Versione di Latino - Protesilao e Laodamia - Sconosciuto
Salve a tutti! Sono nuovo e ho già provato a cercare la correzione di questa versione, ma pare che non ve ne sia traccia su Internet...
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Cum Achivi classem ad Troiana litora adpulissent, ceteris cunctantibus, Protesilaus primus e navi prosiluit et ab Hectore conofestim est interfectus. Uxor eius Laodamia, Acasti filia, cum id audisset, deos precata est ut sibi cum marito mortuo per aliquot horas colloqui liceret. Id cum impetravisset, Mercurius ad eam defunctum virum ex Inferis reduxit, cum quo illa collocuta est. Sed, cum iterum obiisset Protesilaus, illa viduitatis solitudinem pati non valuit. Itaque fecit sibi simulacrum aeneum, Protesilao simile, et in thalamo posuit, ubi illud colere coepit. Cum famulus, matutino tempore, poma ei adferens, per rimam aspexisset vidissetqueeam simulacrum tenentem atque osculantem, nuntiavitAchastro patri aem moechum in cubicolo habere. Qui, cum venisset et in thalamum prorupisset, vidit effigiem Protesilai et, ne diutis mulier, dolorem non sunstinens, se immisit atque flammis consumpta est.
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Perdonatemi per eventuali errori, ma vado di fretta... :(
Comunque ho fatto in tempo a ricontrollare, e non penso ci siano errori...
Grazie mille per il vostro lavoro! ^_^
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Cum Achivi classem ad Troiana litora adpulissent, ceteris cunctantibus, Protesilaus primus e navi prosiluit et ab Hectore conofestim est interfectus. Uxor eius Laodamia, Acasti filia, cum id audisset, deos precata est ut sibi cum marito mortuo per aliquot horas colloqui liceret. Id cum impetravisset, Mercurius ad eam defunctum virum ex Inferis reduxit, cum quo illa collocuta est. Sed, cum iterum obiisset Protesilaus, illa viduitatis solitudinem pati non valuit. Itaque fecit sibi simulacrum aeneum, Protesilao simile, et in thalamo posuit, ubi illud colere coepit. Cum famulus, matutino tempore, poma ei adferens, per rimam aspexisset vidissetqueeam simulacrum tenentem atque osculantem, nuntiavitAchastro patri aem moechum in cubicolo habere. Qui, cum venisset et in thalamum prorupisset, vidit effigiem Protesilai et, ne diutis mulier, dolorem non sunstinens, se immisit atque flammis consumpta est.
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Perdonatemi per eventuali errori, ma vado di fretta... :(
Comunque ho fatto in tempo a ricontrollare, e non penso ci siano errori...
Grazie mille per il vostro lavoro! ^_^
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Cum Achivi classem ad Troiana litora adpulissent, ceteris cunctantibus, Protesilaus primus e navi prosiluit et ab Hectore conofestim est interfectus. Uxor eius Laodamia, Acasti filia, cum id audisset, deos precata est ut sibi cum marito mortuo per aliquot horas colloqui liceret. Id cum impetravisset, Mercurius ad eam defunctum virum ex Inferis reduxit, cum quo illa collocuta est. Sed, cum iterum obiisset Protesilaus, illa viduitatis solitudinem pati non valuit. Itaque fecit sibi simulacrum aeneum, Protesilao simile, et in thalamo posuit, ubi illud colere coepit. Cum famulus, matutino tempore, poma ei adferens, per rimam aspexisset vidissetque eam simulacrum tenentem atque osculantem, nuntiavitAchastro patri aem moechum in cubicolo habere. Qui, cum venisset et in thalamum prorupisset, vidit effigiem Protesilai et, ne diutius filia dolore torqueretur, iussit signum , pyra exstructa, comburi, quo se Laudamia, dolorem non sustinens, se immisit atque flammis consumpta est.
questa parte non era scritta...Dante Revill
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Essendo gli Achei approdati alle coste troiane, mentre gli altri esitavano, Protesilao per primo balzò giù dalla nave e subito fu ucciso da Ettore. Sua moglie Laodamia, figlia di Acasto, dopo che ebbe sentito ciò, implorò gli dèi che le fosse concesso di avere un colloquio ( lett. parlare ) col marito morto per alcune ore. Avendo ottenuto ciò, Mercurio le riportò dagli Inferi il marito morto, col quale lei parlò. Ma, essendo Protesilao morto per una seconda volta, non ebbe la forza di sopportare la solitudine della vedovanza. E così si costruì una statua di bronzo, simile a Protesilao, e la pose nella camera nuziale, dove cominciò a venerarla. Poichè un servo che, di mattina, le portava dei frutti, aveva guardato attraverso una fessura e aveva visto che lei teneva in mano la statua e la baciava, riferì al padre Acasto che lei aveva un amante nella stanza. E quello, essendo arrivato e avendo fatto irruzione nella stanza nuziale, vide l'immagine di Protesilao e, affinchè la figlia non fosse tormentata dal dolore più a lungo, ordinò che fosse bruciata la statua, una volta costruita una pira, dove Laodamia, non sopportando il dolore, si gettò e fu consumata dalle fiamme.
ciao Dante Revill :hi
questa parte non era scritta...Dante Revill
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Essendo gli Achei approdati alle coste troiane, mentre gli altri esitavano, Protesilao per primo balzò giù dalla nave e subito fu ucciso da Ettore. Sua moglie Laodamia, figlia di Acasto, dopo che ebbe sentito ciò, implorò gli dèi che le fosse concesso di avere un colloquio ( lett. parlare ) col marito morto per alcune ore. Avendo ottenuto ciò, Mercurio le riportò dagli Inferi il marito morto, col quale lei parlò. Ma, essendo Protesilao morto per una seconda volta, non ebbe la forza di sopportare la solitudine della vedovanza. E così si costruì una statua di bronzo, simile a Protesilao, e la pose nella camera nuziale, dove cominciò a venerarla. Poichè un servo che, di mattina, le portava dei frutti, aveva guardato attraverso una fessura e aveva visto che lei teneva in mano la statua e la baciava, riferì al padre Acasto che lei aveva un amante nella stanza. E quello, essendo arrivato e avendo fatto irruzione nella stanza nuziale, vide l'immagine di Protesilao e, affinchè la figlia non fosse tormentata dal dolore più a lungo, ordinò che fosse bruciata la statua, una volta costruita una pira, dove Laodamia, non sopportando il dolore, si gettò e fu consumata dalle fiamme.
ciao Dante Revill :hi