VERSIONE DA TRADURRE!
Simonides,clarus poeta,cenabat forte Crannone,in Thessalia,apud Scopam,nobilem et divitem virum,qui in Olympiae certaminibus magnam obtinuerat victoriam,Inter epulas,summa cum convivarum delectatione,poeta in laudem victoris praeclarum carmen recitavi,in quo Castorem et Pollucem,certaminum patronos,tamquam auctores illius victoriae celebravit non minus quam victorem.Carmen igitur displicuit Scopae,qui sordide poetae clamavit:.At paulo post ,dum cenam ministrant,servus ad Simonidem venit eique nuntiat:.Surgit et accurrit ad ostium Simonides,neminem videt;interea magno fragore tectum conclavis concidit,Scopas cum omnibus amicis mortem invenit,solus Simonides salvus evasit.
vi pregoo!!!!
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Risposte
Simonide, un famoso poeta, cenava per caso a Crannone, in Tessaglia, a casa di Scopas, un uomo nobile e ricco, che aveva ottenuto una grande vittoria alle Olimpiadi, fra i bendidio, con grande apprezzamento da parte dei convitati, il poeta recitò un famosissimo carme, nel quale celebrò Castore e Polluce, patroni dei guerrieri, come fautori della sua vittoria non meno che del vincitore. Il carme però non fu di gradimento a Scopas, che disse sordidamente al poeta: . ma poco dopp, mentre la cena stava continuando, arrivò da Simonide un servo e gli disse: . Simonide si alzò e si diresse alla porta, non vide anima viva; nel mentre cadde il tetto della baracca con un grande fragore, Scopas e tutti gli amici morirono, solo Simonide se ne andò salvo.
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