TRADUZIONE VERSIONE URGENTE AIUTO VI PREGO
DOPO IL RATTO DELLE SABINE
Sabini, ut raptus mulierum vindicarent, bellum contra Romanos moverunt et urbem eorum invaserunt. Inter Capitolium et Palatinum montem Sabini impetum fecerunt et grandi tumultu conflixerunt. Ibi Hostilium, Romani equitatus magistrum, et multos eius milites acri pugna Sabini necaverunt. Romani, ut sui ducis necem viderunt, terga verterunt ut fugere inciperent. Tunc eorum rex, Romulus, Iovi Statori templum vovit et exercitus eius, seu casu seu voluntate deorum, restitit. Tum virgines et mulieres Sabinorum, quas Romani rapuerant, patres et coniuges suos rogaverunt ne ultra pugnarent et pacem inter duos populos conciliaverunt. Romulus, mulierum rogatu, Sabinos in civitatem recepit et eos vocavit Quirites.
Sabini, ut raptus mulierum vindicarent, bellum contra Romanos moverunt et urbem eorum invaserunt. Inter Capitolium et Palatinum montem Sabini impetum fecerunt et grandi tumultu conflixerunt. Ibi Hostilium, Romani equitatus magistrum, et multos eius milites acri pugna Sabini necaverunt. Romani, ut sui ducis necem viderunt, terga verterunt ut fugere inciperent. Tunc eorum rex, Romulus, Iovi Statori templum vovit et exercitus eius, seu casu seu voluntate deorum, restitit. Tum virgines et mulieres Sabinorum, quas Romani rapuerant, patres et coniuges suos rogaverunt ne ultra pugnarent et pacem inter duos populos conciliaverunt. Romulus, mulierum rogatu, Sabinos in civitatem recepit et eos vocavit Quirites.
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Dopo il ratto delle Sabine
I Sabini, per vendicare i rapimenti delle donne, mossero guerra contro i Romani e attaccarono la loro città. I Sabini attaccarono tra colle Campidoglio e Palatino e combatterono con grande strepito. Lì i Sabini, in una violenta battaglia, uccisero Ostilio, comandante della cavalleria Romana, e molti suoi soldati. I Romani, come videro l'uccisione del loro comandante, si voltarono per cominciare a fuggire. Allora il loro re, Romolo, dedicò un tempio a Giove Statore e il suo esercito, o per caso o per volontà degli dei, tenne testa. Allora le vergini e le donne dei Sabini, che i Romani avevano rapito, chiesero ai loro padri e mariti di non combattere ulteriormente e conciliarono la pace tra i due popoli. Romolo, su richiesta delle donne, accolse i Sabini in città e li chiamò Quiriti.
I Sabini, per vendicare i rapimenti delle donne, mossero guerra contro i Romani e attaccarono la loro città. I Sabini attaccarono tra colle Campidoglio e Palatino e combatterono con grande strepito. Lì i Sabini, in una violenta battaglia, uccisero Ostilio, comandante della cavalleria Romana, e molti suoi soldati. I Romani, come videro l'uccisione del loro comandante, si voltarono per cominciare a fuggire. Allora il loro re, Romolo, dedicò un tempio a Giove Statore e il suo esercito, o per caso o per volontà degli dei, tenne testa. Allora le vergini e le donne dei Sabini, che i Romani avevano rapito, chiesero ai loro padri e mariti di non combattere ulteriormente e conciliarono la pace tra i due popoli. Romolo, su richiesta delle donne, accolse i Sabini in città e li chiamò Quiriti.
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