Versione discorso
Horatus Cocles: Etruscis in urbem ponte Sublicio inrumpentibus, Horatus Cocles extremam eius partem occupavit totumque hostium agmen, donec post tergum abrumperetur, infatigabili pugna sustinuit atque ut patriam periculo inminenti liberatam, vidit, armatus se in Tiberim misit,atque tuto enatare potuit.
Mucius Scaevola:cum a Porsenna rege Etruscorum urbs nostram gravi ac diutino bello urgeretur,Marcius ,castra eius clam ferro cinctus intravit immolantenque ante altaria conatus occidere est. Deprehensus,nec causam adventus sui texit et tormenta quantopere contemneret,ostendit. Perosus enim,ut videtur,dexteram suam,quod eius ministerio in caede regis uti nequisset,iniectam foculo exuri passus est.
Cloelia:Eadem tempestate,adversus eundem hostem et in eodem Tiberi,Cloelia inclitum facinus ausa est. Nam inter ceteras virgines obses hosti Porsenae data,nocturno tempore custodiam egressa,equum conscendit,celerique traiectu fluminis,non solum obsidione,sed etiam metu patriam puella solvit,viris exemplum virtutis proferendo.
Mucius Scaevola:cum a Porsenna rege Etruscorum urbs nostram gravi ac diutino bello urgeretur,Marcius ,castra eius clam ferro cinctus intravit immolantenque ante altaria conatus occidere est. Deprehensus,nec causam adventus sui texit et tormenta quantopere contemneret,ostendit. Perosus enim,ut videtur,dexteram suam,quod eius ministerio in caede regis uti nequisset,iniectam foculo exuri passus est.
Cloelia:Eadem tempestate,adversus eundem hostem et in eodem Tiberi,Cloelia inclitum facinus ausa est. Nam inter ceteras virgines obses hosti Porsenae data,nocturno tempore custodiam egressa,equum conscendit,celerique traiectu fluminis,non solum obsidione,sed etiam metu patriam puella solvit,viris exemplum virtutis proferendo.
Miglior risposta
Ecco a te:
Orazio Coclite: Mentre gli Etruschi irrompevano nella città (Roma) dal ponte Sublicio, Orazio Coclite ne occupò la parte estrema e sostenne con una battaglia instancabile tutta la schiera dei nemici, finché dietro di lui il ponte veniva interrotto, e, appena vide la patria liberata dall'imminente pericolo, si tuffò armato nel Tevere e poté mettersi in salvo nuotando.
Muzio Scevola: Poiché la nostra città era tormentata dal re degli Etruschi, Porsenna, con una opprimente e duratura guerra, Muzio, armatosi di spada, entrò di nascosto nell'accampamento di quello (di Porsenna) e tentò di ucciderlo mentre sacrificava davanti agli altari. Catturato, non nascose il motivo della sua venuta e mostrò fino a che punto disdegnasse le torture. Detestando infatti, come sembra, la sua mano destra, poiché non aveva potuto servirsi della sua funzione nell'uccisione del re, dopo averla posta su un braciere, sopportò che si bruciasse.
Clelia: Nella stessa circostanza, contro lo stesso nemico e nello stesso Tevere, Clelia osò una celebre impresa. Infatti consegnata come ostaggio tra le altre vergini al nemico Porsenna, superato di notte il posto di vigilanza, salì a cavallo e con un veloce attraversamento del fiume, la fanciulla liberò la patria non solo dall'assedio, ma anche dalla paura, offrendo agli uomini un esempio di valore.
:hi
Orazio Coclite: Mentre gli Etruschi irrompevano nella città (Roma) dal ponte Sublicio, Orazio Coclite ne occupò la parte estrema e sostenne con una battaglia instancabile tutta la schiera dei nemici, finché dietro di lui il ponte veniva interrotto, e, appena vide la patria liberata dall'imminente pericolo, si tuffò armato nel Tevere e poté mettersi in salvo nuotando.
Muzio Scevola: Poiché la nostra città era tormentata dal re degli Etruschi, Porsenna, con una opprimente e duratura guerra, Muzio, armatosi di spada, entrò di nascosto nell'accampamento di quello (di Porsenna) e tentò di ucciderlo mentre sacrificava davanti agli altari. Catturato, non nascose il motivo della sua venuta e mostrò fino a che punto disdegnasse le torture. Detestando infatti, come sembra, la sua mano destra, poiché non aveva potuto servirsi della sua funzione nell'uccisione del re, dopo averla posta su un braciere, sopportò che si bruciasse.
Clelia: Nella stessa circostanza, contro lo stesso nemico e nello stesso Tevere, Clelia osò una celebre impresa. Infatti consegnata come ostaggio tra le altre vergini al nemico Porsenna, superato di notte il posto di vigilanza, salì a cavallo e con un veloce attraversamento del fiume, la fanciulla liberò la patria non solo dall'assedio, ma anche dalla paura, offrendo agli uomini un esempio di valore.
:hi
Miglior risposta
Risposte
Di niente ;) Se dovessi trovare altro o avessi il tempo per tradurlo, ti dirò!
Lo so ..pero a me appunto mi servirebbe l altra parte !! Grazie comunque :)
Le prime righe sono state già tradotte qui : https://forum.skuola.net/latino/versione-latino-103176.html