Versione latino (96649)
SUCCESSI DEI LEGATI DI CESARE
Caesar T.Labienum legatum in Morinos misit: propter siccitates paludes, Morinorum refugium hieme, exhaustae sunt atque Morini Romana agmina timebant. Labienus eos persuasit et foedus cum Caesare stipulatum est.
Q.Titurius et L. Cotta legati in Menapiorum terras milites duxerunt et agros vastaverunt, frumenta succiderunt et aedificia incenderunt.Menapii se in densas silvas territi abdiderunt atque ultimo autumno ad Caesarem pacis causa (per(fare)la pace) pervenerunt.
Caesar in Belgis hiberna constituit et inimicorum legatis iussit: "Mittite(mandate) ad Latina castra Romanos captivos. Duae(due) tantum civitates ex Britannia obsides miserunt, reliquae Caesaris mandata neglexerunt. Romani legati tunc a duce ad Britannos cum magno numero militum missi sunt. Britanni romanorum multitudine territi in deditionem sine proelio venerunt atque Caesaris iussis oboedierunt
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Successi dei legati di Cesare
Cesare mandò l'ambasciatore Tito Labieno nel territorio dei Morini: a causa della siccità le paludi, rifugio d'inverno dei Morini, si seccarono e i Morini temevano le schiere Romane. Labieno li persuase a che si stipulasse un'alleanza con Cesare.
Gli ambasciatori Quinto Titurio e Lucio Cotta condussero i soldati nei territori dei Menapi e devastarono i campi, falciarono il grano, incendiarono gli edifici. I Menapi, terrorizzati, si rifugiarono nei fitti boschi e alla fine dell'autunno andarono da Cesare per (fare) la pace.
Cesare stabilì i quartieri invernali nei territori dei Belgi e ordinò agli ambasciatori dei nemici: "Mandate all'accampamento Latino i prigionieri Romani". Solo due città della Briannia mandarono gli ostaggi, le altre trascurarono gli ordini di Cesare. Allora gli ambasciatori Romani furono mandati dal comandante con un gran numero di soldati contro i Britanni. I Britanni, spaventati dalla moltitudine di Romani, si arresero senza combattimento e obbedirono agli ordini di Cesare.
:hi
Cristina
Cesare mandò l'ambasciatore Tito Labieno nel territorio dei Morini: a causa della siccità le paludi, rifugio d'inverno dei Morini, si seccarono e i Morini temevano le schiere Romane. Labieno li persuase a che si stipulasse un'alleanza con Cesare.
Gli ambasciatori Quinto Titurio e Lucio Cotta condussero i soldati nei territori dei Menapi e devastarono i campi, falciarono il grano, incendiarono gli edifici. I Menapi, terrorizzati, si rifugiarono nei fitti boschi e alla fine dell'autunno andarono da Cesare per (fare) la pace.
Cesare stabilì i quartieri invernali nei territori dei Belgi e ordinò agli ambasciatori dei nemici: "Mandate all'accampamento Latino i prigionieri Romani". Solo due città della Briannia mandarono gli ostaggi, le altre trascurarono gli ordini di Cesare. Allora gli ambasciatori Romani furono mandati dal comandante con un gran numero di soldati contro i Britanni. I Britanni, spaventati dalla moltitudine di Romani, si arresero senza combattimento e obbedirono agli ordini di Cesare.
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