Versione di latino: ingresso dei romani nella dissidente arpi

carotinaaaaaax
q. fabius consul primum arpos maluit oppugnare. Perspiciens ex propinquo situm urbis moeniaque, quae pars tutissima moenibus erat, quia maxime neglectam custodia vidit, eam potissimum oppugnare statuit. Centuriones autem validissimi ex toto exercitu delecti sunt, quibus tribuni viri fortissimi praeerant.Fabius militum manum idoneam iis attribuit eosque, multa nocte, ad eum locum scalas iussit ferre, ubi porta humiliore et angustiore aditus erat in infrequentem urbis viam; DEINDE MURUM TRASCENDERE ET PORTAS EX INTERIORE PARTE APERIRE AUT CLAUSTRA REFRINGERE, POSTREMOO CORNU SIGNUM IMPROVISUS CUSTODES VIGILESQUE E STATIONIBUS SUBFUGERE IN TECTA COEGIT ET SONITUPRIMO LARGIORIS PROCELLAE EXAUDIRI PHOHIBUIT STREPITUM EFFRIGENTIUM PORTAM, DEINDE LENTIOR AEQUALIORQUE ACCIDENS AURIBUS, MAGNAM PORTEM HOMINUM SOPIVIT. CUM PRIMUM MILITES PORTAM TENUERUNT, UT CORNICINES CANERENT TRIBUNI. TUM FABIUS CONSUL LEGIONES PRODUXIT ET IN YìURBEM PENETRAVIT.

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ShattereDreams
Il console Quinto Fabio in primo luogo preferì assediare Arpi. Esaminando da vicino la posizione e le mura della città, decise di assalire principalmente quella che era la zona più protetta dalle mura, poiché la vide enormemente trascurata dal corpo di guardia. Inoltre furono scelti i centurioni più forti di tutto l'esercito, ai quali erano a capo i tribuni, uomini assai coraggiosi. Fabio assegnò loro un manipolo appropriato di soldati e, a notte inoltrata, ordinò che portassero le scale in quel luogo, dove vi era un ingresso, attraverso una porta piuttosto bassa e stretta, su una via poco frequentata della città;


Ho tradotto fino a "viam", ricontrolla BENE e riscrivi tutta la parte in maiuscolo perché ho notato numerose imprecisioni.
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