Una versione da correggere

intrigo
Sarei grata se qlcn volesse controllare la traduzione e fosse così sincero da dare il suo giudizio da 1 a 10. Non è una delle migliori.... ma sono curiosa di conoscere la vs opinione. Grazie mille :dontgetit

Vercingetorige organizza la rivolta contro i romani.

Vercingetorix Celtilli filius, Arvernus, summae potentiae adulescens, cuius pater principatum totius Galliae obtinuerat et ob eam causam, quod regnum adpetebat, a civitate erat interfectus, convocatis suis clientibus facile incendit. Cognito eius consilio ad arma concurritur. Prohibetur a Gobannitione patruo suo reliquisque principibus, qui hanc temptandam fortunam non existimabant, expellitur ex oppido Gergovia. Non desistit tamen atque in agris habet dilectum egentium ac perditorum. Hac coacta manu, quoscumque adit ex civitate, ad suam sententiam perducit; hortatur ut communis libertatis causa arma capiant, magnisque coactis copiis adversarios suos, a quibus paulo ante erat eiectus, expellit ex civitate. Rex ab suis appellatur. Dimittit quoque versus legationes; obtestatur ut in fide maneant. Celeriter sibi Senones, Parisios, Pictones, Cadurcos, Turonos, Aulercos, Lemovices, Andes reliquosque omnes, qui Oceanum attingunt, adiungit; omnium consensu ad eum defertur imperium.

Traduzione (premetto ke so già che l'ultima frase è sbagliata)
Vercingetorige, figlio di Celtillo, degli Arverni, giovane di grande forza, di cui il padre aveva mantenuto il principato di tutta la Gallia e per questo motiva, poiché desiderava il regno, venne ucciso dalla popolazione, convocati i suoi clientes, irritò facilmente. Venuta a sapere la sua decisione, corse alle armi, Venne vietato da Gobannizione, suo zio, e dai restanti più ragguardevoli, i quali non apprezzavano questa tentata fortuna; venne cacciato dalla città di Gergovia; tuttavia non desistette e nei campi fece una leva di poveri e di ribaldi. Tenuta questa in suo potere, andò dalla popolazione e attivò altri dalla sua parte; li invitò affinché prendessero le armi per la comune libertà, e raccolte grandi truppe, cacciò dalla popolazione i suoi avversari, dai quali era stato allontanato poco prima. Venne chiamato re dai suoi. Andò anche verso le legazioni, supplicò affinché restassero fedeli. Velocemente unì a sé i Senoni, i Parisii, i Pittoni, i Cardurci, i Turoni, gli Aulerci, gli Andi, i Lemovici e tutti i restanti che toccavano l’Oceano; il comando di tutti lo fece condurre in basso da una congiura. (il comando viene affidato a lui per consenso generale)

Risposte
Gabriele77yyy
We sbrega fioi

intrigo
Ringrazio molto silmagister, purtroppo la mia prof. di latino non è stata dello stesso parere e ho preso un bel 4 (quattro) :wall Me l'ha consegnata dopo le feste di Natale. Almeno non mi ha rovinato le feste.

silmagister
Vercingetorige organizza la rivolta contro i romani.

Vercingetorix Celtilli filius, Arvernus, summae potentiae adulescens, cuius pater principatum totius Galliae obtinuerat et ob eam causam, quod regnum adpetebat, a civitate erat interfectus, convocatis suis clientibus facile incendit. Cognito eius consilio ad arma concurritur. Prohibetur a Gobannitione patruo suo reliquisque principibus, qui hanc temptandam fortunam non existimabant, expellitur ex oppido Gergovia. Non desistit tamen atque in agris habet dilectum egentium ac perditorum. Hac coacta manu, quoscumque adit ex civitate, ad suam sententiam perducit; hortatur ut communis libertatis causa arma capiant, magnisque coactis copiis adversarios suos, a quibus paulo ante erat eiectus, expellit ex civitate. Rex ab suis appellatur. Dimittit quoque versus legationes; obtestatur ut in fide maneant. Celeriter sibi Senones, Parisios, Pictones, Cadurcos, Turonos, Aulercos, Lemovices, Andes reliquosque omnes, qui Oceanum attingunt, adiungit; omnium consensu ad eum defertur imperium.


