Traduzione dela versione :La questione delle armi d'Achille(da Igino,Favole)

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La questione delle armi d'Achille(da Igino,Favole)

Post Hectoris mortem,semideus Achilles apud Troiae moenia errabat ac dicebat:
"Sum ego Troiae dominus;nisi expugnabam gladio meo,urbs tuta adhuc erat".Apollo deus igitur Priami filii Paridis vestem et signa induebat et Achillis talum sagitta percutiebat:talus enim caducus erat et ergo Apollo semideum interficiebat.Tum ante Achiliis sepulturam propinquus Aiax Telamonius
a Danais postulabat Achiliis arma;sed,propter iram Minervae in Telamonium,Agamemnon arma viris Menelao et Ulixi dat.Aiax,furiosus ob promptam repulsam,armenta sua et se ipsum occidit gladio.

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Dopo la morte di Ettore, il semidio Achille vagava presso le mura di Troia e diceva: "Sono io il signore di Troia; se non la espugnavo con la mia spada, la città era ancora al sicuro". Dunque il dio Apollo indossava la veste e le insegne di Paride, figlio di Priamo, e colpiva con una freccia il tallone di Achille: il tallone infatti era mortale e perciò Apollo uccideva il semidio. Allora l'amico Aiace Telamonio davanti alla tomba di Achille chiedeva ai Greci le armi di Achille; ma, per l'ira di Minerva nei confronti di Telamonio, Agamennone da le armi a Menelao e ad Ulisse. Aiace, furioso per il pronto rifiuto, uccide se stesso e le sue greggi con la spada.


:hi

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