Un violento scambio epistolare tra Dario e Alessandro - Curzio Rufo

Annapirrosi
Xerxes, navali proeli victus, Mardonium tamen reliquit in Graecia . Mardonius vastavit urbes, agros ussit. Vos impia enim bella sucipitis. Arma habetis, magnum exercitum habetis; tamen tu, tanti exercitus rex, multis talentis percussorem in me emisti. Ego repello igitur bellum, non indico. Et di quoque pro meliore causa stant: ego magnam partem Asiae in dicionem redegi meam, te acie vici. Ne belli quidem in me iura servavisti;tamen, si veneris supplex (se ti presenterai supplice), et matrem et coniugem et liberos sine pretio recepturum esse promitto. Et vincere et consulere victis scio. Te committere nobis times sed nos promittimus impune venturum. De cetero, cum mihi scribes, memento non solum regi te, sed etiam tuo regi scribere

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ShattereDreams
Serse, pur essendo stato sconfitto in un combattimento navale, lasciò tuttavia Mardonio in Grecia. Mardonio devastò le città, bruciò i campi. Voi infatti intraprendete guerre empie. Avete le armi, avete un grande esercito; tuttavia tu, re di un così grande esercito, hai assoldato con molti talenti un sicario contro di me. Perciò io rifuggo la guerra, non la dichiaro. E anche gli dei stanno dalla parte giusta: io ho ridotto in mio potere gran parte dell'Asia, ho vinto te in campo. Non hai neppure rispettato i diritti di guerra nei miei confronti; tuttavia se ti presenterai supplice, prometto che riavrai senza riscatto tua madre, tua moglie e i tuoi figli. So sia vincere che provvedere ai vinti. Hai paura di affidarti a noi ma noi promettiamo che verrai senza pericolo. Per il resto, quando mi scriverai, ricorda che scrivi non solo ad un re, ma anche al tuo re.


:hi
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