Traduzione : un estratto da De astronomia di Igino , grazie mille ;)

yoghi.kat
Qui autem Argolica conscripserunt, hac afferunt causam. Quod Liber cum impetrasset a parente, ut Semelam matrem ab inferis reduceret, et quaerens ad eos descensionem, ad Argivorum fines pervenisset, obviam ei quendam factum nomine Hypolipnum, hominem dignum huius saeculi, qui petenti Libero descensionem monstraret. Hunc autem cum vidisset Hypolipnus puerum aetate miranda corporis pulchritudine reliquis praestantem, mercedem petisse ab eo, quae sine detrimento eius daretur. Liberum autem matris cupidum, si eam reduxisset, iurasse quod vellet se facturum; ita tamen, quod deus homini non pudenti iuraret. Quo Hypolipnus descensum monstravit. Igitur cum Liber ad eum locum venisset et vellet descendere, coronam quam a Venere muneri acceperat, deposuit in eo loco, qui Stephanos est a facto appellatus; noluit enim secum ferre, ne inmortale donum mortuorum tactu coinquinaretur. Qui cum matrem incolumem reduxisset, coronam dicitur inter astra collocasse, ut aeterna memoria nominis afficeretur. se non riuscite a farla tutta va bene comunque , ovviamente grazie ancora ;)

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sharkE21
Dovrebbe essere questa

“Coloro che scrissero Le Argonautiche danno queste spiegazioni (per la costellazione Corona). Quando Liber [Dionysos] ebbe da suo padre [Zeus] il permesso di portare indietro sua madre Semele dal Mondo dell’Aldilà, e cercando egli un luogo per discendere giunse nella regione di Argives, lo incontrò un certo Hyplipnus, un uomo valoroso di quella generazione, che mostrò l’entrata a Liber, rispondendo alla sua domanda. Comunque, quando Hyplipnus lo vide, così giovane, più bello per fattezze di ogni altro, gli chiese la ricompensa che poteva essere data senza perdita. Liber, comunque, in ansia per la madre, gli promise che se avesse riportato ella indietro, gli avrebbe ciò che desiderava, sulla parola, nonostante che un dio potesse giurare ad un uomo svergognato.
Detto ciò, Hypolipnus mostrò l’entrata. Così, allora, quando Liber entrò in quel luogo e stava per discendere, lasciò la sua corona, che aveva ricevuto in dono da Venere [Afrodite], in quel luogo , che a causa di ciò è chiamato Stephanos, poiché non era disposto a portarla con sé per la paura che un dono degli dei potesse essere contaminato dal contatto con la morte. Quando egli riportò indietro illesa sua madre, disse di aver posto la corona nelle stelle ad eterna memoria.

PREMESSA: Igino parla della “CORONA” (Costellazione della Corona Boreale), realizzata in oro e gemme da Vulcano e data in dono ad Arianna da Venere e dalle Ore in occasione delle sue nozze con Dioniso, dopo il tradimento di Teseo.

NOTA: Il nome “Liber” è stato accostato a Dionisio per uno dei suoi soprannomi italici che vuol dire “ il liberatore”.
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