Vercingetorige, figlio di Celtillo, degli Arverni, giovane di grande forza, di il cui padre aveva mantenuto ottenuto il principato di tutta la Gallia e per questo motivo, poiché desiderava il regno, venne era stato ucciso dalla popolazione, convocati i suoi sudditi, irritò facilmente li incitò facilmente . Venuta a sapere la sua decisione, corse si corre alle armi, Venne vietato ostacolato da Gobannizione, suo zio, e dai restanti principi, i quali non apprezzavano questa tentata fortuna ritenevano che non si dovesse tentare ( temptandam è perifrastica passiva = dovere) questa opportunità; venne cacciato dalla città di Gergovia; tuttavia non desistette e nei campi fece una leva di poveri e di ribaldi. Tenuta questa in suo potere Raccolto questo manipolo, andò dalla popolazione e attivò altri dalla sua parte trascina alla propria causa tutti quelli che incontra tra la popolazione; li invitò affinché prendessero a prendere ( 'ut' dip. da verbi come 'hortor' è completivo )le armi per la comune libertà, e raccolte grandi truppe, cacciò dalla popolazione città i suoi avversari, dai quali era stato allontanato poco prima. Venne chiamato re dai suoi. Andò anche verso le legazioni Inviò anche (gente) alle ambascerie; supplicò affinché che restassero ( 'ut' dip. da verbi come 'obtestor' è completivo ) fedeli. Velocemente unì a sé i Senoni, i Parisii, i Pittoni, i Cardurci, i Turoni, gli Aulerci, gli Andi, i Lemovici e tutti i restanti che toccavano confinano con l’Oceano; il comando di tutti lo fece condurre in basso da una congiura.. Il comando viene affidato a lui per consenso generale.

ciao intrigo :hi ...potrebbe essere un 5/6

alessandroass
Esagerata!
Non bisogna scoraggiarsi mai.

intrigo
Ti ringrazio molto. Mi sento una frana. Da uno a dieci..... 4. :dontgetit

alessandroass
Ciao, ti propongo un'altra traduzione:

Vercingetorix Celtilli filius, Arvernus, summae potentiae adulescens, cuius pater principatum totius Galliae obtinuerat et ob eam causam, quod regnum adpetebat, a civitate erat interfectus, convocatis suis clientibus facile incendit. Cognito eius consilio ad arma concurritur. Prohibetur a Gobannitione patruo suo reliquisque principibus, qui hanc temptandam fortunam non existimabant, expellitur ex oppido Gergovia. Non desistit tamen atque in agris habet dilectum egentium ac perditorum. Hac coacta manu, quoscumque adit ex civitate, ad suam sententiam perducit; hortatur ut communis libertatis causa arma capiant, magnisque coactis copiis adversarios suos, a quibus paulo ante erat eiectus, expellit ex civitate. Rex ab suis appellatur. Dimittit quoque versus legationes; obtestatur ut in fide maneant. Celeriter sibi Senones, Parisios, Pictones, Cadurcos, Turonos, Aulercos, Lemovices, Andes reliquosque omnes, qui Oceanum attingunt, adiungit; omnium consensu ad eum defertur imperium.

Vercingetorìge, figlio di Celtillo, Arverno, giovane di grandissimo prestigio, il cui padre aveva detenuto il sommo potere in tutta la Gallia e per questo motivo, (ossia) perché aspirava al regno, era stato ucciso dai (suoi) concittadini, convocati i suoi clienti, (li) infiammò facilmente. Conosciuta la sua intenzione, si corre alle armi. Viene ostacolato da suo zio Gobannizione e dagli altri capi, che non ritenevano si dovesse tentare questa avventura, (e) viene cacciato dalla città di Gergovia. Tuttavia non si dà per vinto e nelle campagne tiene una leva di miserabili e disperati.[0] Radunato questo contingente, guadagna alla sua causa tutti i cittadini che incontra; (li) esorta a prendere le armi per la libertà comune, e, riunite grandi forze militari, espelle dalla città i suoi avversari, dai quali poco prima era stato cacciato. Viene proclamato re dai suoi. Manda dappertutto delle ambascerie; supplica (gli alleati) di mantenersi fedeli. Rapidamente unisce a sé i Sènoni, i Parisii, i Pittoni, i Cadurci, i Turoni, gli Aulerci, i Lemovici, gli Andi e tutti gli altri che vivono sulla costa dell’Oceano; per consenso generale il comando viene affidato a lui.

:hi


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