. Questà felice età era chiamata "età dell'oro". Infatti allora gli uomini non conoscevano la forza delle tempeste, la violenza dei mari e dei fiumi, nè i fulmini del cielo, ma il clima era sempre mite e salubre, perchè era perennemente primavera. La terra inarata portava copiosi frutti, gli alberi offrivano spontaneamente dolci frutti, in ogni tempo i verdi prati erano ornati da una moltitudine di fiori profumati. Tra gli animali non c'erano inamicizie: i mansueti greggi non temevano non temevano le insidie dei lupi voraci, i feroci leoni dividevano il cibo con i timidi cervi. Ugualmente gli uomini, liberi da ogni affanno e fatica, vivevano concordi in pace: non temevano gli atroci delitti, le armi mortali, le atroci guerre, gli animi e le menti.
ti ringrazio x avermi risposto!!!!!!!!!!!!
Gli antichi poeti scrissero molte cose mirabili e incredibili sulla prima età del genere umano. Infatti il dio Saturno, allora re degli dei e degli uomini, diede in dono agli uomini primitivi, una vita beata senza affanni e fatiche, senza malattie e dolori, senza timore della morte. Questà felice età era chiamata "età dell'oro". Infatti allora gli uomini non conoscevano la forza delle tempeste, la violenza dei mari e dei fiumi, nè i fulmini del cielo, ma il clima era sempre mite e salubre, perchè era perennemente primavera. La terra inarata portava copiosi frutti, gli alberi offrivano spontaneamente dolci frutti, in ogni tempo i verdi prati erano ornati da una moltitudine di fiori profumati. Tra gli animali non c'erano inamicizie: i mansueti greggi non temevano non temevano le insidie dei lupi voraci, i feroci leoni dividevano il cibo con i timidi cervi. Ugualmente gli uomini, liberi da ogni affanno e fatica, vivevano concordi in pace: non temevano gli atroci delitti, le armi mortali, le atroci guerre, gli animi e le menti.