Versione di Cesare (1658)
Ciao a tutti raga!
già una volta mi avete aiutato con latino e siete stati eccezionali, per domani ho da tradurre una versione di Cesare, i titolo è "Usi e costumi dei Germani"
inizia così:
"Germani agricolturae non student, maiorque pars eorum vicyus in lacte......
e finisce:
....ut animi plebem contineant, cum suas quisque opes cum potentissimis aequari videat."
vi ringrazio in anticipo ;)
già una volta mi avete aiutato con latino e siete stati eccezionali, per domani ho da tradurre una versione di Cesare, i titolo è "Usi e costumi dei Germani"
inizia così:
"Germani agricolturae non student, maiorque pars eorum vicyus in lacte......
e finisce:
....ut animi plebem contineant, cum suas quisque opes cum potentissimis aequari videat."
vi ringrazio in anticipo ;)
Risposte
e come volevasi dimostrare siete dei fenomeni!
grazie mille aleio ;)
grazie mille aleio ;)
Ecco a te...
I germani non si occupano della coltivazione dei campi, la maggior parte del loro vitto consiste in latte, formaggio e carne. E nessuno ha una determinata estensione di terreno o terre proprie, ma i magistrati e i capi attribuiscono di anno in anno la quantità di terreno e nel luogo in cui sembra opportuno alle famiglie e alle parentele degli uomini che vivono insieme, e dopo un anno li obbligano a trasferirsi altrove. Adducono molte ragioni di questa usanza: affinché, presi dalla lunga abitudine, non sostituiscano l'agricoltura al desiderio di fare guerra; affinché non desiderino procurarsi campi vasti e i più potenti non scaccino dai possedimenti i più deboli; affinché non costruiscano le case con troppa cura per evitare il freddo e il caldo; affinché non sorga alcuna brama di denaro, motivo per cui nascono fazioni e dissensi; affinché trattengano la plebe con equanimità dato che ciascuno vede che le sue ricchezze sono uguali a quelle dei più facoltosi.
I germani non si occupano della coltivazione dei campi, la maggior parte del loro vitto consiste in latte, formaggio e carne. E nessuno ha una determinata estensione di terreno o terre proprie, ma i magistrati e i capi attribuiscono di anno in anno la quantità di terreno e nel luogo in cui sembra opportuno alle famiglie e alle parentele degli uomini che vivono insieme, e dopo un anno li obbligano a trasferirsi altrove. Adducono molte ragioni di questa usanza: affinché, presi dalla lunga abitudine, non sostituiscano l'agricoltura al desiderio di fare guerra; affinché non desiderino procurarsi campi vasti e i più potenti non scaccino dai possedimenti i più deboli; affinché non costruiscano le case con troppa cura per evitare il freddo e il caldo; affinché non sorga alcuna brama di denaro, motivo per cui nascono fazioni e dissensi; affinché trattengano la plebe con equanimità dato che ciascuno vede che le sue ricchezze sono uguali a quelle dei più facoltosi.
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