Versione di latino 2 (86391)

Romy1997
mi traducete x favore questa versione:

Pericli, Xanthippi filio, clari Athenensium ducis, bona indoles nobilesque mores erant. Iuvenis libenter de litteris disserebat et frequentibus largitionibus civium benevolentiam sibi comparabat. Statim ad popularium partes accessit et imperium Athenis celeriter occupavit. Disertus orator ac prudens imperator, Athenas rexit mirabili consilio, urbem splendidis marmoreis aedibus ornavit ac magnificam reddidit. Omni cura bella vitavit et saepe dixit:"Si cives mei sapientiae admonitionibus paruerint, numquam bella gerent, ad armis Atticae fines custodient ac defendent".Pestilentia decessit Peloponnesiaco bello. Periclis autem repentina mors Athenarum perniciei causa fuit: Athenienses enim, Periclis consiliorum immemores, statim Alcibiadis verbis aures dediderunt et ingenti classe copias suas in Siciliam traiecerunt. At expeditio infelicem finem habuit: in hostium insidias Athenienses ceciderunt et fere omnes libertatem vitamque amiserunt.

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Ali Q
Solo qualche piccolissima correzione di poco conto (brava, Coccollna, ottima traduzione!)

Pericle, figlio di Santippe, famoso comandante degli Ateniesi, aveva(dativo di possesso) buona indole e nobili costumi. Il giovane parlava piacevolmente di letteratura, e si procurava la benevolenza dei cittadini con frequenti elargizioni. Subito si schierò dalla parte dei popolari e prese velocemente il potere ad Atene. Eloquente oratore e prudente generale, resse Atene con mirabile giudizio e ornò la città di (o con) splendidi templi di marmo e la rese magnifica. Con ogni cura evitò guerre e spesso disse: " se i miei (con)cittadini obbediranno alle ammonizioni della saggezza ("mia" non c'è), mai faranno guerre, custodiranno e difenderanno con le armi i confini dell'attica. Mori per pestilenza nella guerra del Peloponneso. La repentina morte di Pericle fu poi (autem) causa della rovina degli ateniesi: gli ateniesi, infatti, immemori dei consigli di Pericle, subito prestarono orecchie alle parole di Alcibiade e trasportarono le loro truppe con una flotta ingente in Sicilia. Ma la spedizione ebbe una fine infelice: gli ateniesi caddero nelle insidie dei nemici e quasi (fere) tutti persero la libertà e la vita.
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A Pericle, figlio di Santippe, famoso comandante degli Ateniesi, erano buona indole e nobili costumi. Il giovane parlava piacevolmente di letteratura, e si procurava la benevolenza dei cittadini con frequenti elargizioni. Subito si schierò dalla parte dei popolari e prese velocemente il potere ad atene. L'eloquente oratore e il prudente generale resse atene con mirabile giudizio e curò la città di splendidi tempi di marmo e la rese magnifica. con ogni cura evitò guerre e spesso disse: " se i miei cittadini obbediranno alle ammonizioni della mia saggezza, mai faranno guerre, custodiranno e difenderanno con le armi i confini dell'attica. mori per pestilenza nella guerra del Peloponneso. la repentina morte di pericle fu causa della rovina degli ateniesi: gli ateniesi, infatti, immemori dei consigli di Pericle, subito prestarono orecchie alle parole di Alcibiade e trasportarono le loro truppe con una flotta ingente in Sicilia. ma la spedizione ebbe una fine infelice: gli ateniesi caddero nelle insidie dei nemici e tutti persero la libertà e la vita.

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