Versione di livio 2

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Lunapazza95
Lunapazza95
10 lug 2013, 14:39
potreste aiutarmi per favore :

Q.Fabius Maximus dictator iterum,vocato senatu,patres edocuit,plus neglegentia caerimoniarum auspiciorumque quam temeritate atque inscitia C.Flaminium consulem peccavisse;cum autem dixisset ipsos deos iterum consulendos esse,quae piacula irae deorum essent,pervicit,ut decemviri libros Sibyllinos adire iuberentur. Qui,inspectis fatalibus libris,patribus rettulerunt,votum Marti de integro faciendum esse,et Iovi ludos magnos et aedes Veneri Erycinae ac Menti vovendas esse,et supplicationem lectisterniumque habendum esse,si bellatum esset prospere. Ex collegii pontificum sententia M.Aemilius praector a senatu iubetur curare,ut omnia ea mature fiant.
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ShattereDreams
ShattereDreams
11 lug 2013, 05:03
Quinto Fabio Massimo, dittatore per la seconda volta, convocato in Senato, informò i senatori che il console C. Flaminio aveva errato più per l'indifferenza verso i riti religiosi e gli auspici che per temerarietà ed incompetenza; avendo inoltre detto che si dovevano consultare nuovamente gli stessi dei, ottenne che si ordinasse ai decemviri di consultare i libri Sibillini. I quali (riferito ai decemviri), esaminati i libri profetici, riferirono ai senatori che si doveva fare di nuovo il voto a Marte, che si dovevano dedicare solenni spettacoli a Giove e templi a Venere Ercinia e a Mente (è una dea), e che si doveva tenere una preghiera pubblica e un lettisternio, se si fosse combattuto prosperamente. Secondo il parere del collegio dei pontefici, il senato ordina al pretore M. Emilio di fare in modo che tutte le cose siano fatte per tempo.



:hi
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Lunapazza95
Lunapazza95
11 lug 2013, 06:37
:)grazie mille..
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