Un piccolo dubbio formale
Scusate sono mal messo con l'analisi logica.
Come faccio a distinguere un complemento di qualità da un attributo?
Per esempio, nella frase:
La superstizione è indizio di animo debole
la parola "debole" è attributo o complemento di qualità?
Perché se fosse attributo prenderebbe il caso, il numero ed il genere di animo, se invece fosse complemento di qualità andrebbe al genitivo e allora?
Come faccio a distinguere un complemento di qualità da un attributo?
Per esempio, nella frase:
La superstizione è indizio di animo debole
la parola "debole" è attributo o complemento di qualità?
Perché se fosse attributo prenderebbe il caso, il numero ed il genere di animo, se invece fosse complemento di qualità andrebbe al genitivo e allora?
Miglior risposta
Per me non è così; la frase "la superstizione è indizio di animo debole" significa, utilizzando sinonimi, che la superstizione è segnale/segno/manifestazione di un animo debole. "Di un animo debole" non indica una qualità della superstizione, bensì specifica di cosa è indizio la stessa, tant'è vero che il complemento di specificazione risponde alla domanda: di chi? di che cosa? (è indizio di che cosa? -> di un animo debole)
Diverso è l'esempio "È un medico di grande umanità", in cui "di grande umanità" indica una qualità del medico.
Diverso è l'esempio "È un medico di grande umanità", in cui "di grande umanità" indica una qualità del medico.
Miglior risposta
Risposte
Grazie ad entrambi delle risposte, adesso ho finalmente capito.
Sono perfettamente d'accordo; alla prossima! :hi
Hai ragione, leggendo di fretta ho associato il "di animo debole" al "di grande umanità". È ovvio che i complementi non possono essere riconosciuti assolutamente, ma all'interno di un contesto. Certo, nella frase "la superstizione è indizio di animo debole", "animo debole" è complemento di specificazione. È altresì vero, e di questo si deve fare attenzione, che lo stesso "di animo debole", inserito in un contesto differente, assume un differente valore (es. "è un uomo di animo debole" - complemento di qualità).
Se posso permettermi, "di animo debole" non è un complemento di specificazione,ma un complemento di qualità.
Aggiunto 7 minuti più tardi:
Per cui è corretto quanto dici.
Aggiunto 7 minuti più tardi:
# EstQuodFulmineIungo :
Grazie della risposta. Debole è quindi attributo.
Però a questo punto mi viene da chiedere se "di animo debole" sia complemento di qualità come lo è nel tuo esempio "di grande umanità"?
Per cui è corretto quanto dici.
Sono un attimo confuso. Allora il complemento di specificazione non dovrebbe spiegare meglio il significato di un nome, un aggettivo un verbo
mentre il complemento di qualità dovrebbe indicare una qualità di una persona, un animale o una cosa.
Perché allora "di animo debole" non è una qualità della cosa "indizio"?
mentre il complemento di qualità dovrebbe indicare una qualità di una persona, un animale o una cosa.
Perché allora "di animo debole" non è una qualità della cosa "indizio"?
"Di animo debole" è un complemento di specificazione, in cui debole è l'attributo di animo
Grazie della risposta. Debole è quindi attributo.
Però a questo punto mi viene da chiedere se "di animo debole" sia complemento di qualità come lo è nel tuo esempio "di grande umanità"?
Però a questo punto mi viene da chiedere se "di animo debole" sia complemento di qualità come lo è nel tuo esempio "di grande umanità"?
Ciao. Per quanto riguarda l'italiano, il complemento di qualità è in genere introdotto da una preposizione come di, a, da, con. Un esempio potrebbe essere "È un medico di grande umanità".
Difatti, caratteristica del complemento è quella di trovarsi in un rapporto di subordinazione da un'altro elemento della frase.
È ovvio che anche un aggettivo può indicare una qualità (vedi appunto gli aggettivi qualificativi).
Per concludere, "debole" è dunque un attributo, non un complemento.
Difatti, caratteristica del complemento è quella di trovarsi in un rapporto di subordinazione da un'altro elemento della frase.
È ovvio che anche un aggettivo può indicare una qualità (vedi appunto gli aggettivi qualificativi).
Per concludere, "debole" è dunque un attributo, non un complemento.