VERSIONE DI LATINO PER DOMANI! Qualcuno mi aiuta per favore??
VERSIONE DI LATINO PER DOMANI! qualcuno mi aiuta per favore??
Omnibus nota est fabula illa, quam de Arione nobis tradiderunt veteres scriptores. Erat Arion clarus citharoedus qui periturus erat sed , diis iuvantibus, postea Corinthi apud regem Periandrum multos annos vixit. Aliquando navem conscendit, ut Italia in Graeciam navigaret sed nautae, cupidi pecuniae eius, in mari alto eum circumsteterunt divitias vitamque ab eo petentes Enim, cum Arion in patriam revertere statuisset, sarcinulis alligatis, tyrannus, quem eius carmina tot annos delectaverant, ei plurimas divitias dedit. Cum Arion vidisset nautas, invidia et avaritia motos, procedere contra se et contra suam vitam coniurare ut arriperent divitias de puppi celeri saltu in mare desiluit, cum carmen ultimum cantavisset; delphini autem, qui circa navem natabant, cantu pulchro tacti, eum dorso cum suscepissent, incolumem Corinthum ad tyrannum Periandrum reportaverunt., qui Arionis rem cognivit Sed post aliquot dies navis, qua Arion vectus erat, tempestate impulsa, Corinthum appulit. Rex iussit eos nautas improbos, ad se vocari et rogavit ut iudices in reos inquirerent Itaque, cum mendaces illos invenisset, crudeliter punivit, ut poenam sceleris sui luerent.
Omnibus nota est fabula illa, quam de Arione nobis tradiderunt veteres scriptores. Erat Arion clarus citharoedus qui periturus erat sed , diis iuvantibus, postea Corinthi apud regem Periandrum multos annos vixit. Aliquando navem conscendit, ut Italia in Graeciam navigaret sed nautae, cupidi pecuniae eius, in mari alto eum circumsteterunt divitias vitamque ab eo petentes Enim, cum Arion in patriam revertere statuisset, sarcinulis alligatis, tyrannus, quem eius carmina tot annos delectaverant, ei plurimas divitias dedit. Cum Arion vidisset nautas, invidia et avaritia motos, procedere contra se et contra suam vitam coniurare ut arriperent divitias de puppi celeri saltu in mare desiluit, cum carmen ultimum cantavisset; delphini autem, qui circa navem natabant, cantu pulchro tacti, eum dorso cum suscepissent, incolumem Corinthum ad tyrannum Periandrum reportaverunt., qui Arionis rem cognivit Sed post aliquot dies navis, qua Arion vectus erat, tempestate impulsa, Corinthum appulit. Rex iussit eos nautas improbos, ad se vocari et rogavit ut iudices in reos inquirerent Itaque, cum mendaces illos invenisset, crudeliter punivit, ut poenam sceleris sui luerent.
Risposte
E' nota a tutti quella celebre storia che gli antichi scrittori ci hanno tramandato su Arione. Arione era un celebre citaredo che stava per morire ma, con l'aiuto degli dei, in seguito visse a Corinto per molti anni presso il re Periandro. Un giorno si imbarcò, per navigare dall'Italia alla volta della Grecia ma i marinai, desiderosi del suo denaro, in alto mare lo circondarono reclamando da lui la ricchezza e la vita. Infatti, poiché Arione aveva deciso di ritornare in patria, dopo aver preparato dei piccoli bagagli, il tiranno, che i suoi (= di Arione) canti avevano dilettato per tanti anni, gli diede una grandissima ricchezza. Avendo Arione visto che i marinari, mossi da invidia e avidità, avanzavano contro di lui e congiuravano contro la sua vita per appropriarsi della ricchezza, con un rapido salto dalla poppa si tuffò in mare, dopo aver cantato l'ultimo canto; ma i delfini, che nuotavano vicino alla nave, emozionati dal bel canto, dopo averlo preso sul dorso, lo riportarono sano e salvo a Corinto dal tiranno Periandro, il quale apprese la vicenda di Arione. Ma dopo alcuni giorni la nave, su cui Arione aveva viaggiato, spinta da una tempesta, approdò a Corinto. Il re ordinò che quei marinai malvagi fossero condotti a sé e chiese che i giudici facessero delle indagini sugli imputati. E così, poiché quelli furono trovati bugiardi, li punì spietatamente, affinché scontassero la pena della propria malvagità.
:hi
:hi
Grazie ShattereDreams, aspetterò :)
Non preoccuparti, adesso provvedo a tradurla letteralmente
Grazie mille! Ma la traduzione non coincide con la versione!
A tutti è nota quella storia, che gli antichi scrittori ci tramandarono su Arione. Arione fu un nobilissimo poetae cantore che visse per molti anni a corinto presso il re Periandro. Avendo deciso di tornare in patria e imbarcandosi già da Corinto, il tiranno che i suoi versi avevano dilettato per tanti anni, gli diede molte ricchezze. Avendo quelle viste i marinari di quella nave, con cui il poeta navigava in patria, mossi dall'invidia e dall'avarizia, congiurarono contro la sua vita per togliergli il denaro e i doni che gli aveva donato Periandro. Subito avendo visto che quelli procedevano armati di (sicis) contro di lui, Arione si gettò dalla poppa con un veloce salto in mare, i delfini tuttavia che (come è del proprio costume) nuotavano vicino alla nave, avendolo preso sul dorso, lo portarono incolume a corinto da tiranno Periandro. Ma dopo alcuni giorni, avendo una violentissima tempesta trasportato quella nave i cui marinai avevano tentato di uccidere Arione alle coste di Corinto, Periandro prese tutti i rapitori e li punì con il supplizio perchè pagassero la pena della propria colpa.
:hi :hi
:hi :hi