Versione latino: La leggenda di Anna Perenna
Ringrazio in anticipo a chi me la traduce.
Anna, post Didonis sororis mortem, ex aedibus regiis ab Iarba, Numidarum rege, pulsa est, navi Melitam venit, ubi ab incolis benigne accepta est. Sed Pygmalion, eius saevus frater, classe insulam oppugnavit et sororem poposcit. Tum misera mulier rursus vento marisque undis navem commisit et in Latium pervenit,ubi Aeneas cum Lavinia uxore Latinos et Troianos magna iustitia pietateque regebat. Vir Troianus exsulem benigne accepit: "Anna, tuorum et sororis beneficiorum immemor non sum, ideoque semper cara grataque eris". Sed Lavinia invidiam dissimulavit ac insidias hospiti paravit. Tum nocte in somno ante Annae lectum Didonis imago venit et sororem monuit: "Abire propera, soror; tibi enim iniusta nex ab invida regina paratur”.
Anna, post Didonis sororis mortem, ex aedibus regiis ab Iarba, Numidarum rege, pulsa est, navi Melitam venit, ubi ab incolis benigne accepta est. Sed Pygmalion, eius saevus frater, classe insulam oppugnavit et sororem poposcit. Tum misera mulier rursus vento marisque undis navem commisit et in Latium pervenit,ubi Aeneas cum Lavinia uxore Latinos et Troianos magna iustitia pietateque regebat. Vir Troianus exsulem benigne accepit: "Anna, tuorum et sororis beneficiorum immemor non sum, ideoque semper cara grataque eris". Sed Lavinia invidiam dissimulavit ac insidias hospiti paravit. Tum nocte in somno ante Annae lectum Didonis imago venit et sororem monuit: "Abire propera, soror; tibi enim iniusta nex ab invida regina paratur”.
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La leggenda di Anna Perenna
Anna, dopo la morte della sorella Didone, fu cacciata dalla reggia da Iarba, re dei Numidi, con una nave giunse a Malta, dove fu accolta benevolmente dagli abitanti. Ma Pigmalione, il suo crudele fratello, assediò l'isola con una flotta e reclamò la sorella. Allora la sventurata donna affidò nuovamente la nave al vento e alle onde del mare e giunse in Lazio, dove Enea assieme alla moglie Lavinia governava i Latini e i Troiani con grande rettitudine e clemenza. L'uomo Troiano accolse benevolmente l'esule: «Anna, non sono immemore dei benefici tuoi e di tua sorella, e perciò sarai sempre cara e gradita». Ma Lavinia dissimulò la gelosia e tese un'insidia all'ospite. Allora di notte in sogno apparve il fantasma di Didone davanti al letto di Anna e ammonì la sorella: «Affrettati ad andar via, sorella; infatti ti si prepara un'ingiusta morte da parte della gelosa regina».
:hi
Anna, dopo la morte della sorella Didone, fu cacciata dalla reggia da Iarba, re dei Numidi, con una nave giunse a Malta, dove fu accolta benevolmente dagli abitanti. Ma Pigmalione, il suo crudele fratello, assediò l'isola con una flotta e reclamò la sorella. Allora la sventurata donna affidò nuovamente la nave al vento e alle onde del mare e giunse in Lazio, dove Enea assieme alla moglie Lavinia governava i Latini e i Troiani con grande rettitudine e clemenza. L'uomo Troiano accolse benevolmente l'esule: «Anna, non sono immemore dei benefici tuoi e di tua sorella, e perciò sarai sempre cara e gradita». Ma Lavinia dissimulò la gelosia e tese un'insidia all'ospite. Allora di notte in sogno apparve il fantasma di Didone davanti al letto di Anna e ammonì la sorella: «Affrettati ad andar via, sorella; infatti ti si prepara un'ingiusta morte da parte della gelosa regina».
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